«Hai da fare, il secondo weekend di giugno?»
«Non chiedermelo con la faccia di chi sa già che farà di tutto per assicurarsi la mia presenza, Ale.»
«Si tratta di Blanca.»
«Certo, Blanca. È fidanzata oggi, lo sarà a giugno.»
«Dai, fra', ti prego.»«Cosa, quando, dove e perché?»
«8-9-10-11 giugno, nel nostro paesino organizzano delle specie di Olimpiadi dei poveri. Sta mettendo su una squadra per partecipare ma ha bisogno di altre due persone per potersi iscrivere, me e te.»
«C'è il calcetto? A 5, a 7... non importa.»
«C'è il Subbuteo.»«Mi prendi in giro?»
«C'è anche il calcio balilla.»
«Se dovessi convincermi, non ci staresti riuscendo.»
«Dart soccer? Ping-pong? Beach tennis?»
«Ritenta, sarai più sfortunato.»
«Frisbee. Briscola. Pielle.»«Stai peggiorando così tanto la situazione da costringermi ad accettare: voglio toccare con mano quello scempio e capire perché ne andiate matti.»
«Sapevo di poter contare su di te, sei un grande.»
«Sono un santo, altroché. E tu mi devi un favore grosso come una casa, se non due.»
«Scemenze, un giorno mi ringrazierai.»✿ ❀ ✿ ❀ ✿
«Quanta gente c'è?»
«Un migliaio di persone, suppergiù. Siamo 66 squadre da 15 partecipanti ciascuna.»
«Sei pazzo? Mi riconosceranno tutti!»
«Non è un mio problema.»
«Alessandro...»
«Shh, non parlare. Vuoi che ti riconoscano tutti?»«Hai appena detto che non è un tuo problema.»
«Infatti non lo è. Blanca!»
«Ale, ciao! Il viaggio? Come stai... state?»
«Almeno non fingere che ti interessi, Blanca.» l'amica le dà un coppino, facendo cenno all'accompagnatore di Alessandro di seguirla nella stanza accanto. «Ecco le vostre magliette.»«Grazie mille. Ci troviamo alle 18:30 per la presentazione delle squadre, giusto? Non sono granché pratico...» il ragazzo si passa una mano tra i capelli, guardando la ragazza di fronte a sé.
«Nel viale, sì. Sfiliamo, saliamo sul palco, comunichiamo ai giudici quando vogliamo usufruire del bonus, scendiamo dal palco, ceniamo, notte.»«Non sembrandomi Alessandro particolarmente sul pezzo, questa è la mappa. Noi siamo qui e ci troviamo qui.» gli mostra una piantina, segnando i punti di suo interesse. «Il paese, comunque, è di fondazione romana: perdersi è impossibile.»
«Questo lascialo decidere a me.» scherza lui.
«Fidati.» la ragazza sorride, sincera.«Sarai la mia ancora di salvezza almeno fino a domenica, sappilo. Il mio amico è troppo impegnato con la tua amica per curarsi di me.»
«Faranno un casino con il ragazzo di lei.» l'altra si liscia la maglietta stinta che indossa, appuntandosi dietro un orecchio una ciocca di capelli sfuggita allo chignon disordinatissimo che ha in testa.«I ragazzi sono tutti uguali.» le dà ragione lui.
«Non ti sei fatto un gran complimento.»
«Lascio che siano gli altri a complimentarsi con me: il più delle volte chi si loda si imbroda.»
«Onesto. E, comunque, è meglio perdere l'ancora che la nave, per cui tieni la mappa.»✿ ❀ ✿ ❀ ✿
«Puntiamo tutto sul canottaggio.»
«Sei scemo? L'anno scorso vi siete ribaltati e tu stavi affogando nel fossato della rocca! Meglio Uno.»
«Io voto biglie, bocce o tiro al barattolo.»
«Abbiamo in squadra un calciatore. Dart soccer.»
«Il calciatore è pronto a dare forfait.»
«Raga, decidete: due minuti e tocca a noi.»«Arrampicata.»
«Mini golf.»
«Basketball connect 4.»
«Drone race.»
«Nintendo.»
«Briscola.»
«Ci sono i pensionati che ci stracciano.»«Se non decidono?» l'amico di Alessandro interroga l'amica di Blanca, ormai a ridosso del palco.
«Decido io.» la ragazza gli mostra la pedina con il nome della loro squadra. «Venerdì c'è il triathlon – carriola, corsa coi sacchi e corsa a gambe legate. Tu giochi in attacco, io conosco me e l'atletismo di quasi tutti gli avversari: abbiamo già vinto.»
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𝟙𝟘 | 𝕁𝕦𝕧𝕖𝕟𝕥𝕦𝕤 𝔽ℂ
FanfictionNon arrivi a condurre una squadra all'apparenza senza speranza verso la gloria eterna per caso. Entrata dalla porta sul retro come un generico Signor Nessuno. Una delle tante, diventata presto l'idolo di tutti.