Capitolo dieci

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"Mi piacciono le cose impossibili perché si vede subito chi scappa e chi resta e ci prova."


Non ci posso crede. Io giuro, che lo faccio fuori. Come si permette di illudere dei ragazzini e trasformarli in licantropi solo perché sono indifesi? Decido che è ora di parlare apertamente con Derek e mi dirigo verso casa sua. Quando arrivo davanti la porta di cosa, inizio a bussare.

-Derek, fammi immediatamente entrare. - dico colpendo la porta con un pugno. Lui la apre con molta rabbia e mi guarda fissa negli occhi.

-Sei venuta a dirmi che hai bisogno del mio aiuto?

-Assolutamente, no. Sono venuta a parlarti di Isaac.

-Che cosa ha a che fare con Isaac?

-Gli hai dato il morso, vero? Derek, perché l'hai fatto? Non puoi andare in giro a trasformare la gente senza un buon motivo! - esclamo gesticolando per la rabbia.

-Senti, non sono affari tuoi se trasformo un ragazzino a cui ho spiegato tutto, ha accettato lo stesso di diventare come noi. Ho bisogno di un branco, dato che tu e il tuo amato Scott non volete unirmi a me.

-Che c'è? sei geloso? - domando stuzzicandolo un po'.

-No, ma non nascondo che, dopo la notte passata insieme, penso sempre a te in un determinato modo. - dice incrociando le braccia al petto e facendo un mezzo sorriso.

-Non sono un giocattolo, Hale. - affermo arrabbiandomi.

-Non ho detto questo. -sussurra avvicinandosi a me.

-Io... - cerco di dire ma non mi lascia finire. Intreccia le dita della mano destra nei miei capelli e con la sinistra afferra la mia maglietta all'altezza del mio fianco mentre le sue labbra si posano sulle mie. Per pochi secondi, cerco di respingerlo poggiando le mani sul suo petto ma è tutto inutile. Stringo tra i pugni la sua canotta grigia e mi avvicino al suo corpo, tanto che la sua mano dal mio fianco passa al mio fondo schiena. Ci baciamo così intensamente che sembra una vita ma ritorno in me e lo allontano.

-Am... - sussurra tenendo ancora gli occhi chiusi.

-No. Devo andare.

-Andare dove? Am, dobbiamo parlare e non solo di noi. Io ho trasformato un ragazzino e tu permetti ad un altro ragazzino di essere fidanzato con una cacciatrice. Per me non c'era nessuno, Am. Scott puoi salvarlo! - urla come se fosse disperato.

-No, è qui che ti sbagli. La storia si ripete e io sono in mezzo a tutto questo ma in due modi diversi. Sai qual è la differenza tra te e Scott? Tu ti sei fatto ingannare da una stronza, persino pedofila, che ha ucciso le nostre famiglie. Lui sta donando il suo cuore alla ragazza che ama. Siete entrambi delle persone buone ma a differenza di te, che non hai mai chiesto il parere a quella che ritenevi la tua migliore amica, lui chiede consiglio, sbaglia e aggiusta come meglio può. Rifletti su questo, Derek.

Il pomeriggio seguente, dopo l'orario di pranzo, sono alla clinica e aiuto Alan con alcuni animali. Un piccolo cagnolino aveva un leggero malore allo stomaco e la sua piccola padroncina, con la madre, l'hanno portato da noi. Gli faccio una puntura di antibiotico e, successivamente, lo restituisco alla piccola padroncina.

-Grazie, dottoressa Smith. – mi ringrazia la piccola accarezzando il cucciolo.

-No, grazie a te per essere stata così brava per averlo portato subito da noi. Tieni, questa è per premiarti. - le dico porgendole una caramella alla frutta. Lei la prende e mi sorride. La sua mamma le prende la mano e vanno via.

-Te la cavi bene con i bambini. – afferma Alan pulendo gli ultimi attrezzi.

-Mi ricordano molto Tommy, alla loro età. – rispondo sorridendo leggermente. Lui ricambia il sorriso proprio quando il mio cellulare squilla. Un messaggio.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora