Form dusk till dawn, I am right here.[Derek Hale]

Capitolo cinquantadue

Quello che è successo dentro il sotterraneo degli Hale, ha sconvolto tutti. Stiles è andato a casa arrabbiato per quello che Malia ha scoperto; arrabbiato per non averlo detto prima, per non averla avvisata prima. Maggie non parla con noi: non risponde alle mie telefonate o ai miei messaggi. Sapeva che stavamo nascondendo qualcosa anche a lei, ma non credeva che anche Derek potesse farle una cosa del genere dopo tutto quello che hanno passato insieme. Malia, lei non sappiamo dove sia andata ma il nostro sospetto più grande è che sia andata a cercare Peter. L'unica che mi è rimasta vicino, ma che ho mandato a casa per riposarsi, è Kira.

Alla stazione di polizia, aspetto mio padre e ascolto il rapporto su quello che è successo. Toglie i proiettili rimanenti nella pistola e li mette dentro una busta, la pistola smontata in un'altra. Prende il telefono e registra il suo punto di vista della situazione.- Appunti preliminari sull'esplosione di colpo da arma da fuoco: aggressore armato di Walter P-88 silenziata. Dopo aver sentito le minacce e il conto alla rovescia dell'aggressore, ho avuto la conferma visiva della canna della pistola puntata contro la testa del ragazzo. Avendo accertato l'imminenza del pericolo, non ho avuto altra scelta se non quella di rispondere con l'uso della forza.- conclude la sua dichiarazione. Esce dall'ufficio con le buste in mano e mi trova lì ad aspettarlo.- Grazie, mi ha aspettato. E' tardi.

-Tranquillo, tanto io domani non devo andare a scuola.

-Purtroppo, io devo rientrare a San Francisco questa notte. Devo fare rapporto al distaccamento ma tornerò non appena possibile. Mi perderò la prima partita della stagione.- dice mio padre veramente dispiaciuto.

-Non è un problema.

-Lo è per me. Le promesse le voglio mantenere.- dice con sincerità. Guardo ancora le buste che ha in mano e lui lo nota.- Quello che ho fatto, era necessario, giustificabile. Questo lo sai, vero?

-E lo hai già fatto prima?

-Si, altre due volte.- conferma non andandone fiero.- Non è facile togliere la vita a qualcuno, anche se si è costretto a farlo.

-Come affronti la cosa?

-In modo razionale e senza emozioni: faccio una compartimentazione.- dice cercando di spiegarmi quello che vuole dire.

-E come riesci a farlo?

-Prima ci riuscivo bevendo.- dice con tristezza cercando di sdrammatizzare la cosa. Si avvicina e mi stringe tra le sue braccia.- Abbracciami. Un'ultima cosa: quando ritornerò, dovremmo parlare un po' noi due. Di te e dei tuoi amici; del modo in cui affrontate le cose: non sembravate molto scioccati. E' come se voi sapeste qualcosa che io non so e al mio ritorno vorrei sapere tutto. Soprattutto, di te e quella Maggie. Lei è più grande di te ma è come se ti proteggesse sempre.

-Lei.. mamma la tratta come una figlia ed è come una sorella per me, quindi ci comportiamo come due fratelli che si vogliono bene.

-Va bene, andiamo.- dice mettendomi il braccio sulla spalla e andando via.

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La mattina successiva, ci riuniamo a casa mia per eseguire il piano che abbiamo elaborato. Stiles, Kira e Liam si trovano davanti ai loro computer portatili mentre Maggie, dopo aver fatto pace ieri sera, è al mio fianco.

-Tre basteranno?- chiede la ragazza riferendosi ai pc.

-Dipende da quante telecamere hanno ma penso di si.- dice il mio migliore amico.

-Lo faremo sul serio?- chiede Liam preoccupato.

-Lo faremo, questa notte.

-Ma non è un po' pericoloso?- chiede ancora il ragazzo di fronte a me.