Capitolo quarantacinque

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Mentire ai nostri genitori, non penso sia stata la cosa più sensata che abbiamo fatto in questo periodo ma dopo quello che è successo: la morte di Alison, l'abbandono di Argent e Isaac e la morte di Aiden, la scomparsa di Derek non ci voleva proprio, soprattutto per Maggie. La cosa più bizzarra e assurda è che ci troviamo a moltissima distanza da casa: precisamente in Messico. Che cosa non si fa per amore.

-Non sembra così male.- dico alla rossa al mio fianco.

-La città no, è il piano.- dice lei leggermente preoccupata.

-Che cos'ha che non va?

-Stiles, questo potrebbe essere il piano peggiore della storia. Ne sei consapevole?- chiede la rossa animata da una strana luce.

-Non è il nostro piano migliore.

-Noi moriremo di certo.- dice la ragazza mentre ci avviciniamo alla porta che ci separa dal compimento del nostro piano.

-Lo dici come banshee o sei solo pessimista?

-Lo dico come una persona che non vuole morire.- dice con un leggero sarcasmo nel tono mescolato alla vera preoccupazione.

-Allora, che ne dici di limitare i discorsi sulla morte solo alle previsioni della banshee?

-Questo piano è stupido e moriremo.- conferma con una leggera ironia.

-Oh, grazie.- dico grattandomi la testa leggermente confuso e imbarazzato. Questa ragazza mi farà uscire pazzo. Quando arriviamo davanti la porta della "festa" a cui dobbiamo partecipare, due uomini, molto più grossi rispetto a me, si piazzano davanti alla nostra visuale non facendoci passare. Lydia non si perde d'animo e sfodera il miglior spagnolo che io abbia mai sentito.

-Estamos aqui para la fiesta.- dice la rossa al mio fianco. Uno dei due scuote la testa deciso a non farci passare, allora, infilo la mano nella tasca posteriore dei pantaloni e estraggo la carta di invito che mi fanno capire di puntarla verso la telecamera. Lo faccio e la porta si apre lasciandoci passare. Nel corridoio in cui siamo, non si sente un bel niente ma vediamo le lampade attaccate al muro muoversi. Guardo la rossa, che mi incita in silenzio, e apro la porta davanti a noi. La musica spacca i timpani e un sacco di gente balla al ritmo della musica assordante e un dj si esibisce dall'alto su un balcone coperto di luce accecante. Ci avviciniamo al bancone e ci vengono offerti due shot ma che non riusciamo a bere perché un'uomo ci prende alle spalle.

-Offre la casa.- ci dice e non accenna a lasciarci le spalle.- Si sa, gli adolescenti americani superano il confine per poter bere.

-Non siamo venuti per bere.- dice la rossa al mio fianco con tono di superiorità facendo cadere un proiettile delle armi messicane dentro uno dei piccoli bicchieri. Ci porta con sé e ci scorta dentro lo studio di una donna: il capo dei cacciatori messicani.

-A Severo non piace questa musica.- comincia a dire continuando a lavorare una stoffa con un coltellino.- A me? A me è sempre piaciuta la musica dei giovani, soprattutto questo tipo. Trovo che abbia un'energia selvaggia.

-Noi cerchiamo Derek Hale.- dice la banshee seduta al mio fianco.

-Ah davvero?- chiede la donna non sorpresa dalla dichiarazione.

-Sappiamo che è qui. Beh, forse, possiamo corrompervi.- continua la rossa al mio fianco. Allora, esco un sacco di soldi e li poggio sul tavolo e non voglio nemmeno ricordare come li abbiamo presi.

-Sono cinquantamila per Derek.

-Vediamo.. com'è possibile che un adolescente possegga una somma del genere?- chiede la donna posando l'arma e guardando i soldi.- Mafia giapponese? Non è stato saggio venire da soli.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora