"Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami."
(Jane Austen)ELIA
«A..Alex?!».
Giulia quasi non crede ai suoi occhi quando vede entrare nel locale e raggiungere il nostro tavolo, il mio migliore amico, uscito da una decina di minuti, per rispondere ad una chiamata di lavoro.
D'altra parte, come potrebbe essere altrimenti?
Conoscendola, sono piuttosto certo che la sua fervida testolina si stesse già facendo mille paranoie sul perchè io fossi qui, proprio in questo locale, con Camilla la costumista, quindi veder arrivare Alex, paradossalmente deve averla mandata in confusione.E a dir la verità, non nascondo che la cosa mi faccia piuttosto piacere.
Perchè dove c'è dell'interesse, positivo o negativo che sia, c'è anche del sentimento... per quanto lei voglia cercare di negarlo.
Tanto che al pensiero, non trattengo un sorrisetto.
Mentre invece, il mio co-resista, dopo essersi seduto al mio fianco, esattamente di fronte a lei, esclama «Giulia! Ciao, come va? Che ci fai anche tu qui?».«Oh emh...
Ero passata a prendere una vaschetta di gelato e...».«Io ed Elia l'abbiamo invitata a bersi una cioccolata calda con noi.
Ti dispiace?» la interrompe la mia bionda collega, concludendo la spiegazione al suo posto.«Affatto, avete fatto bene, anzi scusate ancora entrambi se purtroppo non sono stato molto partecipe, ma queste faccende burocratiche mi stanno assorbendo totalmente.
In ogni caso, Cami, sono certo che nel frattempo ci abbia pensato Elia a darti le adeguate direttive riguardo al costume di Romeo» risponde Alex, rivelando cosí anche il vero motivo del nostro incontro.«Si si, è tutto risolto» annuisce Camilla.
Motivo che però, proprio come previsto, lascia Giulia sempre piú interdetta «Emh, non vi seguo».
Al che, divertito, io affermo «E' molto semplice, il motivo per cui siamo qui, è che Camilla ha riscontrato un problema nella realizzazione di uno dei due costumi di scena di Romeo e voleva un chiarimento da noi».
«Ah...
S..solo per questo?» chiede quindi conferma lei, realizzando improvvisamente di aver toppato, mentre la tonalità delle sue guance passa da corsa carne a rosso porpora.Al che la costumista sorride e risponde «Già, Alex è stato davvero gentile a darmi fiducia e affidarmi la realizzazione dei costumi per questo spettacolo, quindi desidero sia tutto perfetto e ci tenevo ad ottenere la loro approvazione su una modifica che volevo apportare.
Anzi, se volete scusarmi, ora vado, che il mio fidanzato mi sta aspettando per andare al cinema».Al che il mio migliore amico esclama «Ma certo.
Anzi, visto che tutte queste telefonate mi hanno fatto venire un gran bel mal di testa, vado anche io».Maledetto! Altro che mal di testa, vuole solo approfittare della situazione per lasciare me e Giulia da soli...
Anche se in fondo, la cosa non è che mi dispiaccia poi tanto... forse alla fine dovrò persino ringraziarlo.«Ciao amico.
Giulia».«Ciao ragazzi, a domani».
Ci salutano, alzandosi e indossando rapidamente i rispettivi cappotti.
«C...ciao» balbetta quindi Giulia, mentre loro escono dal locale, per poi proseguire, sta volta rivolgendosi a me «Beh... e così siamo rimasti soli».
«Già, neanche a farlo apposta» rispondo, sogghignando, lei però mette su il broncio, quindi rincaro la dose «Suvvia, ammettilo, pensare che io avessi portato qui, nello stesso posto dove io e te siamo usciti per la prima volta, Camilla, ti ha decisamente infastidita».
«Affatto...
Semplicemente, conoscendoti, mi è sembrato strano tu stessi uscendo con lei» nega però lei, incrociando le braccia al petto.Ma conoscendola, sono certo stia mentendo e sta volta non ho alcuna intenzione di desistere «E perchè mai?».
«Perchè nonostante siano passati tutti questi anni, sono certa i tuoi gusti non siano cambiati e con tutto il rispetto per Camilla, a te piace altro».
«Altro? Altro come te ad esempio?» chiedo, con voce roca, fissandola intensamente.
Ma distaccata, lei risponde «Forse... chissà.
Ma di sicuro non è oggi il giorno in cui lo scopriremo, perchè ho finito la cioccolata e mi aspettano a casa».«Chi? Chi ti sta aspettando Giulia?» domando, improvvisamente preoccupato che però, nonostante forse tra noi ci sia ancora qualcosa di irrisolto, qualcun altro possa aver preso il mio posto nel suo cuore.
«Non sono affari tuoi, ciao Elia».
Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, che costituisce il prosieguo del precedente, ma sta volta dal punto di vista di - un molto soddisfatto - Elia.
Che dire, spero vi sia piaciuto, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo o giovedí o tra una settimana con il prossimo 📖🖋❤.
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Come Shakespeare e la sua Giulietta
RomanceIN REVISIONE Elia Rossini, un nome d'altri tempi, per un ragazzo - ormai uomo - decisamente all'antica, che ai videogiochi e allo sport, ha sempre preferito una sana e coinvolgente lettura e alle serate nei locali, ampliare le proprie conoscenze cul...