Sessantacinque

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-La mia asma è tornata. Non so bene come, ma è tornata. Grave come prima, quindi ho sempre l'inalatore con me come facevo una volta. Sono passati cinque giorni: nessuna chimera nuova e niente dottori del terrore. Andiamo a scuola e lavoriamo fingendo che non sia successo niente ma sembra che tutti sappiano. Cammini per i corridoi e nessuno sorride, nessuno scherza. Come se tutti sapessero che sta per succedere qualcosa ma non sanno di che cosa si tratti o quanto sia grave. E ogni volta che penso a come agire, mi ritrovo a cercare l'inalatore come se respirando da li mi potesse venire una soluzione geniale per salvare tutti. Ma io non so che cosa fare, credo che nessuno lo sappia. Forse, per questo non ci parliamo veramente: a volte, non facciamo caso l'una all'altra. Credo che ad alcuni di noi vada bene perchè non parlando riusciamo a mantenere i segreti. Non penso che qualcuno menta su come stanno le cose. Forse, stanno solo omettendo la verità. Proprio come noi facciamo con Stilinski. Nessun gli ha ancora detto di Parrish, non lo abbiamo detto neanche a Parrish in realtà. Sembra che non ricordi di aver preso i corpi, crediamo che sia pericoloso solo se qualcuno lo intralcia. Se Stilinski saprebbe la verità, lo intralcerebbe e come. Lydia e Stiles stanno cercando i cadaveri, quindi cercano il nemeton: vanno in giro in auto, perlustrano i boschi. L'ultima volta che l'abbiamo trovato, tre di noi si sono dovuti immergere nell'acqua ghiacciata e compromesso la salute fisica e mentale della mia migliore amica. E non solo noi cerchiamo le chimere: anche Stilinski e la sua squadra sono a lavoro. Indagano sulle chimere genetiche, su chiunque abbia due DNA. Nessuno sa bene che cosa cercare: alcuni credono che sia un serial killer, altri che sia qualcosa di peggio. Le due chimere che abbiamo scoperto, Hayden e Cory, stanno più che bene. Guariscono velocemente e diventano più forti. A loro non serve il nostro aiuto e non lo vorrebbero comunque. Non ho notizie di Kira e sono preoccupato per Deaton e Maggie. Lui è scomparso e lei è così distante. Sento qualcosa di diverso nel nostro legame, come se iniziasse a mancarmi il terreno sotto i piedi; come se il terrore si impossessi di noi. E' sempre più triste e ho deciso di chiamare l'unica persona che ne sapesse su di lei più di me e Deaton: Derek. Mi ha fatto notare che il loro legame si è affievolito, che sente un distacco sostanziale nel loro rapporto ma che la ragazza è sempre nei suoi pensieri. Gli ho chiesto di tornare e di darmi una mano almeno con lei ma mi ha detto che tornare adesso significherebbe complicare ulteriormente le cose e non ne varrebbe la pena. Mi ha semplicemente detto che bisogna lasciarle fare il suo percorso ma starle comunque accanto. Sento che sta per succedere qualcosa e quello a cui penso è che non riesco nemmeno a respirare.- dico poggiando l'inalatore sul tavolo in metallo dentro la clinica veterinaria dopo essermi sfogato come meglio potevo con Theo.

-Stai cercando di scusarti, per caso?- chiede il ragazzo davanti ai miei occhi.

-Sei tornato cercando un Alpha, mi dispiace che tu abbia trovato me.

-A me non dispiace.- dice il ragazzo convinto di quello che dice.

-Vuoi ancora entrare nel branco?

-Scott, io sono con te. Nel bene e nel male.- dice il ragazzo sempre più convinto.

-Fidati, il male arriverà.

-Guarda che ci conto.- dice il ragazzo sorridendo all'idea di un bel combattimento.

- dice il ragazzo sorridendo all'idea di un bel combattimento

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Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora