Capitolo novantuno

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Dopo aver trovato la ragazza a casa mia, la stessa sera veniamo chiamati in centrale dallo sceriffo Stilinski per parlare di due licantropi facente parte del branco di Satomi che sono stati arrestati per omicidio. Ci troviamo tutti, o quasi tutti, davanti alla scrivania dello sceriffo: io, Malia, Lydia e Liam mentre Maggie si trova alle nostre spalle appoggiata ad una vetrata. Lo sceriffo poggia il dossier dei due ragazzi sulla scrivania e riusciamo a vedere i loro volti: un ragazzo orientale e una ragazzina bionda.

-Non escono da quella cella. Ci sono due cadaveri dilaniati dagli artigli, hanno ammazzato due persone.- spiega lo sceriffo Stilinski facendoci rimanere senza parole.

-Due cacciatori.

-Persone, Scott.- specifica l'uomo davanti ai nostri occhi.- Auto difesa o meno, loro sono qui e quei due sono morti. Devo attenermi al protocollo.

-Qui non sono al sicuro. Non in questo momento.

-Non c'è posto in tutta Beacon Hills più sicuro. Almeno, posso proteggervi qui.- dice l'uomo prendendo anche le nostre difese ma sento Maggie sospirare pesantemente alle mie spalle, come se non fosse d'accordo su questa procedura.

-Stiles sarebbe d'accordo?- chiede la rossa.

-Nonostante uno dei tuoi uomini lavori per Gerard?- chiede anche Malia.

-Non ci credo. Conosco tutti come il palmo della mia mano, conosco le famiglie, i figli, i fratelli, le sorelle. So chi sono e mi fido di loro.- dice lo sceriffo mentre noi ci guardiamo alle spalle e notiamo alcuni agenti fare finta di non fissarci.

-Sa chi sono e sa che cosa sta succedendo: la gente ha paura ed è sempre peggio.- spiega Liam infervorandosi leggermente.

-Non puoi riuscire a proteggerli se i cacciatori sono già qui dentro.- dico e alcuni attimi di silenzio scorrono tra di noi.

-Queen, giusto?- chiede lo sceriffo alla ragazza che abbiamo portato con noi e noto la mia migliore amica fissarla con le braccia incrociate al petto e con sguardo pensieroso.- E' stato un vice sceriffo a spararti? Ne sei convinta al cento per cento?

-Si.- risponde la ragazza annuendo. Guardo Maggie attentamente ma i suoi occhi si tramutano in rosso per alcuni secondi, prima di tornare normali e di fissarmi. Qualcosa non va per nulla.- Ho visto i lampeggianti: un'auto della polizia, un distintivo, una pistola e poi hanno sparato. Mi hanno sparato alla testa, non so dirle niente di più.

-C'è qualche buco in questa storia.- dice lo sceriffo attirando l'attenzione su di lui.

-Forse, perché ha un buco nella testa.- dice la rossa con veemenza e la coyote scoppia a ridere mentre tutti noi la guardiamo.

-Malia..- la rimprovera Maggie sbuffando sempre di più.

-Scusate.- dice la ragazza accorgendosi che la situazione non era delle migliori per poter ridere.

-Sceriffo, dobbiamo andarcene con i due ragazzi subito. Prima che si venga a sapere che sono qui.

-Per portarli dove?- chiede l'uomo non riuscendo a collegare le due cose insieme.- Non posso lasciarli andare.

-Ma se rimangono qui, sono..- inizia a dire Lydia ma lo sceriffo la blocca alzando una mano.

-Sentite, se saranno in pericolo..- inizia a dire lo sceriffo ma in questo casa e una luce molto luminosa che blocca la sue parole.

-Troppo tardi.- dice Maggie facendo illuminare i suoi occhi completamente di rosso.- Sono già qui.

- Sono già qui

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