Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]

Capitolo ottantadue

Il pensiero di aver lasciato da solo Stiles e non poter fare nulla per andare da lui e portarlo a casa, mi fa diventare matta ma sono sicura troveremo una soluzione. Malia e Maggie non hanno lasciato Peter neanche un secondo da quando è tornato e Scott sembra sempre più intenzionato a scoprire che cosa c'è dietro a questi fantasmi. Non possono essere venuti da soli: sappiamo che il nemeton li ha attirati qui ma qualcosa di più grosso è dietro a tutta questa storia. 

Mi trovo a scuola in questo momento, più precisamente negli spogliatoi di lacrosse per lavarmi le mani e qualcosa in torno a me inizia a cambiare. Chiudo il rubinetto abbassando gli occhi su di esso e quando li alzo verso lo specchio, lo spavento mi avvolge: una donna dai capelli biondi mi guarda in viso ma poi, va via. Scuoto la testa e torno a guardare il mio riflesso. Tocco lo specchio davanti ai miei occhi per capire che cosa sta succedendo, e mi ritrovo risucchiata dentro di esso e catapultata dentro una città. Mi guardo in giro ma tutto sembra normale. Così, decido di seguire la donna che mi ha spaventata e di chiamarla ma lei non mi da mai ascolto. Purtroppo, riesce a fuggire dal mio inseguimento mentre tutto il resto della gente continua a festeggiare e mangiare tutto quello che ha preparato ascoltando musica uscire dalla radio. Dallo striscione sopra la mia testa, capisco che si festeggia la festa della città. Vedo una giostra con dei cavalli strapiena di bambini e bambine in sella a questi esemplari di legno; in un momento sono normali ma appena batto le ciglia, la loro criniera è ricoperta di sangue, il cielo si fa scuro, il vento comincia ad alzarsi impetuoso e tutto torna silenzioso. Tutti davanti ai miei occhi iniziano a scomparire mentre cercano di scappare ma non riescono e si dissolvono in una nuvola di fumo verde/blu. Solo la donna che aveva visto attraverso lo specchio non è scomparsa e si guarda in giro spaesata cercando di capire anche lei che cosa sta succedendo. La guarda per bene e capisco che cosa c'è che non va in lei: sta respingendo il suo potere soprannaturale. Vi avvicino a lei e le tocco la spalla facendola spaventare un po' e riesco a vedere la vera lei: un'anziana signora dai capelli lunghi e bianchi. Tutto è così innaturale che sento il richiamo della morte: inizio a urlare.

Io e Maggie, la mattina dopo essendosi assicurata che Peter sarebbe rimasto con Malia, ci dirigiamo alla stazione di polizia per parlare con lo sceriffo di quello che è successo la sera precedente con la macchina intestata a sua moglie. 

-Avete sentito una voce uscire dalla radio e adesso siete convinti che fosse..- dice l'uomo chiudendo la porta del suo ufficio e parandosi davanti a noi. Lo interrompo per fargli capire meglio il concetto.

-Stiles, tuo figlio.

-Ah ah.- dice con tono scettico non credendo alle mie parole.- Non potrebbe soltanto essere un'interferenza?

-Peter ci ha portato le chiavi della jeep e l'ho sentito subito.

-Tutti l'abbiamo sentito.- dice la mia migliore amica al mio fianco guardando le chiavi che l'uomo che ritiene un padre, ci ha consegnato.- Nella jeep di Claudia.

-Aspetta! Ora dovrei fidarmi di Peter Hale?- chiede ancora più scettico lo sceriffo e sento Maggie sbuffare al mio fianco.

-Voglio che ti fidi di me, di noi. Abbiamo sentito Stiles su quella radio, ne siamo certi. Se tu l'avessi sentito..