Capitolo 44 ~ Goethe

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"Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri."
(Johann Wolfgang Von Goethe)

7 ANNI PRIMA

GIULIA

Avete presente quando l'ansia vi assale e vi sentite improvvisamente persi?
Ecco, è esattamente questa la sensazione che sto provando da alcuni minuti a questa parte, visto che tra qualche istante, io ed Elia dovremo finalmente presentare il nostro progetto alla professoressa di letteratura e soprattutto allo scrutatore di una delle più importanti università - specializzate nel campo del cinema e del teatro - del paese, i quali non solo sceglieranno quali voti affibbiare a ciascun gruppo, ma anche e soprattutto chi tra tutti meriterà maggiormente la borsa di studio dalla scuola donata.

«Ehi, Giu tutto a posto?» mi domanda quindi il mio ragazzo, mentre, in bagno, ci finiamo di vestire con i costumi di scena prestatici da Alex, probabilmente notando la mia evidente preoccupazione

Nonostante ciò, io comunque ribatto «Si, non si vede?» ridacchiando nervosamente

Tanto che lui risponde «Emh, veramente mi sembri parecchio nervosa»

«Nervosa? Non sono nervosa, è solo sta dannatissima cerniera che non vuole allacciarsi... cazzo!» esclamo, tentando, inutilmente, di chiudere l'abito

Al che lui si avvicina alle mie spalle e con dolcezza afferma «Ok, calma, faccio io....
Ecco.
Ora respira e cerca di rilassarti» continua poi, una volta allacciata la zip

«Respiro... si, respiro.
Dio, capisci che questa possibilità potrebbe cambiarci per sempre la vita?
Come fai ad essere così tranquillo?» esclamò però io, voltandomi di scatto, esagitata

Al che lui tenta di confortarmi, accarezzandomi una guancia con le nocche e affermando «Perché ho fiducia nelle nostre capacità e so che possiamo farcela»

«Mhh, ti odio, sai?
In ambito scolastico, sei sempre stato  sicuro di te, ma cosí fiducioso e positivo non credo di averti mai visto... da quando sei diventato così dannatamente confidente?»

«Da quando ho perso la testa per una ragazza un po stramba, ma capace di darmi forza come pochi...» risponde, guardandomi teneramente

Al che io, ridacchiando, gli do una leggera spinta e affermo «Scemo.
Ma sai cosa ti dico, caro il mio poeta maledetto? Hai proprio ragione, quindi andiamo di là e facciamogli il culo»

E così facciamo, presentando il progetto con maestria e coinvolgimento e recitando il tratto di "Romeo e Giulietta" dalla professoressa affidatoci, egregiamente, lasciando così tutti di stucco.

«Wow, ragazzi complimenti, siete stati incredibili...
Siete sempre stati i miei migliori studenti e riponevo grandi speranze mettendovi in coppia, ma avete - se possibile - persino superato le mie aspettative.
Bravi davvero» si congratula quindi la professoressa

«Concordo con la vostra professoressa, siete stati entrambi incredibili, complimenti» concorda poi il commissario dell'università.

Al che, una volta usciti dall'aula, prima di tornare in bagno a toglierci i costumi, io gli salto in braccio ed esclamo

«Sii, siamo stati incredibili»

«Tu. Tu lo sei stata» risponde lui, guardandomi con intensità

Al che io affermo «Ti amo Elia»

«Oh mia dolce Giulietta, ti amo anche io».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui, nel passato, vediamo Elia e Giulia presentare, con successo, il loro progetto... chi sa se saranno loro a vincere la borsa di studio.
Detto ciò, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo domenica/lunedí con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora