34 - Autoscontri

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Ti va di dirmi che é successo prima al luna park? Sfogarsi fa bene" e lui sembrava averne un bisogno disperato.

Qualche ora prima
POV JACK

Questo luna park è bello grande, pieno zeppo di giostre e persone. Ogni anno per circa dieci giorni approda a Flanders, precisamente a Noyack Beach e tutti vi si riversano, cercando divertimento e adrenalina.

Mi guardo attorno come un disperato alla ricerca di un caffè alle sette del mattino, ma invece della caffeina sto cercando gli autoscontri. Poco fa Johanna ha detto che si sarebbe diretta lì, con il loro amico che non avevo mai visto prima.

D'un tratto, delle urla divertite e dei 'Woo che botta' 'Piano, rossa!' mi suggeriscono la direzione da prendere.

Mi dirigo verso le urla che diventano sempre più forti... quelle macchinine malefiche, causa d'infiniti incidenti, sono sicuramente vicine e a giudicare da quel 'rossa', credo ci sia pure Johanna.

Si è incazzata come una leonessa quando quella strana tizia ha offeso Ariel, senza motivo tra l'altro. Ma si è inalberata ancor di più con quel coglione di Joe, che non ammetteva di essere geloso marcio.

Arrivo dagli autoscontri ed eccola lì, nella macchina numero 15, totalmente sola, alle prese con i capelli che le vanno di continuo davanti agli occhi.

Sembra anzi, mi correggo, è una pazza furiosa.

Pare che tutto la rabbia l'abbia riversata in quella pista. Va a sbattere a destra e a manca contro tutti e, ovviamente, gli altri rispondono.

Nel giro di due secondi succede il casino che causa sangue sparso ovunque.

"JOHANNA! LE MANI SUL VOLANTE!" urlo, sbracciandomi per farmi intendere.

Ma come può una persona con un minimo di autoconservazione staccare le mani dal volante per spostarsi quella maledetta criniera riccia che si ritrova davanti agli occhi, in un posto come una pista d'autoscontri? Siamo finiti in E venne il giorno, per caso?

Porca puttana.

Mentre guarda le dita della rossa spostare le ciocche da davanti gli occhi, una ragazza che è stata palesemente vittima del pseudo bullismo della rossa, decide di partire a bomba e prende in pieno, alla massima velocità, la macchina numero quindici.

L'impatto non è così violento e se lei e le sue cazzo di mani fossero rimaste attente e tese sul volante... non sarebbe successo niente.

Ma no, figurarsi.

Il rinculo la fa sobbalzare violentemente in avanti e battere forte con il viso sul volante. Ovviamente, le imprecazioni si sprecano.

Guardo velocemente il tizio nel cabinotto che capisce subito la gravità dell'incidente e ferma il gioco. Difficile non notare il sangue provenire dal suo cazzo di naso.

Anni fa era successo in piscina e ora qui. Vaffanculo.

Mi precipito da lei, che è ancora seduta sulla macchina, ma con il viso rivolto verso l'alto.

Il loro amico sopraggiunge quasi immediatamente e mi aiuta a tirarla fuori, per poi portarla lontano dalla folla.

"Si può sapere che cazzo hai in quella testa? Segatura?" e sono stato anche troppo gentile.

Le tolgo la mano, che premeva sul naso con la manica del cappotto, notando che è colma di sangue rosso vivo.

Non sembra esserci niente di rotto, nessun livido e la forma del setto nasale è sempre la stessa. Sospiro di sollievo.

"Potevi farti molto, molto male. Ci tieni così tanto a suicidarti?" le chiedo infastidito.

Il naso è messo molto peggio rispetto all'incidente della piscina e perde copiosamente sangue, ma niente di così grave da doverla portare in ospedale.

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