Capitolo quaranta

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Dopo quella che è successo ieri sera e il male che ho fatto a Kira ma soprattutto a Scott, insieme a mio padre abbiamo deciso di farmi chiudere in un luogo dove possono cercare di capire il problema che ho e possono tenermi lontano dal male che posso fare agli altri. Ci dirigiamo verso Eichen House senza dire nulla al mio migliore amico, o a Maggie anche se non potrebbe comunque sentire nulla data la sua situazione in ospedale dopo la bomba che è scoppiata alla stazione di polizia. Bomba messa nel ufficio di mio padre proprio da me. Mio padre mi accompagna in questo posto senza dire nulla, anche se dal suo sguardo capisco quanto è turbato. Scendiamo dalla macchina, quando arriviamo davanti allo spaventoso cancello, e inizio a sentire degli strani rumori provenienti dalla struttura come di sussurri che echeggiano tra le mura della struttura. Sto per suonare, ma sento il rumore di una moto familiare che si avvicina a noi: Scott.

-Perché non me l'avete detto?- chiede lui scendendo dalla moto e avvicinandosi a noi togliendosi il casco.

-Perché volevamo evitare una cosa del genere.- risponde mio padre guardando la reazione di Scott.

-E' solo per 72 ore.

-Questo è lo stesso posto da dove è venuto Barrow.- inizia a spigare Scott il suo punto di vista.- L'uomo che aveva un tumore dentro di sé pieno di mosche. Non sa ancora tutto.

-Ne so abbastanza.- dice mio padre con calma.- Nogitsune, kitsune, oni o come vengono chiamati.

-Wow, tutto questo era sorprendentemente corretto.

-Scott, ho visto la risonanza magnetica che è esattamente uguale a quella di mia moglie.- spiega mio padre il suo punto di vista.- E questo mi ha terrorizzato. Domani andrò a chiedere ad uno specialista.

-Allora, perché lo stai mettendo li dentro?- chiede il mio migliore amico.

-Non lo sta facendo lui. E' una mia decisione.

-Stiles, non posso aiutarti se tu sei qui dentro.- dice lui fissandomi negli occhi.

-E io non posso ferirti. Maggie è ancora in ospedale per colpa mia.

-Deaton ha qualche idea, Argent sta radunando degli uomini e Maggie se la sta cavando.- spiega il mio migliore amico. -Troveremo qualcosa e se non possiamo..

-Se tu non puoi.. se tu non puoi, devi fare qualcosa per me, okay? Fa in modo che io non esca da li.

-Andiamo.- dice mio padre e lasciamo il mio migliore amico davanti alla struttura entrando dentro l'edificio che mi avrebbe tenuto rinchiuso per tre giorni. Quando arriviamo alla reception, troviamo un sacco di pazienti all'ingresso ma anche dentro le stanze. Non ci accorgiamo che una delle infermiere ci sta chiamando.

-Signor Stilinski? Da questa parte, prego.- poi ci avviciniamo al suo ufficio e quando siamo seduti davanti alla scrivania da dei moduli a mio padre da poter firmare.- Per le prime 72 ore non avrai chiamate, email o visitatori.

- Per le prime 72 ore non avrai chiamate, email o visitatori

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