Capitolo 40 ~ Dubbi e primi ostacoli

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"I sogni veri si costruiscono con gli ostacoli. Altrimenti non si trasformano in progetti, ma restano sogni."
(Alessandro D'avenia)


7 ANNI PRIMA

ELIA

«Ciao mamma, come st..»

«Allora, come é andata?»

E' questa la prima cosa che mia madre esclama, quando entro nella sua stanza d'ospedale, ansiosa come poche volte mi è capitato di vederla

«Ehi, calma, fammi almeno togliere il cappotto e sedere... sono così stanco» ribatto quindi io, ridacchiando, perché, per lo meno, rispetto ai giorni scorsi, la trovo un po più vispa

Al che lei risponde «Hai ragione, scusa, sei in viaggio da stamattina presto e io ti metto pure fretta... é che sono troppo curiosa»

«Lo avevo capito.
Comunque, se proprio vuoi saperlo, penso piuttosto bene, anche se come ben sai, dovrò attendere alcune settimane per i risultati» rispondo, sedendomi al suo capezzale

«Vedrai che sarai andato benissimo» mi incoraggia quindi lei, prendendomi una mano nella sua, quella non contenente l'ago cannula

«Come fai ad esserne così certa?» chiedo quindi io, abbozzando un sorriso, poiché - forse per la prima volta nella mia vita - non sono più cosí sicuro delle mie capacità, né di ciò che voglio davvero

«Perché sei mio figlio Elia, non potrebbe essere altrimenti»

«Anche fosse, non so più se é ciò che voglio» ribatto, cercando di aprirmi, come ultimamente non sono riuscito a fare, visto le sue - sempre piú drammatiche - condizioni

«Che intendi tesoro?» mi chiede quindi lei, tossicchiando

Al che le rivelo «Beh ecco, ne ho parlato anche con papà e non so se sono più pronto a trasferirmi... non con te in queste condizioni, non adesso che ho finalmente trovato qualcosa per cui vale la pena rimanere»

«Che significa?»

«Che mi sono fidanzato mamma» ammetto, quasi imbarazzato, perché davanti a lei, torno un bambino

«Oh...
E' quella Giulia, vero?» mi chiede quindi lei, gongolando, sorprendendomi

«C..come... come fai a...»

«Saperlo? Chiamalo istinto materno.
Ti conosco Elia e l'ho notato fin da subito, che per te, lei, non era una semplice compagna di classe... ho solo atteso che te ne accorgessi anche tu» risponde, abbozzando un sorriso

«Le cose essenziali, ci metto un po di più a capirle»

«E hai anche capito se questa relazione valga il tuo futuro?»

«Mamma io..
Dio.. io non so nemmeno se verrò ammesso!» esclamo, alzandomi in piedi e scuotendo la testa

«Ok, ma se e dico se, dovessi essere ammesso, che hai intenzione di fare?»

Che ho intenzione di fare?
Proprio non ne ho idea, perché la verità é che Giulia non era nei miei piani, anzi, era ciò che più si discostava da essi, ma senza che me ne rendessi conto, ha finito, non solo per diventarne parte, ma per rivoluzionarmeli totalmente.

Non mi ha rubato il cuore, ci si é fatta spazio, fino a spalancarlo a qualcosa di totalmente nuovo ed inaspettato, ma al contempo meraviglioso.

Lei, una persona apparentemente così diversa da me, eppure, sotto sotto, così simile.

«Non lo so, mamma... proprio non lo so».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo,
in cui assistiamo ad una particolare conversazione tra Elia e sua madre, che ai più attenti, potrebbe dare qualche piccolo indizio sul futuro.
Detto ciò, so di essere in estremo ritardo e che vi avevo promesso di pubblicare ieri, ma é un periodo parecchio brutto e non sto per nulla bene, quindi questo é il massimo che sono riuscita a fare.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo domenica/lunedí con il prossimo 📖🖋❤.

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora