Capitolo 15 ~ Il poeta maledetto

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"Poeta è non solo colui
che sa comunicare profonde emozioni,
ma anche chi è in grado di riceverle."
(Mogol)


7 ANNI PRIMA

ELIA

«Basta, mi sono stufata!».

Io e Giulia siamo in biblioteca da piú di un'ora ormai, quando lei, dopo essersi lasciata andare ad un sonoro sbuffo, chiude di scatto la versione in lingua originale di "Romeo e Giulietta", che stava leggendo e manifesta la sua scontentezza.

Al che, confuso, io alzo di scatto gli occhi dal tablet, su cui stavo prendendo un paio di appunti da approfondire una volta a casa e balbetto «C..cosa?».

«Shh!» ci zittisce però la bibliotecaria, sbucando da dietro uno scaffale.

Tanto che imbarazzato, io affermo «Emh, ci scusi».

Giulia però non sembra del mio stesso avviso «"Ci scusi, ci scusi"...
Ma quale "ci scusi" che stiamo praticamente sussurrando?!
Basta, questo posto mi deprime e fatico a lavorare, la mia creatività necessita di essere liberata».

«Che cosa intendi?» le chiedo quindi, sempre più disorientato, vedendola riporre, rapidamente, tutto il suo materiale nella borsa.

«Lo scoprirai, ma non oggi, oggi sono stanca» risponde lei, sorridendo furbescamente.

«Beh in effetti, considerando anche le complesse verifiche di storia e algebra, oggi è stata una giornata piuttosto impegnativa, quindi forse sarebbe meglio tornare a casa» affermo perciò, dopo una breve ma attenta riflessione, sotto sotto bisognoso, anche io, di staccare un po.

«A casa? No, affatto» obietta però lei, confondendomi ancora di più.

«Ok, non ti seguo...
Se non vuoi continuare a studiare e nemmeno tornare a casa, che intenzioni hai?».

«Uffa, quante domande!
Tu metti via tutto e vieni con me» ribatte, scuotendo la testa.
Per poi alzarsi in piedi e avviarsi verso l'uscita.
Tanto che mi ritrovo a dover raccattare al volo il materiale scolastico e a seguirla.

Dopodichè, una volta usciti dalla biblioteca, la principessina - perchè si, quando fa così, si comporta proprio come tale - prende una via parallela, il tutto senza darmi ancora alcuna spiegazione.

Al che, dopo averla affiancata, con un tono quasi irritato, io esclamo «Emh Giulia, mi vuoi dire dove stiamo andando?».

«Ohh, Elia quante storie...
Aspetta ancora qualche minuto e lo scoprirai» controbatte però, imperterrita, lei.

E così io faccio, quasi come mi risultasse impossibile oppormi alle sue richieste.
Finchè, effettivamente, dopo qualche metro, non ci troviamo davanti ad una piccola pasticceria e lei arresta la sua camminata.

«Cioè aspetta, te hai fatto tutto sto casino, per portarmi in una pasticceria?!» affermo perciò, scioccato.

«Errato, non una pasticceria qualunque, ma quella che fa i dolci ed i gelati più buoni di tutta Firenze...
Su, seguimi e te ne darò prova» risponde, sorridendo, prendendomi per mano e trascinandomi nel piccolo ma - devo ammetterlo - delizioso locale.

E a quel contatto, così naturale, ma al contempo, così inaspettato, quasi mi ritraggo, ancora troppo scioccato per affrontare ciò che ho sentito.

Dopodiché, una volta dentro, ci accomodiamo ad un tavolino, che Giulia mi rivela essere il suo preferito, essendo posizionato proprio accanto ad un'ampia vetrata, che da su una piccola ma caratteristica piazza e lei mi propone di ordinare la sua coppa di gelato favorita.
Ma considerando che, essendo ormai in pieno autunno, il clima di oggi non é dei migliori, io cerco di farla desistere «Emh Giulia, oggi non farà un po troppo freddo per mangiare una coppa di gelato?».

Lei però pare irremovibile «Il gelato è vita Elia, non esiste un periodo ideale per mangiarlo.
Io, ad esempio, mi nutrirei di gelato anche il giorno di Natale, al posto del Pandoro...
E poi qui lo fanno artigianalmente e devi credermi sulla parola, se ti dico che non ne ho mai mangiato uno così buono in vita mia, per cui non puoi non provarlo...
Su poeta maledetto, lasciati un po andare»

“Poeta maledetto”: un inaspettato soprannome, che stranamente mi fa però sorridere.

«Oh eh va bene principessina, fammi provare questo stratosferico gelato».

«Subito!» risponde, sorridendo a trentadue denti, per poi chiamare il cameriere e ordinare.

🎭💖🎭

Avevo detto stratosferico?
Beh, se possibile, questa definizione è risultata persino riduttiva.
Giulia aveva proprio ragione, questo gelato é una vera delizia.

«Visto, alla fine te lo sei spazzato» gongola infatti, vedendomi terminare anche l'ultimo rimasuglio di stracciatella.

«Si e mi tocca ammettere che avevi proprio ragione, è delizioso» ammetto, abbozzando un sorriso.

«Io ho sempre ragione, caro il mio poeta maledetto... questo è solo l'inizio».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui torniamo nel passato, per scoprire come si é evoluta la conoscenza tra Giulia ed Elia, trovandoli, in un qual modo, sempre più affiatati.
Detto questo, ne approfitto per augurarvi - anche se in leggero ritardo - Buona Pasqua 🐣, sperando l'abbiate passata serenamente e Buona Pasquetta.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo o giovedí o tra una settimana con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora