74 - Guerra

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Tre settimane.

Sono passate tre settimane, per la precisione venti giorni, da quando sono in clinica.

La cura procede.

Anzi, mi hanno modificato certi dosaggi e ora che sto prendendo la posologia rivisitata mi sento meglio. Stanotte sono riuscita a dormire addirittura sei ore di fila senza mai, mai e dico mai svegliarmi.

Yuppi.

Un hip hip hurrà per tutti i miei medici curanti.

Derek, in primis, è a posto. Ha capito la non tanto velata antifona che gli ho praticamente urlato quando ha tentato di sfiorarmi la seconda volta che sono entrata nel suo studio.

Non me ne frega un cazzo se conosceva i miei e se lo adoravano. Lui non è Jack e io non lo voglio... se non come psichiatra.

Perché sì come amante era soddisfacente, la sua lingua faceva delle piroette niente male, ma come terapista è eccezionale.

Lo sono tutti qua dentro.

Dottori, infermieri e compagne di reparto.

Soprattutto quella che è in stanza con me. La lesbicona da riporto che adora leccarmela quasi ogni sera.

Io la lascio fare.

È l'unico modo che ho per bloccare la nausea quando il pensiero che quel coglione di Jack si è scopato Nicole mi torna alla memoria.

Sono gli unici momenti di pura estasi in cui la sua brutta faccia traditrice non mi tormenta.

È come se dentro di me pensassi che lo stessi tradendo dopo che lui l'ha fatto per prima.

Contorto, perché non è certamente così che è andata, ma anche incredibilmente vicino alla mia realtà dei fatti.

Certo, quei quindici minuti di tranquillità sembrano pochi rispetto alle restanti ore della giornata... ma, cazzo, è pur sempre meglio di niente.

A ogni modo mi sento meglio quando la parte vendicativa di me viene fuori.

"Johanna? Zucchero dove sei? Ho un libro per te da parte della tua amica Ariel" la voce mascolina ma super caramellosa di Steve, l'infermiere ventenne dai capelli blu elettrico, è decisamente la mia preferita fra tutte le altre voci che mi chiamano. Lui, è il mio preferito in questo posto.

"Sono qua!" mi alzo dal divano enorme della sala comune in cui per abitudine passo un paio d'ore a leggere i libri che la biblioteca statale offre.

Beh, spoiler: fanno cagare al cazzo. E mi son rotta i coglioni di leggere opere classiche. Ho voglia dei miei libri.

Magari un po' di Penelope Douglas per divertirmi con il vibratore dopo... o L.A. Cotton per farmi venire qualche morsa allo stomaco.

Sapete com'è... questo posto è eccitante quanto vedere due cani che trombano.

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