"Non sono infastidito dal fatto che tu mi abbia mentito, sono infastidito perché d’ora in poi non posso più crederti."
(Friedrich Nietzsche)ELIA
E' passato ormai un mese dal compleanno di Audrey e sia io, che Giulia, che la bimba stessa, non vediamo ormai l'ora di trasferirci nella nostra nuova casa.
Cosí tanto che, anche se potrei prendermela più comoda, sto facendo il possibile per velocizzare il trasloco; infatti, non solo ho acquistato tutti i mobili nuovi, ma sto anche già portando dalle nostre rispettive case, diversi scatoloni, pieni di vestiti, giocattoli e oggettistica varia.
Lo sto facendo anche ora, raccogliendo tutti i libri sparsi nella stanza della mia fidanzata, per portarli nella libreria della nuova casa, mentre lei si rilassa, con sua sorella, dall'estetista e la madre tiene Audrey.
Sennonché, mentre ne afferro una pila, adagiata sul ripano inferiore del suo comodino, qualcosa cade fuori da uno degli ultimi.
Quindi li riappoggio e mi affretto a raccoglierlo, scoprendo che non è altro che un'ecografia... l'ecografia di Audrey.
E non una a caso, ma molto probabilmente la prima in assoluto, considerando quanto fosse minuscola... un vero e proprio fagiolino.
Poi però, mentre la accarezzo, con uno sguardo da ebete dipinto in volto, un dettaglio attira la mia attenzione, ovvero la data sopra indicata: "3 giugno"...
ben prima che io la lasciassi.Ed è allora che mi crolla il mondo addosso.
Non può essere, non può davvero essere quello che penso.
Non può avermi mentito per tutto questo tempo... avermi tenuto nascosto un segreto così grande.
Prima che io possa rifletterci più di tanto su, però, proprio Giulia compare in camera, con un sorriso stampato in viso.
«Amore, non sai quanto questa giornata sia stata rilas..sante
Elia cosa...»«Dimmi che non è vero!» esclamo perciò, con voce tremolante, quando accorgendosi di ciò che stringo tra le mani, rimane di sasso
«Cosa?» fa finta di niente però lei, innervosendomi solo di piú
«Ti prego Giulia, dimmi che c'è un errore e non mi hai fatto un torto così grande»
«Elia io...»
«E' mia figlia vero? Audrey è mia figlia» dico, scioccato, mentre dai miei occhi iniziano ad uscire le prime lacrime
Tanto che lei tenta di avvicinarsi e teneramente afferma «Elia ti posso spiegare, ma ti prego, calmati»
Io però mi divincolo e grido «No! No che non mi calmo.
Io devo sapere la verità!
Perché stando a quest'ecografia, le spiegazioni sono due, o al tempo, mi hai tradito o Audrey è figlia mia»«Non avrei mai potuto tradirti, ti amavo da morire» ribatte quindi lei, iniziando a tremare e piangere a sua volta
«Allora...»
«Si... si Elia è così... Audrey è tua figlia»
E come lo dice, all'improvviso, realizzo tutto.
Quella strana somiglianza riconosciuta fin dal primo istante.
Il legame instaurato come niente.
La voglia, inconsapevole, di farle da padre.
Quando io, suo padre, lo sono davvero.
E allora, senza neanche degnare Giulia di uno sguardo, la oltrepasso, esco dalla stanza e mi precipito fuori da quella casa.
Diretto dove, non lo so nemmeno io.Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui, nel presente, Elia scopre che Audrey é sua figlia.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo tra una settimana, con il prossimo 📖🖋
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Come Shakespeare e la sua Giulietta
RomanceIN REVISIONE Elia Rossini, un nome d'altri tempi, per un ragazzo - ormai uomo - decisamente all'antica, che ai videogiochi e allo sport, ha sempre preferito una sana e coinvolgente lettura e alle serate nei locali, ampliare le proprie conoscenze cul...