Era uno di quei giorni in cui non sapevi se vivere o morire. Era uno di quei giorni in cui il dolore ti attanagliava lo stomaco e non potevi più respirare. Era uno di quei giorni in cui non sapevi se piangere o nascondere tutto perché il resto del mondo non sapeva, o non sospettava, nulla. Era uno dei tanti giorni in cui andavi a scuola e dovevi fingere che tutto era normale, che niente fosse successo o cambiato. Ci troviamo sul pullman che ci porterà ad una stupida gara e il tempo sembra essere dalla mia parte. Lampi e tuoni. Sento il coach fischiare e poi gridare ad uno dei miei compagni.
- Torna a sederti.
I ragazzi sono con me. Beh, intendo Isaac, Stiles, e Boyd ma abbiamo anche il nemico: Ethan, uno dei gemelli, seduto vicino a Danny ma non mi importa. Piccoli flashback mi inondano la mente: io che mi alzo a rallentatore e corro da Maggie per cercare di non farla cadere, lei che grida ma non sento niente e poi.. Stiles mi chiama.
-Hey, Scotty. Ancora con me?
-Si, scusa. Uh, qual è la parola?- chiedo grattandomi la testa e cercando di tornare al presente e di non pensare a ieri sera.
-Anacronismo.- dice lui leggendo dal tablet.
-Qualcosa che esiste al di fuori del tempo normale.
-Buono. Prossima parola.. incongruo.- dice lui leggendo bene la parola.
-Uhm, puoi usare la parola in una frase?
-Si, si che posso. E' completamente incongruo che siamo seduti in un pullman proprio adesso, per uno stupido incontro dopo quello che è successo.. incongruo.- dice leggendomi nel pensiero come sempre.
-Fuori dal comune, ridicolo, assurdo.
-Perfetto. Okay, prossima parola.- dice lui cercando.- Uhm.. darach. Darach, è un sostantivo. Dobbiamo assolutamente parlate qualche volta, okay? E saremo bloccati in tutto questo per, tipo, cinque ore quindi perché no?- ma io non gli do retta e lui continua.- Prossima parola. Intransigente.
-Testardo, ostinato.- dico ma quando il pullman inchioda all'improvviso, grugnisco per il dolore.
-Oh, amico, tutto okay?- chiede vedendomi dolorante.- Non saremmo dovuti venire. Lo sapevo, non saremmo dovuti venire.
-Si, dovevamo. C'è sicurezza nei numeri.
-Si, beh, c'è anche la morte nei numeri, lo sai?- chiede leggermente agitato. E' chiamato massacro. O bagno di sangue, carneficina, macellazione, macelleria.. wow, questo..- ma poi sente i miei lamenti.- Okay, Scott, Dirò al coach che..
-No, no, no, no. Sto bene.
-Beh, tu non sembri stare bene. MI lasceresti guardare?- chiede riferendosi alla mia ferita. Già, la ferita.
-Sto bene.
-Lasciami solo vedere, okay?- chiede una seconda volta.
-Okay.- dico annuendo. Alzo la maglietta e.. è peggio di quanto pensassi.
-Oh, amico..- inizia a dire vedendo la ferita peggiore della storia della mia vita, fino ad ora, ma lo fermo in partenza.
-Lo so che è brutta ma è perché è stata fatta da un Alpha. Ci metteranno più tempo a guarire.
-Com'è possibile allora che Boyd e Isaac stiano bene?- mi interroga, una volta ogni tanto, in modo intelligente ma ignoro la sua domanda perdendomi nei miei pensieri.
-Non posso crederci che sia morto. Non posso credere che Derek sia morto.
*Maggie*
-Sono troppo vicina?- chiede Allison alla guida.
STAI LEGGENDO
Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]
Manusia SerigalaIn Revisione! Margareth Amelie Smith, o semplicemente Maggie, deve la sua vita ad una sola persona: Talia Hale. Maggie aveva il suo branco. Amava i suoi genitori e il suo fratellino, Tommy. Le due famiglie si conoscevano da sempre portando Derek e l...