Capitolo 28 ~ Dolcetto o Scherzetto?

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"Qualcosa di sinistro sta per accadere."
(William Shakespeare)

ELIA

«Dolcetto o scherzetto?» esclama il mio migliore amico, quando apro la porta di casa e lo accolgo nel mio appartamento, ridacchiando e dandomi una pacca sulla spalla.

Oggi è infatti il giorno di Halloween e per l'occasione, anche se io, questa festa, non l'ho mai particolarmente amata, abbiamo deciso di andare a vedere assieme una rassegna di film horror, proprio come quando eravamo più piccoli.

«Ciao anche a te Alex».

«Allora, come va?».

«Come sempre... diciamo che tiro avanti...» rispondo, mentre mi dirigo verso il salotto.

«Eccalà, il solito pessimista» ribatte quindi lui, seguendomi e lasciandosi cadere sul divano.

Al che mi accomodo al suo fianco e rispondo «E ne vado fiero, almeno non rischio di illudermi.
Comunque, devo ammettere che nonostante io praticamente odi Halloween, hai avuto proprio una bella idea per festeggiarlo».

«Ecco Elia, a proposito di questo, ci sarebbe un problema» afferma però lui, confondendomi.

«Come un problema?
Ma se sei stato tu stesso, un paio di giorni fa, ad insistere perché ci andassimo!».

«Lo so amico, lo so e non ti nego che tuttora lo vorrei, ma...».

«Ma?» lo incalzo, irritato.

«Ma Ginevra mi ha chiesto di raggiungerla al luna park, dove andrà con alcune amiche dell'università, visto che per l'occasione, sarà tutto allestito a tema e promettono una serata spaventosamente fantastica».

Una risposta, la sua, che se possibile mi fa innervosire solo di più.

Tanto che mi alzo in piedi e ribatto «E allora? Mica te fai parte del suo gruppo di amiche».

«Oh suvvia Elia, sai che stiamo cercando di recuperare il rapporto di amicizia che ci legava una volta...
Non posso deluderla, non dopo che mi ha dato una seconda possibilità.
Se si trattasse di Giulia, tu faresti lo stesso».

«Si, con l'unica differenza che io e Giulia stavamo assieme ed eravamo innamorati, mentre Gin aveva una specie di cotta per te, che non potendo sfociare in altro, si è trasformata in una bella amicizia» lo correggo, ancora piuttosto scazzato, ricordando quando la sorella minore della mia ex si prese una cotta per lui, ma venendo rifiutata, si accontentò di diventare la sua migliore amica.

«Già amico, ma a prescindere da tutto, io a lei ci tengo, ci tengo davvero.
Senza contare che se nel tempo noi ci siamo allontanati, è stato anche a causa della vostra rottura, quindi in un certo senso, me lo devi...
Eddai, vieni con me» afferma però lui, toccando uno dei miei tasti deboli, perché in fondo ha perfettamente ragione, la rottura tra me e Giulia non ha fatto soffrire solo noi due..

Al che, sbuffando, alla fine mi arrendo ed esclamo «Oh e va bene! Non so a cosa potrà servire la mia presenza, ma va bene, farò questo piccola sacrificio...
Sappi però che mi devi un favore».

«Affare fatto» annuisce lui, per poi alzarsi e stringermi in un caloroso abbraccio.

Dio, so gia che me ne pentirò.

🎭💖🎭

«Come dicevi? Amiche dell'università?» domando ironicamente al mio migliore amico, dopo aver parcheggiato l'auto nel posteggio del luna park.
Vicino all'ingresso, giusto a pochi metri di distanza da noi, assieme a Ginevra infatti non vi é un gruppo di studentesse universitarie, come da lui accennatomi, bensì Giulia e sua figlia, che non vedevo da qualche giorno, da quando abbiamo stipulato una specie di accordo di pace.

«Questo è ciò che lei mi aveva detto questa mattina... forse, nel frattempo, sono semplicemente cambiati i loro piani» risponde quindi lui, con finta aria innocente, ma io non gli credo affatto.

«Se certo, come no» ribatto perciò, sbuffando, mentre le raggiungiamo.
Poiché, anche se una parte di me é ovviamente contenta di vederla, l'altra non sa proprio come comportarsi.

«Gin!» esclama poi Alex, sorridendo all'amica.

«Ciao Alex... Elia.
Tutto bene?» risponde quindi lei, ricambiando il sorriso del mio amico e ignorando quasi del tutto me, non avendomi, sicuramente, ancora perdonato quanto successo con sua sorella sette anni fa.

«Si piccola, non mi lamento...»  afferma Alex, avvolgendole un braccio attorno alle spalle e salutando, nel mentre, anche Giulia, che ricambia.

Anche se, conoscendola, proprio come me, anche lei sarà sicuramente imbarazzata per questa loro inaspettata iniziativa.

Dopodiché mi faccio avanti e le saluto anche io, ma vengo quasi subito distratto da una voce squillante, decisamente più felice di vedermi «Elia!».

«Tesoro, non urlare!» la richiama sua madre.

Io però la ignoro, mi abbasso all'altezza di sua figlia e sorridendo, domando «Ciao Audrey, come va il braccino?».

«Molto meglio, grazie» risponde, tutta contenta, lei, mostrandomi il gesso pieno di disegnini.

Veniamo però presto interrotti dal mio migliore amico, che abbozzando un sorriso, esclama «Beh allora che aspettiamo? Entriamo».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, ambientato sempre nella giornata di Halloween, ma sta volta nel presente, dove Giulia ed Elia sono stati coinvolti in un'inaspettata visita al luna park, cosa pensate succederà?
Se vi va stellinate e lasciatemi i vostri pareri.
Un bacio e ci vediamo o già giovedì oppure domenica/lunedí con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora