Capitolo quarantaquattro

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La cosa più assurda che ci potesse capitare, è trovarsi dentro la stazione di polizia e non poter dire il vero motivo sulla morte di una persona a noi molto cara. Lei.. lei era morta. Alison, è morta e non potremmo più rivederla. Chris, il padre delle ragazza che amo, mi ha suggerito, o meglio obbligato, a correre a casa di Derek e portare Maggie lì. Sembrava morta anche lei e.. non potevamo perderla. Così, corro al loft del mio ex Alpha e entro con Maggie tra le mie braccia che sembra morta.

-Che cosa è successo?- chiede lui prendendola tra le sue braccia mentre i gemelli ci guardano dal divano ma io non riesco a rispondere e Derek nota la sofferenza nei miei occhi.- Isaac, che cosa è successo? Lei è.. è..

-No, è solo svenuta dopo che ha cercato di difendermi dagli oni e..

-E cosa?- chiede dopo averla poggiata sul suo letto ed essere tornato difronte a me.

-Dopo che Alison è stata colpita mortalmente..- dico lasciando andare alcune lacrime e guardandolo negli occhi.

-Mi dispiace, ragazzo. L'amavi così tanto. E gli altri come stanno?- chiede mettendo una mano sulla mia spalla.

-Scott e Lydia sono sconvolti e dovrei raggiungerli alla centrale di polizia. Stiles è andato con la famiglia di Kira mentre il void è riuscito a scappare con gli oni. Chris.. lui, si è comportato nel modo più freddo possibile e .. credo di volerlo aiutare.

-Se ti senti in dovere di farlo, allora, aiutalo. Ma prima vai da Scott e Lydia, a Maggie ci penso io.- dice non togliendo la mano dalla mia spalla.- Isaac, queste, purtroppo, sono le uniche ferite che le nostre abilità non possono guarire in fretta. Ci vuole tempo e, purtroppo, non guariranno mai del tutto.

-Lo so. Adesso.. adesso vado. Prenditi cura di lei.- dico prima di andare via. 

Alla stazione di polizia, quindi, decidono di interrogarci uno per uno sia l'agente Parrish che lo sceriffo Stilinski e il mio turno è un po' straziante. Diciamo tutti la stessa cosa che.. volevano rubare la nostra macchina e.. crediamo di aver visto un coltello e l'hanno uccisa.

-Riesci a ricordarti qualcos'altro?- mi chiede la voce del sergente Parrish ma non riesco a rispondere o a guardarli in faccia.- Isaac?

-Mi dispiace.. è successo così velocemente.- sussurro con l'amaro in bocca e qualcosa che mi blocca il respiro. Sento la mano dello sceriffo che mi accarezza la spalla per consolarmi ma non ci faccio molto caso. Quando finiscono di interrogarmi, deciso di andare insieme a Chris e rimaniamo in silenzio, fino a quando non arriviamo davanti la porta del suo appartamento.

-Apprezzo la tua preoccupazione, ma non devi rimanere qui.- mi dice lui dandomi le spalle.- Starò bene. Ci sono già passato prima.. e.. ho la capacità di farlo e l'abilità di controllare le mie emozioni.

-Io no.- dico finalmente guardandolo in faccia. Lui mi stringe forte tra le sue braccia e sembra che il mio corpo si senta un po' meglio ma non il mio cuore.

 Lui mi stringe forte tra le sue braccia e sembra che il mio corpo si senta un po' meglio ma non il mio cuore

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