Capitolo 70 - Provocazione

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POV JOE

Sì è appena scolata la fottuta lattina di birra che le avevo ordinato di portarmi. Così, per ripicca. Giusto per farmi incazzare dal principio.
Oh beh, non starò qui a chiederglielo educatamente una seconda volta.

Mi alzo dal divano, vado in cucina e aprendo il frigorifero ne afferro una nuova.

Oh che culo, sul microonde ci sono anche dei pacchetti di sigarette... ma quando ne prendo uno in mano mi rendo conto di che merda bevono e fumino in questa casa; Duff e sigarette Merit. Più figa di così si muore.

"Non so. Vuoi anche una fetta di culo panata, idiota? Qualunque cosa per servirti" mi chiede la stronza rossa con le braccia incrociate sotto al suo petto tutto forme, messo in risalto dall'accappatoio leggermente allentato.

Johanna è una figa acida. E avere un qualcosa di più di una scopata con una come lei sarebbe impossibile per me.
La prenderei a pisellate in faccia ogni due minuti. Secondi.
Rimane il fatto che è oggettivamente bella, proprio come quell'aspirapolvere di sua madre.
In altre occasioni, e con altre vite per entrambi, una spagnola in quella quinta piena non me l'avrebbe tolta nessuno.

"Solo se tiri fuori dalle tue belle tettone una birra decente, tipo la Bulldog. E stessa cosa per le paglie, delle Marlboro sarebbero l'ideale."
Stringe gli occhi carichi di astio verso me e le mie risposte che, a quanto pare, non le piacciono.

"Che c'è? Le tette di Ariel non ti sono più sufficienti e sei dovuto venire fin qui a guardarne di più grosse? Lo sapevo che ti saresti stancato in fretta. Sei un bimbo cattivo, Joe Moore. "

Ho come la vaga impressione che voglia farmi girare il cazzo parlando dell'unica ragazza che ha il potere di farmelo girare alla velocità della luce.
Ma sta giocando con un figlio di puttana, si brucerà.

Sorrido.
"Hai ragione, questo bimbo aveva così tanta voglia di ciucciare dei capezzoli che si era rotto il cazzo di aspettare lei" mi guarda confusa, alzando un sopracciglio non capendo il senso della mia frase.
"Ma sai, non mi sono proprio voluto mettere in mezzo tra Ariel e la sua nuova migliore amica: appena te ne sei andata dal night erano inseparabili e sentivo le loro risate anche dall'altro lato del locale."
I suoi pugni si stringono e la bocca si deforma in una smorfia risentita.
"Sono venuto qui proprio per questo. In fondo tu sei sola. Nessuno ti vuole per davvero. Sei sempre la seconda scelta" le rigiro le sue parole del cazzo che ha sputato sulla mia vicina e su Jack al night.

Sussulta leggermente, ma non si scompone più di tanto.
Colpita, ma non affondata... tipa tosta.

"Va a rompere i coglioni al tuo amichetto del cuore" risponde con voce grave, mentre gira i tacchi e torna nel salone. Io la seguo.
È inutile che si mette a fare la difficile e gioca a offendi e scappa. Non attacca.

"Oh ci andrei anche, ma non vorrei interrompere la sua pecorina con la biondina."
Sussulta, sgranando gli occhi. Povera stellina.
Metto una mano sul cuore, teatralmente dispiaciuto facendole serrare gli occhi.
"Che c'è? Credi che Jack se ne starà lì a piangere per una che non lo vuole e che non si lasci coccolare come si deve da quella bomba sexy latina? Lo sai come vanno queste cose..." alzo le spalle, pregustando la batosta che le darò "la messicana ha sangue caldo nelle vene e ci sa fare a scopare, molto più di te. È più innamorata, più dolce, più amorevole e gli è sempre intorno aspettando che lui la veda. Quanto ci vorrà... altre tre o quattro delle tue stronzate saranno sufficienti?"

Colpita e affondata.
Menzionare Jack e la sorella del messicano sapevo sarebbe stato il colpo di grazia.
Lei ama quell'hobbit, anche se ora non se lo ricorda.

Mi viene incontro a passi veloci e mi spintona con forza. La birra per poco non mi scivola dalle mani.
"LUI AMA ME! ME! NON LEI!"

Le mie labbra si sollevano in un ghigno per poi afferrarle un braccio e costringerla, con uno spintone, seduta sul divano.
"Ma tu non ami lui. L'hai definito passato. Errore. Finalmente capirà di non avere più un solo motivo per correrti dietro visto che eri pronta a scoparti uno nel privé, solo per ripicca. Nessun uomo può perdonare una cosa del genere. Nemmeno un santo del cazzo come lui."
Mi allontano da lei e bevo un altro sorso di birra. Ho voglia di fumare adesso.

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