Capitolo novanta

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La mattina dopo, io e Scott ci troviamo a casa di Liam per farlo alzare dal letto e mandarlo a scuola mentre lui si nasconde sotto le coperte fingendosi malato. Che idiota.

-Liam.- lo chiama il mio migliore amico prendendo in mano le coperte e iniziando a tirarle ma Liam cerca di fare forza.

-Oh, no. Sto male.- dice il ragazzino continuando a coprirsi con la coperta.

-Non stai male.- dice il mio migliore amico sbuffando.

-Sto malissimo.- ribatte il ragazzino non alzandosi dal letto producendo dei fintissimi colpi di tosse che mi fanno roteare gli occhi in modo annoiato.- Credo di avere l'influenza.

-Non è stagione.- dice il mio migliore amico reggendogli il gioco e io lo guardo malissimo e lui alza le spalle non sapendo che fare.

-Allora, avrò la polmonite.- risponde il beta continuando a non muoversi.

-Liam, sei un lupo mannaro. Non hai la polmonite però se rimani qui, rischierai di fare tardi a scuola. Forza, andiamo.- dice Scott strattonando le coperte riuscendo a scoprirlo.

-Non ci dovrei andare a scuola, o fuori, o in qualsiasi altro posto.- dice il ragazzino poi, volta il suo sguardo verso di me. Lo saluto muovendo le dita della mia mano e come se fosse imbarazzato, torna a coprirsi la faccia.

-Non mi importa cosa pensi. Adesso dei uscire e fare finta che non sia successo.- dice Scott e io continuo a guardarlo malissimo e lui torna ad alzare le spalle.

-Fare finta? Pensi che basti fare finta?- chiede il ragazzino scoprendosi, questa volta di sua iniziativa.

-E su questo non ha tutti i torti. Non può fare finta.

-Da che parte stai?- mi chiede Scott e io alzo le mani davanti al petto. Fa un sospiro e continua a parlare.- E' un po' come se Superman venisse visto senza occhiali: non è un dramma. Li rimette al volo e dice sono ancora Clark Kent.

-Mi dovrei mettere gli occhiali?- chiede il ragazzino non avendo capito il discorso.

-No!- dice esasperato il mio migliore amico.

-Oh santissima pace. Alzati da quel letto.- dico aiutando Scott a levare le coperte dal letto e sollevare Liam da lì sopra. Lo trasciniamo fino al pavimento e lui rimane seduto lì.

-Voglio che tu vada a scuola e che tu sia Liam Dunbar.- dice il mio migliore amico ritrovandosi davanti a lui.- Così come Superman è ancora Clark Kent e Spiderman, Capitan America.

-Capitan America è solo Steve Rogers.- dice il ragazzino e io rimango molto indignata dalla sua affermazione come il ragazzo al mio fianco.- Non ha bisogno di fingere. Tutti quanti lo sanno. Al contrario di noi, che ci odiano solo perché cerchiamo di salvarli.

-Liam..- dico sedendomi sul letto, in modo che la sua testa tocchi il mio fianco, e gli accarezzo i capelli cercando di tranquillizzarlo.

-Hai ragione.- dice Scott abbassandosi al suo livello.- Noi cerchiamo di salvarli. Ecco perché ti alzi e vai a scuola come se non fosse successo nulla. Se non lo fai, altri possono morire.

-Per colpa mia.- dice il ragazzino e io continuo ad accarezzargli i capelli.

-Noi non conoscevamo Brett e Lory, almeno non molto, ma conosciamo te.- dice Scott alzandosi e prendendogli lo zaino portandolo davanti ai suoi occhi tornando al suo livello.- E se hai paura di vedere altri amici morire, devi andare.

-Voglio raccontarti una cosa, Liam.- dico mettendogli le mani sulle spalle e facendolo girare verso di me. Lui mi guarda con i suoi grandissimi occhi azzurri e io sono decisa a raccontargli quello che ho visto.- Io ho sempre paura di perdere qualcuno di voi. Ho paura di perdere Scott, te, Liam, Malia, Lydia, Stiles e adesso anche Mason e Corey. Ho paura per Melissa e per lo sceriffo. Ho paura per Chris, anche se so che sa difendersi benissimo. Ho paura per Parrish ma bene o male, so che siete sotto il mio sguardo per la maggior parte del tempo. Siete l'unica famiglia che mi rimane e farei qualsiasi cosa per voi. Ieri notte, prima che io venissi a scontrarmi contro il tuo corpo, sono svenuta e l'unico nome che mi è venuto in mente è stato quello di Derek. Avevo paura di perderlo e che non potessi più parlargli. Paura che si facesse male. Paura di non potergli dire quello che ancora provo. Tutto questo per dirti che ogni giorno, mi alzo e combatto per far si che tutta la mia famiglia sia al sicuro nonostante io sappia ci potranno essere delle perdite.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora