Capitolo ventidue

1K 28 6
                                    

*Stasera ho deciso di portare Scott a una festa. Una ragazza che conosco da quando ho tre anni, compie gli anni e mi ha invitato alla sua festa. Dopo quello che è successo ieri e le ricerche per la ragazza scomparsa che ha salvato la vita di Isaac, decido che sia una delle cose più sensate al momento. Scott, però, non sembra dello stesso avviso.

-Cosa?- gli chiedo sentendo il suo silenzio.

-Cosa vuoi intendere con "Cosa"?- mi chiede lui facendo finta di non sapere.

-Intendo "cosa" e tu sai cosa.

-"Cosa" cosa?- mi chiede ancora lui.

-Lo sguardo che mi stai rivolgendo.

-Non ti sto rivolgendo nessuno sguardo.- dice continuando a camminare.

-Oh, cerca una sguardo specifico, Scott.

-Quale sguardo?- chiede ancora facendo finta di non capire.

-Lo sguardo che dice che l'ultima cosa che tu hai voglia di fare adesso è andare a una festa.

-Non è questo.- dice lui alzando le spalle ma non sembra convincente.- E' solo che sembra strano andare ad una festa di una scuola diversa.

-Cosa? Preferiresti..- ma mi blocco arrabbiandomi.- Dio, un solo drink, va bene? Starai bene. Andavo all'asilo con questa ragazza, okay? Mi ha promesso di farci conoscere le sue amiche. Quindi stasera, niente Allison e niente Lydia. Stasera, noi andremo avanti.

-Hai ragione.- mi dice convincendosi alla fine.

-Lo so di avere ragione.

-Andiamo avanti.- dice spegnendo lo schermo del telefono con le chiamate perse di Allison in evidenza.

-Avanti e in alto!

-Facciamolo.- mi dice sempre più convinto

-E' questo quello di cui stavo parlando.

-Okay.- dice battendomi il cinque avanti e dietro. Poi mi chiede una cosa insensata.- Di che odora il mio alito?

-Non sentirò il tuo alito.

-Hai una gomma?- mi chiede successivamente.

-No. Nessuna gomma. Stai bene.

-Puoi almeno dirmi che tipo di festa è?- mi chiede non sapendo nulla.

-E' il suo compleanno.- dico entrando. Poi sento una voce che mi chiama.- Hey, c'è la festeggia..- ma vengo interrotto dalle sue labbra che si poggiano sulle mie.

-Sono contenta che tu l'abbia fatto.- dice lei sorridendo.

-Anch'io.- dico un po' confuso.

-Vieni di sotto con me e aiutami a prendere una bottiglia di vino.- dice lei prendendomi per mano e portandomi via. Guardo un attimo Scott super contento di come vadano le cose ma poi torno a guardare lei seguendola. Quando arriviamo giù molti ricordi affiorano nella mia testa.

-Hey, ti ricordi di quando eravamo piccoli ed eravamo soliti venire qui tutto il tempo e poi.. - inizio a dire ma lei mi blocca ancora una volta baciandomi e ovviamente non posso fare a meno di ricambiare anche se molto confuso.- Beh, noi non abbiamo mai fatto questo.

-Stiles..- inizia a dire lei.- compio diciassette anni, oggi.- dice portandomi in mezzo alle bottiglie di vino.- E tu sai che cosa voglio per il mio compleanno?

-Una moto?- ironizzo e lei si toglie le scarpe tornando alla sua altezza naturale.

-Non essere una diciassettenne vergine.- dice guardandomi negli occhi prima di baciarmi di nuovo e slacciarmi la cintura.- Anche tu non l'hai mai fatto prima?

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora