Capitolo 51 ~ Il canto di Natale

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"A Natale tutte le strade conducono a casa"
(Marjorie Holmes)


ELIA

«Complimenti signora Comaschi è stato un pranzo delizioso e grazie ancora a tutte per l'invito... era da anni che io e mio figlio non trascorrevamo il Natale in compagnia»

Esclama mio padre, una volta terminato di pranzare, essendo stati invitati a passare il Natale a casa di Giulia, con tutta la sua famiglia al completo.

«Si figuri Signor De Micheli, amo cucinare, soprattutto in liete occasioni come questa, quindi è stato un vero piacere» risponde perciò la madre della mia ragazza, rivolgendogli un cordiale sorriso.
Io e sua figlia siamo però leggermente distratti, troppo impegnati a coccolarci, su una delle poltrone, per poter prestare loro - ancora seduti a tavola - l'adeguata attenzione e lei se ne accorge «E in ogni caso, credo dovremo abituarci a questo genere di situazioni sempre di più, non è vero tesoro?»

«Mhh.. emh s..si, si mamma, Giovanni ha ragione, è stato tutto una delizia»

«Veramente, amore, il discorso era virato su un altro aspetto, ma apprezzo lo sforzo» commenta Laura, ridacchiando.

Una volta chiuso il discorso con sua madre, Giulia si volta poi, nuovamente, verso di me, che la stringo tra le mie braccia, godendomi il tepore emanato dal camino e curiosa, mi domanda

«Senti allora, questo regalo quando me lo dai?»

Io però ho altri piani «Presto, ma non è ancora la tua ora, adesso tocca infatti a qualcun altro...»
Infatti lascio la frase in sospeso e dopo essermi alzato, raggiungo l'ingresso, dove avevo appoggiato un sacchetto regalo, che una volta tornato in salotto, porgo a sua figlia, esclamando «Giusto Audrey?»

«È per me?» chiede quindi la piccola, incredula, probabilmente non aspettandosi di ricevere un dono da parte mia

Sorridendo, io perciò rispondo «Certo che si, aprilo su»

Ma Audrey non è l'unica sorpresa

«Elia non...»  balbetta infatti la mia ragazza

Io però l'anticipo prima ancora che termini la frase «Dovevo eccome invece»

«Wow, Elia ma è bellissimo!» esclama poi sua figlia, scoprendo il suo regalo

Al che, sorridendo, Giulia domanda «Cos'è tesoro?»

«Un gattino giocattolo... visto che tu non me lo vuoi prendere vero» risponde quindi la piccola, mettendo su un piccolo broncio, per poi sorridere nuovamente e abbracciarmi di slancio, affermando «Grazie Elia, davvero, sono felice che tu e la mia mamma vi siate fidanzati»

Io quindi confesso, con lieve commozione «Grazie a te per avermi accettato così presto, Audrey».

🎭❤🎭

«Mi dici perché mi hai portato in camera tua?»

«Perché tra i nostri genitori che giocano a carte e mia sorella che si diverte assieme a mia figlia con la casa della barbie, non sarei riuscita a parlarti seriamente e ho la necessità di farlo, oggi più che mai»

Mi risponde la mia fidanzata, circa un'ora dopo aver terminato di pranzare, una volta avermi trascinato in camera sua

Al che io mi butto sul letto e ridacchiando, rispondo «Va bene, sono qui, fatti avanti»

«Non ridere... sono seria.
Io ci tenevo a dirti semplicemente grazie» confessa però, con estrema dolcezza, lei

«Per cosa?» chiedo quindi, curioso

Al che, sedendosi al mio fianco e con voce rotta dalla commozione, lei risponde «Perché era da anni che non trascorrevo un Natale così sereno e gioioso e soprattutto, era da tempo che non vedevo mia figlia così felice.
Il modo in cui sei entrato nella sua vita, giorno per giorno, passo dopo passo, in punta di piedi, l'impegno che ci stai mettendo per instaurare con lei un sereno legame, è incomparabile... il miglior regalo che avresti potuto farmi»

Al che, emozionato dalle sue parole, io colgo l'occasiome e affermo «Non mi devi ringraziare Giu, lo sto facendo con il cuore, perché Audrey è una bambina fantastica e merita il meglio, così come te... quindi...» lascio al frase in sospeso ed estraggo dalla tasca dei pantaloni un cofanetto che, una volta aperto, rivela una catenina, che come pendente ha un anello

«C..che... che significa?» chiede perciò lei, sconvolta

«E' un regalo, ma anche una promessa.
La promessa di un amore che ha superato abbandoni, anni e anni di lontananza, rancori, sofferenze e molto altro, perché semplicemente inarrestabile e quando arriverà il momento e saremo entrambi pronti per il passo decisivo, dal collo, passerà direttamente alla tua mano» rispondo, allacciandogliela

«Ti amo Elia» esclama quindi lei, dandomi un tenero bacio

«Ti amo anche io»

Poi però Giulia si rialza ed esclama «Comunque, se permetti, anche io ho qualcosa per te» prendendo un sacchetto dall'armadio

«Ma amore, non dovevi»

«Ma se nemmeno lo hai aperto» ribatte, passandomelo

«Non dovevi lo stesso» confermo, ma poi, ovviamente lo apro «Comunque, già che ci siamo...
Oh... wow»

«T..ti piace? In confronto alla tua collana, non è molto, lo so, ma...»

«E' semplicemente stupenda» affermo, osservando la meravigliosa foto, elegantemente incorniciata e che ritrae me, lei, Audrey e Bella al parco, in una delle nostre ormai consuete uscite

«Buon Natale amore»

«Buon Natale anche a te».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui, nel presente, Elia, Giulia e le loro famiglie hanno festeggiato il Natale.
Quindi ne approfitto anche per farvi gli auguri.
Detto ciò, scusate il ritardo nel pubblicarlo, ma nelle ultime settimane, sono stata poco bene.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo la prossima settimana (non vi so dirvi un giorno preciso, essendoci le feste) con il prossimo 📖🖋

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora