Capitolo diciotto

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La sera dopo mi trovo nella stanza di Stiles mentre cerchiamo di convincere suo padre, lo sceriffo, che il colpevole di tutto questo è Matt. Ovviamente, non sappiamo come farglielo capire al meglio senza tirare in ballo il soprannaturale ma in qualche modo dobbiamo fare. Maggie ha passato tutta la notte a cercare Derek ma ancora nessuna traccia. Quando lo troverà mi avviserà con un messaggio.

-Questo ragazzo è il vero assassino?- chiede il padre di Stiles riportandomi alla conversazione.

-Si.

-No.- ribatte lui senza crederci.

-Si.- insiste Stiles.

-No.- ribatte ancora lo sceriffo.

-Papà.- inizia Stiles alzandosi dalla sedia.- tutti sanno che la polizia cerca collegamenti tra le vittime degli omicidi. D'accordo? Hanno solo dovuto cercare nelle loro schede scolastiche quali corsi avessero in comune.

-Si ma purtroppo la ragazza del rave, Cara, non era un'allieva di Harris.- dice lo sceriffo.

-Va bene, si, hai ragione. Quindi, avranno ritirato le accuse contro di lui.

-No, va bene, non avranno ritirato le accuse ma questo non prova niente.- continua lo sceriffo anche se Stiles vorrebbe dire qualcosa.- Scott, tu ci credi?

-E' difficile spiegare come lo sappiamo ma deve fidarsi di noi. Sappiamo che è Matt.- confermo io.

-Ha preso la macchina di Harris, d'accordo? L'ha usata per depistare le immagini e poi incastrarlo visto che poi tutte le vittime frequentavano il suo corso e c'è riuscito.- dice con fermezza il mio migliore amico.

-Va bene, d'accordo. Vi concederò una remota possibilità.- dice lui e noi esultiamo ma sicuramente non finisce qui.- ma datemi un movente. Perché questo ragazzo dovrebbe volere morta la squadra di nuoto del duemilasei e il suo allenatore?

-Non è ovvio?- grida Stiles. Troppo drammatico il ragazzo.- La squadra di nuoto fa schifo, non vincono da sei anni.- poi si ricrede.- Hai ragione, non abbiamo ancora un movente ma, andiamo, neanche Harris.

-Che volete che faccia?- chiede in fine.

-Dobbiamo esaminare le prove.- dico dopo che Stiles mi tira un'occhiata.

-Che saranno alla centrale dove io ormai non lavoro più.

-Fidati, ti faranno entrare.- lo incoraggia suo figlio.

-Ah, cosa? Fidarmi di te?

-Ehm.. fidati .. fidati di Scott.- dice lui indicandomi.

-Di Scott mi fido.- dice lo sceriffo in fine ma sappiamo che sotto sotto si fida anche di suo figlio.

Quando arriviamo alla centrale, la poliziotta di turno sembra incerta sul farci passare ma lo sceriffo le dice che se non fosse qualcosa di estremamente importante non glielo avrebbe chiesto. Arriviamo dentro l'ufficio e iniziamo a guardare le riprese dell'ospedale del giorno dell'assassinio della ragazza incinta. All'inizio non vediamo niente perché, guarda caso, quel giorno stesso un incidente aveva riempito l'ospedale di feriti e vittime ma poi lo vedo. Vedo la parte posteriore di Matt e so perfettamente che è lui. Stiles mi da man forte ma lo sceriffo non sembra molto convinto così cambiamo l'inquadratura della telecamere e lo riconosciamo di nuovo ma ci accorgiamo di qualcosa. Quel giorno qualcuno gli ha parlato e sicuramente saprà riconoscerlo e non ci sono neanche grossi problemi a poterla contattare perché quel giorno, Matt ha parlato con mia madre. La chiamo e dopo averle mandato una foto di Matt, lo riconosce per averlo richiamato a causa del fango che trascinava per tutto l'ospedale. Alla fine, lo sceriffo trova il modo di collegarlo ai quattro omicidi dei quattro ragazzi. Al rave, all'ospedale e nel bosco grazie alle sue impronte mentre nell'officina del meccanico morto grazie a un pagamento fatto con la sua carte due ore prima che Stiles venisse immobilizzato dal kanima. Lo sceriffo dice che con quattro presenze su quattro scene del crimine si può fare abbastanza per richiedere un mandato. Chiede a Stiles di andare alla reception a dire all'agente che quando arriva mia madre deve farla passare mentre chiede a me di chiamarla subito perché grazie a un riconoscimento facciale le cose si agevolerebbero sempre di più. Solo che Stiles impiega più del tempo dovuto per parlare con la poliziotta e dopo un po' capiamo perché.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora