Capitolo settantadue

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Sono nascosto dietro la porta in ferro mentre vedo avanzare Parrish, ormai divenuto il segugio infernale, verso di noi completamente in fiamme. Vedo Theo entrare dentro la stanza della rossa e portarla in corridoio davanti ai nostri occhi tenendola per il collo.

-Stai indietro.- lo minaccia Theo non lasciando la presa sul collo di Lydia mentre Tracy, a differenza sua, lascia il collo di Vellark. Theo la ferisce ma Parrish non si ferma.- Ho detto di stare indietro. Fermatelo.

-Quello va a fuoco.- gli fa notare Cory con terrore.

-Guarirete! Fatelo!- li incita il loro " Alpha" continuando a tenere Lydia per il collo. I ragazzi non si muovono, così Tracy fa il primo passo volendo compiacere Theo. Attacca Parrish ma quello che gli fa non è neanche il solletico. Josh cerca di aiutare la sua amica aiutandosi con l'elettricità del posto, ma con scarso risultato. In quel momento, interviene Vellark che buca la gamba di Theo con un trapano liberando Lydia.

-Scusa Theo, non ho finito con lei.- dice il dottore afferrando la rossa mentre gli altri combattono contro il segugio. Cerco di fermarlo ma Cory attacca Parrish che gli fa prendere fuoco. Il poliziotto, ormai non più lui, lo lancia verso di noi: il dottore riesce a evitarlo portando con se Lydia, io non sono così fortunato. Il medico mi supera insieme alla ragazza e passa attraverso una porta che può essere aperta tramite una chiave che io, ovviamente, non ho. Cerco di aprire la porta come meglio posso ma non ho la forza che mi serve per sfondarla.

-Provo io.- dice Theo spostandomi e sfondando la porta con un calcio. Corro cercando di seguire i corridoi e cerco di ignorare Theo, che poi mi segue. Sento i suoi passi non tanto leggeri. Continuo a seguire il corridoio fino ad arrivare ad un altro cancelletto aperto ma sento la voce del ragazzo che mi sta seguendo richiamarmi.- Stiles! Voglio farla uscire anch'io e posso fiutarla.

-Che cosa vuoi?

-Che ti importa?- chiede non volendo rispondere alla mia domanda e arrabbiandosi.- Io posso trovarla, tu no.

Vediamo una piccola nuvola di fumo che entra dalle finestre e ci dirigiamo verso i bagni della struttura e troviamo un sacco di ragazzi che stanno facendo la doccia. Appena ci vedono, si accasciano a terra terrorizzati da quello che potrebbero subire. Troviamo una grata di scarico e il ragazzo arriva al mio stesso risultato.- Porta ai tunnel, vero?

-Si, sono lunghissimi. Potrebbero essere ovunque.- dico sapendo dove voleva andare a parare. Scendiamo per quella grata e ci troviamo nei tunnel sotto la struttura. Seguo il ragazzo che si appoggia ai tubi che costeggiano tutta la parete per sentire anche il minimo rumore.- Non senti il suo odore?

-L'ho perso.- dice il ragazzo cercando di ascoltare bene.

-E allora, ritrovalo.

-Tu che odori senti, qui sotto?- chiede il ragazzo ma non capisco dove vuole arrivare.

-Prodotti chimici e materia fecale. E credo che la materia fecale sia tu.

-Li sento anche io.- dice il ragazzo dopo avermi guardato storto e tornando a concentrarsi su quello che riesce a trovare con l'udito.- Non riesco a fiutare altro. Ecco, perchè cerco di fare cose diverse. Puoi farmi concentrare?

-Va bene, la trovo io.

-Sai che non sarà così: dovrai fidarti di me.- dice il ragazzo seguendomi, quando lo supero non volendo aspettare i suoi comodi.

-Fidarmi di te che hai ucciso tua sorella quando avevi nove anni?

-Si, io avevo nove anni e credevo anche che un tizio in rosso scendesse dal camino per portare dei doni.- dice il ragazzo cercando di spiegare la sua finta ingenuità di bambino.- E quando tre persone mascherate mi hanno detto che mia sorella voleva che io avessi il suo cuore, io ho creduto anche a loro.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora