Capitolo quarantasette

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*Flashback*

-Derek..- sento sussurrare Maggie. Alzo lo sguardo verso di lei e i suoi amici e mi riprendo dallo shock precedente. Kate mi ha fatto qualcosa e scoprirò che cosa mi ha fatto. Continuo a guardare Maggie che si avvicina a Scott.- Andate a casa, dovete guarire. Io mi occupo di Derek.

-Lo senti anche tu?- chiedo avendola a pochi passi dal mio viso, dopo aver salutato il suo migliore amico.

-Si, e scopriremo che cosa ti sta succedendo.- dice prendendomi la mano e uscendo dal cortile della scuola. Mi accompagna al loft con la sua macchina e saliamo le scale.

-Vuoi entrare?- le chiedo davanti la porta di casa.

-Non vuoi rimanere solo.- dice con un leggero sorriso e io annuisco ricambiandolo.- Okay, si può fare.

-Voglio sapere che cosa mi sta succedendo.- dico davanti al letto mentre lei infila una mia maglietta e io mi spoglio.

-Lo scopriremo. Possiamo ingaggiare Breaden e chiedere di trovare Kate. Qualcosa scopriremo, Derek.- dice girandosi verso di me e afferrandomi il braccio.

-Mi sei mancata così tanto, mia piccola Am... -sussurro guardandola negli occhi e accarezzandole la guancia destra.

-Lo so..- risponde lei afferrando la mano che accarezza il suo viso. Poi mi trascina verso il letto.- Vieni, dobbiamo riposare.

*Fine Flashback*

Vengo risvegliato dal pensiero di ieri sera e dal biglietto lasciato sul cuscino questa mattina con su scritto "passa da me appena puoi", dalla voce di Peter che sbotta contro Breaden e i suoi stivali sopra il tavolino del "salotto".

-Il tavolino è italiano.- dice mio dico contro la ragazza mentre scendo le scale.

-Anche i miei stivali.- dice la ragazza mentre mi siedo al fianco di mio zio e sorrido leggermente a quello che dice.- Vogliamo parlare di alta moda o... vogliamo discutere di affari?

Mio zio scrive una cifra su un foglio mentre io guardo il mio riflesso sul vetro degli occhiali da sole, ma la ragazza rifiuta l'offerta e ne propone un'altra che sembra troppo alta per i gusti dell'ultimo parente uomo della mia famiglia, oltre me.- Ti ingaggiamo per trovare Kate, non per uccidere il presidente.

-Sono già stata ingaggiata dai Calavera per trovare Kate, voi volete avere la precedenza e precedere i Calavera non può costare meno.- dice la ragazza mentre mio zio continua a scrivere cifre su quel foglietto. Breaden rifiuta e mio zio sembra proprio indignato. Prendo il foglio e lo strappo.

-Noi pagheremo. Tu trova Kate. Ci basta quello.- le dico per convincerla. La donna va via e mio zio inizia a gridare come se avessero davvero ucciso il presidente e a lui importasse qualcosa.

-Sei fuori di testa?- inizia gridando dalla porta d'ingresso.

-Non avevamo scelta. E' una settimana che la cerchiamo senza successo.

-Se non scopriamo chi ha detto a Kate del sotterraneo, non riavremo mai le obbligazioni.- dice l'uomo alle mie spalle avvicinandosi a me.- Secondo te, io che dovrei fare? Cercare lavoro? Il mio curriculum non è molto aggiornato. Ci hanno derubati, Derek. Derubati.

Il ringhio che scaturisce dal mio petto è molto potente quando mi mette le mani addosso ma il colore dei miei occhi non indica più la mia forza, soltanto la mia debolezza.- Vedo che hai un nuovo look. Che è successo ai tuoi occhi?

-Non lo so. Ma sono disposto a pagare per scoprirlo.- prendo la giacca attaccata alla sedia e mi dirigo alla macchina pensando a dover poter andare a cercare delle spiegazioni a quello che mi sta succedendo e l'unico posto che mi viene in mente è la clinica veterinaria. Arrivo in pochissimo tempo: quando entro dentro la clinica, la mora bellissima alza gli occhi dai fogli che stava controllando.

Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora