Capitolo 61 - Autocontrollo(?)

6.5K 132 335
                                    

🛑ATTENZIONE! IL CAPITOLO CONTIENE SCENE ESPLICITE, EROTICHE E LINGUAGGIO VOLGARE. SE NON SI GRADISCE QUESTO GENERE DI ARGOMENTI NON LEGGERE (ANDATE DIRETTAMENTE A FONDO PAGINA DOVE TROVERETE IL RIASSUNTO) GRAZIE!

​POV ARIEL

"Cazzo, se ti voglio."

Le sue parole rimangono incastrate fra le sue labbra e le mie, dentro al nostro bacio che mi oscura ogni capacità di giudizio... ma solo per pochi minuti.

L'euforia di quella che forse si può definire dichiarazione, viene sostituita pochi minuti dopo dalla realtà dei fatti.
Fino a un quarto d'ora fa stava leccando le tette a quella tipa durante il suo obbligo e ora mi dice che gli sono entrata dentro. Gli devo credere?
Per quanto vorrei farlo, mi risulta molto difficile pensare che sia veramente sincero... che non sia una tattica delle sue per non farmi scopare con Max.
Nei suoi occhi però ho intravisto qualcosa, qualcosa di profondo; è per questo motivo che mi sto lasciando sbottonare la camicetta mentre continuo a baciarlo.

No, non è vero... me lo sto facendo fare perché Joe mi eccita. Siamo onesti.
Il suo modo di porsi, di guardarmi, di parlare complice il fatto che abbia un corpo possente e prestante, mi fa desistere.

La sua lingua voluttuosa cerca la mia con così tanta voracità che non riesco a starle dietro... mi manca letteralmente il respiro.
Il suo odore è così particolare e seducente che lo riconoscerei fra mille; si mischia all'ossigeno che sto disperatamente cercando d'incanalare. Lui però non me lo permette, mi assapora e mi rende inerme sotto la sua furia.
Sembra che non aspettasse altro che mandarmi in confusione in un suo bacio.

Interrompo a fatica il contatto e sposto il viso da un lato, in cerca d'aria e razionalità.
Mi tocca, mi bacia per poi ansimare sul mio collo, mentre lo tortura leccandolo e mordicchiandolo.
Questo ragazzo non mi lascia alternative se non assecondarlo... quando mi desidera, lo fa per davvero.

E infatti stuzzica il lobo dell'orecchio con movimenti studiati della lingua, provocandomi un gemito di piacere quando il suo respiro caldo si scontra contro la mia pelle fredda. Sentirmi gemere lo accende ancor di più, aumentando la foga della mano che mi ha appena fatto saltare gli ultimi bottoni della camicetta.
Dal mio collo, le sue labbra scendono lentamente verso il mio seno senza mai staccarsi da me.

Non appena raggiungerà il mio petto io non capirò più un cazzo, già lo so.
Per cui costringo la mia forza di volontà a reagire; afferro a coppa il suo viso con entrambe le mani e, grazie a una decisa pressione, lui si fa guidare ritrovandoci di nuovo naso contro naso.

Io sto ansimando; vergognosamente eccitata e umida per questo stronzo celestiale che ha gli occhi desiderosi e infastiditi per avergli tolto le mie curve da sotto la lingua.
"Joe. Voglio parlare di... di... vorrei..." la mia voce è così incerta e bagnata di desiderio che non appena con le dita slaccia il bottone dei miei jeans fatico ogni secondo di più a esser lucida.
So cosa sa fare con quelle dita lunghe ed esperte che mi stanno sfiorando l'elastico delle mutandine... so come le muove... so come mi farebbe godere.
"Joe... sono... voglio... che cazzo..."
Lo vedo sorridere soddisfatto come il bastardo che è.
Perché sì, lui vuole farmi perdere la cognizione della realtà, farmi sembrare una perfetta idiota che non riesce a formulare una frase di senso compiuto.
Ama farmi eccitare senza quasi toccarmi, si infervora a toccare le mie guance rosse e calde d'imbarazzo quando il suo pisello preme duro contro di me.
Mi afferra le mani portandomele sopra la testa, polso contro polso, tenendole bloccate contro un cuscino... sono completamente stesa sul letto con la parte superiore del mio corpo esposta coperta solo dal reggiseno, e con lui a sovrastarmi.
Con quella sua voce calda e sensuale irradia ogni mio senso e ogni mia cellula nervosa di una sensazione bruciante che provo ogni volta che sono con lui.

Perché tu?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora