Capitolo sedici

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Il giorno dopo, ci riuniamo tutti a casa mia anche per non far fare molti sforzi a Erica. E' una rompi balle ma ha solo carenza di affetto e attenzioni. Posso provare a capirla. Ci riuniamo tutti dopo scuola a casa mia, così possiamo mettere in atto il piano alla perfezione. Sicuramente, Jackson continuerà ad attaccare i suoi obiettivi finché il suo burattinaio non sarà soddisfatto o finché non si stancherà di questo potere che tiene tra le mani. 

-Come hai dormito questa notte senza di me?-mi chiede Derek stringendomi al suo petto e risvegliandomi dai miei pensieri.

-La parte destra del mio letto era fredda questa mattina ma non è che abbia dormito più di tanto.- dico prima di bere un sorso del mio caffè.

-Come mai?- chiede voltandomi verso di lui e prendendo la tazza dalla mie mani prima di bere il MIO caffè.

-Ogni due ore ho dovuto cambiare le bende al braccio a Erica perché non smetteva di sanguinare. Verso le quattro del mattino ha iniziato a sanarsi e anche l'osso è tornato al suo posto. Non ho preso sonno fino alle 5 ma poi alla 6 è suonata la sveglia e ho buttato tutto in aria. Menomale che il lavoro mi ha tenuta occupata se no mi addormentavo sopra uno dei lettini di metallo.- dico riprendendomi la tazza con il caffè quasi finito.

-Vuol dire che quando tutta questa storia finirà noi ci prenderemo una bella vacanza, che ne pensi?- dice posando le braccia sopra le mie spalle e avvicinandomi il più possibile al suo corpo. Tanto che devo 'abbracciarlo' per non versargli sto benedetto caffè addosso che non riuscirò mai più a finire.

-Mi sembra un'ottima idea ma andiamo con calma, okay?- gli rispondo e vedo che vuole ribattere ma Erica entra in cucina.

-Scusatemi.- dice leggermente in imbarazzo.

-No, tranquilla. Tieni ho preparato il caffè anche per te.- dico porgendole una tazza che stava sopra il bancone della cucina.- se vuoi lo zucchero e sopra la mensola. I ragazzi dovrebbero arrivare tra poco.

-Grazie.- dice lei afferrando la tazza.- non solo per il caffè ma anche per ieri sera e per stanotte.

-Non c'è di che. Va bene così.

-Come ti senti?- le chiede Derek non staccandosi troppo da me.

-Molto meglio. Allora, che si fa?- chiede sedendosi al bancone. Sto per risponderle ma Isaac, Scott, Stiles e Allison entrano in casa.

-Non si usa più bussare, vero?- chiedo retoricamente.

-Da quando porti gli occhiali?- chiede Isaac.

-Ti sembra questa la prima cosa da chiedere?- domanda Stiles. Poi si rivolge a Erica.- Come ti senti?

-Molto meglio, grazie.- gli sorride lei.

-Allora?- domanda Scott

-Allora, Jackson non è stupido ma sicuramente la persona che lo manipola avrà qualche punto debole che assolutamente dobbiamo scoprire.- inizia Derek.

-Ma se non sappiamo chi è la persona che lo manipola, come facciamo a scoprire i suoi punti deboli?- chiede Allison.

-Beh, di solito i manipolatori non si allontanano di molto dai loro burattini. Tendono a sorvegliarli da vicino per non rischiare che facciano qualche errore. Quindi se Jackson ha puntato già la sua prossima preda e la seguirà, burattinaio sarà li. Basta collegarlo nei luoghi dei vari omicidi e sapremo chi è.

-Quindi come ci dividiamo?- chiede Erica.

-Due di voi dovranno cercare informazioni, uno di voi seguirà Jackson mentre gli ultimi due si divideranno: uno resta con Derek e l'altro si riposa a casa fino alla sera dell'attacco.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora