Capitolo 35 ~ L'amica geniale

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"Il futuro, da un certo punto in poi, è solo necessità di vivere al passato."
(Elena Ferrante)

GIULIA

Cammino nervosamente, avanti e indietro, nel salotto di casa.
Scopo a terra.
Faccio la polvere sui mobili.
Mi metto addirittura a pulire i vetri, finché non mi ci specchio.
E fremente, butto in continuazione un'occhio sull'orologio da parete, in attesa che, finalmente, mia sorella e la mia bimba rincasino dal giretto al parco, permettendomi di distrarmi, almeno un po.

Tutto pur di non pensare a quanto accaduto, questa mattina, a teatro.

Pur di non pensare ad Elia.

Cazzo! L'ho appena fatto.

Dannazione!
Da quando lo conosco, quel ragazzo è sempre stato l'oggetto di ogni mio pensiero e al contempo, la mia più grande disgrazia.

Fortuna che, proprio mentre sbuffo dal nervoso e stufa, lancio a terra lo straccio, finalmente, suona il campanello.

Al che corro ad aprire, esclamando «Amore mio, bentor... Krissie?».

«E chi sennò?» ribatte la mia migliore amica - nonostante non aspettassi per niente una sua visita - sorridendo a trentadue denti.

Al che, incredula ma al contempo elettrizzata, io l'attiro in un caloroso abbraccio e nel mentre, grido «Ahh! Non ci credo che sei qui, non ti aspettavo minimamente!».

«Se ti avessi avvisata, che diavolo di sorpresa sarebbe stata?» esclama perciò lei, ridacchiando, una volta sciolta la stretta.

Permettendomi così di soffermarmi meglio sulla sua pelle di porcellana, sempre chiarissima, sui lunghi capelli biondo platino, raccolti in una treccia e sugli occhi glaciali, contornati da un make-up ugualmente freddo...
La tipica bellezza nordica.

Dopodiché, annuendo, le rispondo «E' vero anche questo, entra su» per poi scostarmi, così da permetterle di entrare ed accomodarsi.

Una volta seduta sulla poltrona, Krista - questo è il suo reale nome - esclama poi «Ah che sollievo!
Non vedevo l'ora di togliermi sti cazzo di tacchi...» levandosi, nel mentre, le décolleté.
Per poi continuare, dicendo «Beh, che mi racconta la mia attrice preferita?».

«Attrice... che parolona» commento però io, ironicamente, sedendomi sul divano di fronte.

Ma se c'é una cosa che lei ha sempre odiato, é la mia tendenza - sviluppata dopo essere rimasta incinta - a sottovalutarmi «Scusa, tra poche settimane esordirai a teatro, si o no?».

«Beh, si ma...».

«E allora sei un'attrice a tutti gli effetti e io non ripartirò finché non avrò assistito alla prima» mi interrompe, sorridendo soddisfatta.
Poi, cambiando improvvisamente tono, maliziosamente, mi domanda «Ma adesso voglio anche gli aggiornamenti più piccanti.
Hai trovato un futuro padre per la mia nipotina?».

Ed ecco che nuovamente il volto di Elia si staglia nella mia mente, ricordo vivente di quanto la mia vita sentimentale, al momento, sia complicata.
Per cui scuoto il capo e sorridendo in modo sarcastico, le rispondo «Futuro padre dici?
Oh, ho trovato ben altro, qualcuno dal passato direi».

Krissie si fa improvvisamente confusa, tanto che mi chiede «Che intendi?».

«Che ciò che finora non ti ho ancora detto, è che uno dei due registi della produzione teatrale, è Elia» rivelo, temendo la sua reazione.

«C..cosa?» chiede infatti, incredula.

«Già.
È assurdo, ma é proprio così» annuisco, quasi abbattuta.

Al che, prendendomi una mano, Krista afferma «Cavolo, mi spiace tanto, tesoro...
E dimmi, come vanno le cose tra voi?
Spero per te, tu l'abbia tenuto a distanza».

Giusto, ora che ci penso, se c'è una cosa che Krista odia ancor più della mia poca autostima, é proprio Elia.

Tanto che ho quasi timore a risponderle «Emh all'inizio si».

«All'inizio? Che intendi dire con all'inizio?» chiede infatti, sospettosa..

E ora come glielo spiego?

«Che poi i nostri reciproci ed irrisolti sentimenti sono tornati prepotentemente a galla e stamattina ci siamo... noi ci siamo... si insomma, ci siamo baciati» rivelo, con voce tremolante, coprendomi il viso con un cuscino, per la vergogna.

«Oh santa pace, che devo fare io con te?!» esclama quindi la mia migliore amica, scuotendo la testa e levandomelo dalle mani.

Al che, sbuffando, io ribatto «Senti non ce l'ho fatta, ok?!
Lui é la mia più grande debolezza, lo sai».

«Fin troppo bene, o dimentichi chi era con te quando hai fatto il test di gravidanza?» risponde, sorridendomi teneramente e prendendo una mia mano nella sua.

Al che io ricambio il sorriso e affermo «Affatto, anzi sono davvero felice tu sia tornata proprio ora, non potevi scegliere momento migliore».

Quando, finalmente, sto per sospirare di sollievo, l'elefante nella stanza però viene inaspettatamente fuori.

«Bene...
Solo una cosa, pensi di dirgli la verità riguardo ad Audrey?» mi domanda infatti Krissie, decisamente più seria.

Peccato solo io non sappia proprio cosa rispondere «Io... Kris io non ne ho la minima idea».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui, tornati nel presente - precisamente qualche ora dopo il bacio tra Giulia ed Elia - ritroviamo proprio Krista, che é diventata, negli anni, la sua migliore amica, nonostante sia spesso in viaggio.
Krista che però, come avrete capito, non é esattamente pro Elia - ma ci sta, credo che nei suoi panni, non lo sarebbe quasi nessuno - e che ci lascia con un importante quesito.
In ogni caso, se vi va stellinate e lasciatemi i vostri pareri.
Un bacio e ci vediamo o già giovedí oppure domenica/lunedí con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora