Capitolo 64 ~ L'abbandono

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"Che tipo di esperienza è l'abbandono? È lo sradicamento, il vuoto, la solitudine.
Dolore e cieca disperazione."
(Roberto Fustini)


7 ANNI PRIMA

GIULIA


Matura.

Oggi, 10 luglio, finalmente mi posso considerare matura.

Grazie ad un - modestia a parte - stratosferico esame orale, ho ottenuto un bel 90 e ora sono finalmente libera di guardare al mio futuro...
Beh libera è un parolone, considerando ciò che sta crescendo nella mia pancia.

Ed è proprio per questo motivo, che ho preso la decisione di rivelare finalmente la verità ad Elia.

E' già passato troppo tempo e anche se io sento, in cuore mio, di aver già compiuto una scelta, in qualità di padre, lui merita di saperlo e di potersi confrontare, con me, sul suo destino.

Per farlo, ho in particolare deciso quindi di approfittare di questa sera, dopo la festa organizzata dai maturandi, quando lui sarà sicuramente piú sciolto... o potrebbe finire per mancarmi il coraggio.
Mentre rifletto sul come, però suona il campanello... strano, visto che non aspettavo nessuno.

Ancora più strano però è che, una volta aperto, mi trovo di fronte il nulla, se non una... lettera?

Che ci fa sul mio zerbino una lettera?

Non ne ho proprio idea, l'unica certezza é che indirizzata a me, quindi tanto vale aprirla.

Non l'avessi mai fatto.

Le parole che leggo, provengono infatti dal pugno del mio fidanzato e sono quanto di più distruttivo mi avrebbe mai potuto scrivere.

Elia se ne è andato, mi ha lasciata senza neanche dirmelo a voce, tormentato dalla sofferenza, per la morte della madre.
Elia se ne è andato, senza neanche sapere che diventerà padre.
Elia se ne è andato e io sono rimasta sola.

E allora crollo, improvvisamente mi accascio a terra e scoppio a piangere.

Piango come avrei voluto fare spesso nelle ultime settimane, riuscendo a resistere solo per lui.

Tanto che mia sorella e mia madre, in cucina a preparare un dolce, se ne accorgono all'istante e mi raggiungono di corsa.

«Giulia, tesoro, che è successo?»

«Già sorellona, che hai?»

«Mamma io... io non...»

«Ehi, respira, calmati e dimmi tutto» afferma, con dolcezza, mia madre, accarezzandomi la schiena, notando immediatamente che sto avendo un attacco d'ansia

Al che, dopo essermi, leggermente, tranquillizzata, io rivelo «Elia... lui... lui se ne è andato mamma.
É partito, senza nemmeno dirmi dove si è trasferito...
Lui mi ha lasciata»

«Ma com'è possibile? Perché?» chiede quindi, a quel punto, sconvolta, Ginevra

Al che, sospirando, io rispondo «Stava soffrendo troppo e non voleva essere un ostacolo alla mia felicità, ma non sa... lui non sa che ora più che mai ho bisogno di lui»

«Che intendi Giulia?» domanda perciò mia mamma, confusa

E a questo punto, tanto vale dire la verità.

«Che io... io sono... mamma, Gin io sono incinta»

«Cosa?!»

«Giulia che stai dicendo?»

Sono incredule e le capisco, perciò non posso fare altro che affermare «E' così... l'ho scoperto poco piú di un mese fa, ma ho preferito tenerlo per me, finchè lui non fosse stato meglio e pronto a ricevere la notizia...
Ora però è troppo tardi»

«Non ci credo» confessa mia sorella, scioccata

«Va bene tesoro, ma stai tranquilla, ok» dice invece mia mamma, stranamente comprensiva

Io però sono sempre piú preoccupata «Come faccio mamma? Sono sola!»

«No, non lo sei.
Ci siamo noi.
Siamo una famiglia e se vuoi tenerlo, ce ne prenderemo cura assieme» mi conforta quindi lei, prendendomi una mano nella sua

Tanto che, sorpresa, io chiedo «D..dici, dici davvero?»

«Certo, siamo qui per te»

«E noi non ce ne andremo mai».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, ambientato sempre nel passato e in cui scopriamo la reazione di Giulia, alla lettera d'addio di Elia, con conseguente confessione a madre e sorella.
Detto ciò, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo tra una settimana, con il prossimo 📖🖋

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora