Capitolo 10 ~ Freud

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"Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo"
(Sigmund Freud)


ELIA

Meravigliosa.

Questo è tutto ciò a cui riesco a pensare, come fosse una gigantesca insegna al neon impressa nella mia mente, mentre ammiro, incantato, Giulia provare una scena, tratta dall'atto del famoso ballo in maschera dei Capuleti, al quale Romeo si imbucherà e i due amanti si incontreranno per la prima volta.

Anche se, al contrario, lei non fa altro che ignorarmi, evitando il mio sguardo e non prendendo in considerazione le mie osservazioni, come del resto ha fatto anche negli scorsi giorni di prove.

Ma in fondo, cosa mi aspettavo?!
Che dimenticasse facilmente tutta la sofferenza che consapevolmente, sette anni fa, le ho provocato?
Difficile, se non impossibile.

I miei pensieri vengono però interrotti dal mio migliore amico, il quale, seduto al mio fianco, nella postazione dedicata ai registi e intento, fino a pochi secondi fa, a prendere appunti, intuendo il mio stato d'animo, esclama «Ehi amico, tutto bene?».

«Diciamo di si.
In fondo, cosa posso pretendere?
É ovvio che ce l'abbia con me, sarebbe strano il contrario e forse è pure meglio così, almeno non rischierò di essere nuovamente causa del suo dolore» rispondo perciò, amareggiato, non deviando mai lo sguardo dal palco, da lei.

«Ma smettila!» ribatte lui, dandomi una leggera spallata.

Io però insisto «E' la verità Alex...
Come ha detto lei stessa, è meglio che fra noi non vi sia altro che un mero rapporto lavorativo.
L'unica cosa che ci unisce, ormai, è questa rappresentazione teatrale, una volta finita, ognuno andrà per la propria strada».
Dopodiché mi lasciò sfuggire un sospiro, mi alzo in piedi e termino dicendo «Ora, se vuoi scusarmi, devo spiegare ai ragazzi come muoversi durante questa scena.
É fondamentale che già dal ballo si percepisca come i due sfortunati anti siano rimasti folgorati l'uno dall'altra»

Lui però afferma lapidario «Va, Romeo, va, scappa...
In fondo, è ciò che fai sempre, quando la situazione si fa complicata».

Una considerazione che sortisce in me uno strano effetto, ma faccio finta di nulla e, buttandola sul ridere, ribatto «Stai forse cercando di psicanalizzarmi?
Guarda che non sei mica Freud».

Dopodiché mi volto e mascherando il mio attuale stato umorale, raggiungo il palco, dovendo apportare alcuni accorgimenti alla scena che Giulia e Jacopo stanno ora provando, ovvero il famoso primo ballo tra i due innamorati.

Nel mentre però, vedendoli così vicini, un moto di gelosia accresce in me.

Diavolo!
So che non ha senso, che non dovrei, che é immotivato e che sono l'ultima persona al mondo ad averne il diritto, perchè dopo tutti questi anni, lei potrebbe anche essersi rifatta una vita - seppur non lo sappia con certezza - ma averla qui, davanti a me, più bella che mai, avvolta in un abito simile a quello che, proprio Alex, ci aveva prestato, anni fa, per il progetto scolastico che ci ha fatti legare, me lo impedisce.

Finchè ero a Parigi, era semplice, in fondo, come dice il famoso detto: "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore", ma ora... ora che ce l'ho a pochi passi, è dannatamente difficile.

E lo diventa ancor di più quando l'attore che interpreta Romeo, accidentalmente, nel farle fare una giravolta, la fa inciampare ed istintivamente, io mi sporgo e la afferro al volo.

E così ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza, occhi negli occhi, i respiri affannati che si fondono, i pensieri che si intrecciano, i cuori che battono all'unisono.

E io ci affogo, in quelle due sfere di cioccolato fuso, in cui, una volta, tanto amavo specchiarmi.

Il tutto dura però pochi secondi, il tempo che lei scuota la testa, si rimetta in piedi e mi allontani bruscamente.

Al che, come scottato, affermo «Fate più attenzione, non vogliamo una Giulietta zoppa in scena»

Dopodiché, irritato, me ne torno alla cattedra dove siede il mio gongolante amico.
Il quale, infido provocatore, ammiccando in direzione di Giulia, commenta «Dicevamo?».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui torniamo nel presente e scopriamo come stanno proseguendo le cose tra Elia e Giulia.
E se lui sembra molto combattuto, perché in fondo, non l'ha mai dimenticata, lei pare non volerci avere nulla a che fare, ma sarà vero?

Detto questo, so che avevo detto che avrei aggiornato di domenica, come sempre, ma ho voluto farvi una piccola sorpresa.
Non sarà una cosa fissa, non riuscirò sempre a pubblicare anche un capitolo infrasettimanale, ma oggi é andata cosí.

Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo domenica con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora