Capitolo 54 ~ Mark Twain

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"E’ bello, quando mi dimentico tutti i compleanni, compreso il mio, per poi scoprire che qualcuno si ricorda di me."
(Mark Twain)


7 ANNI PRIMA

ELIA

«Ehi Gine, ciao.
Come va?» sussurro, al cellulare, mentre mi nascondo dietro un espositore di uno dei numerosi negozi di abbigliamento del centro commerciale, fingendo di guardare i capi appesi, ma in realtà osservando, con la coda dell'occhio, la mia fidanzata, che si aggira per gli scaffali, a qualche metro di distanza

«Ciao Elia... bene dai, io e la mamma abbiamo quasi terminato.
Anzi grazie di aver mandato Alex ad aiutarci» risponde quindi, tutta contenta, dall'altro capo, la sorella minore di Giulia

Tanto che non posso fare a meno di esclamare «Dai?!
Meno male, o non avrei saputo più come distrarre tua sorella.
Senza contare che, sinceramente, vederla così abbattuta al pensiero che mi sia scordato del suo compleanno, un po' mi é spiaciuto» continuo poi, afferrando una maglia a caso e nel mentre, continuando a controllare che Giulia non mi si avvicini e senta

Al che Ginevra tenta di tranquillizzarmi «Lo capisco, ma pensa che quando scoprirà cosa invece lei hai organizzato, ne sarà valsa la pena»

«Speria...» sto quindi per ribattere, ma Giulia, sfuggita alla mia vista, più rapida di una gazzella, mi raggiunge e mi interrompe, prima che io possa concludere, costringendomi ad agganciare di scatto

«Ehi amore! Hai trovato il pensiero per tuo pa... oh scusa, non avevo visto fossi al telefono.
Con chi stavi parlando?»

«Un call center, ma non era nulla di importante.
E comunque si, ho trovato una...» mi blocco, perché in realtà, non so nemmeno io cosa ho afferrato «camicia da boscaiolo, che sono certo gli piacerà» avendole raccontato, come scusa, che mio padre compie gli anni tra pochi giorni - quando in realtà li fa a luglio - e di dovergli quindi prendere un regalo
«Tu invece compri qualcosa?» continuo poi, sviando il discorso

«Mhh no... tanto oggi, forse, riceverò qualcosa comunque... non é vero?» risponde però lei, con aria incuriosita, cogliendomi del tutto impreparato

Al che, sono costretto nuovamente a sviare la domanda e ad esclamare «Allora andiamo in cassa, che inizio ad essere stanco» trascinandola poi verso essa.

🎭❤🎭

Una ventina di minuti dopo aver lasciato il centro commerciale, io e la mia fidanzata giungiamo finalmente a casa sua e dopo aver parcheggiato e percorso il vialetto, sono io stesso ad aprire la porta, lasciata socchiusa da sua madre, che assieme alla sorella e ad alcuni altri amici e parenti, si è nascosta in giro per il salotto, addobbato adeguatamente per la festa a sorpresa, da noi organizzata.

Al che, entrando, Giulia mi chiede «Amore, ma perché la porta era aperta e dove sono...»

«Sorpresa!» gridano quindi i pochi - ma buoni - invitati, sbucando fuori dai vari nascondigli ed interrompendola

Al che, incredula, lei esclama «Wow... Io non... non ci credo.
Voi... voi avete fatto tutto questo per me?»

Ma sua madre, abbracciandola, le risponde «Si e no.
Noi abbiamo aiutato, ma l'idea... l'idea l'ha avuta Elia, quando gli ho raccontato che solitamente festeggiavi con le tue vecchie amiche in qualche locale, ma che quest'anno desideravi qualcosa di più intimo e tranquillo.
Quindi il primo a dover essere ringraziato, è lui...
Anzi, tienitelo stretto, mi raccomando»

Al che lei si volta verso di me e sorridendo, mi getta le braccia al collo, adagia le sue labbra sulle mie, in un bacio appena accennato ed esclama «Allora, grazie amore».
Poi si volta nuovamente verso il salotto ed esclama «Grazie a tutti quanti e adesso festeggiamo, su».

Più tardi, arriva poi il momento della torta - rigorosamente al cioccolato - e dei regali e io, il mio, lo lascio volontariamente per ultimo... anzi, a dir la verità, fino all'ultimo, fingo proprio di non averglielo fatto.

«Amore... mi devi dare forse qualcosa?» chiede infatti lei, dopo aver spacchettato tutti gli altri e ringraziato uno ad uno il resto degli invitati

Al che, facendo il finto tonto, io rispondo «Emh no... credo di no, perché?»

«Beh ecco, so che questa festa è già di per sé un regalo... ma... insomma... manca solo il tuo» risponde quindi, indicando, per l'appunto, i vari pacchetti

Tanto che, ridacchiando sotto ai baffi, io esclamo «Uffa, come sei materialista»

«Eddai! Sai che non è così... è solo che...»

«Va fuori in giardino»

«C..cosa?»

«Va in giardino... lo troverai lì» ribadisco, sorridendo al sol pensiero di come potrebbe reagire

«In giardino? Cosa diavolo mi hai preso, per lasciarlo in giardino?» esclama quindi lei, sempre più confusa

Al che io insisto «Va e scoprilo» per poi seguirla fuori

«Ma amore, qui non c'è nulla» afferma però lei, dopo essere uscita guardandosi attorno

«Sicura?»

«S..si.. insomma, non vedo alcun pacchetto, né...
Aspetta, ma questo rumore cos'è?!»

«E chi lo sa...» rispondo, ridendo sotto ai baffi.

Quindi, sempre più confusa, lei segue quello strano suono fino ad un angolo del giardino, dove, sotto ad un albero, è stata piazzata una cuccia, al cui interno vi è...

«Oh mio Dio, un cagnolino!» esclama quindi, scioccata

«In realtà, una cagnolina ed è tua» ribatto perciò, sorridendo a trentadue denti e afferrando la cucciola, mezza addormentata

«Mia? Il tuo regalo per me è una cagnolina?»

«Proprio così, mi avevi accennato che tuo padre, andandosene, si era portato via il vostro e che spesso, negli ultimi anni, avevi desiderato prenderne uno nuovo, quindi...»

«Non ci credo.
Io... io... grazie» esclama, ancora sconvolta, prendendola dalle mie mani, per stringerla a sé e al contempo, guardandomi, piena di gratitudine

«Di nulla amore...
É o non è bellissima?» chiedo poi, indicando la cucciola e accarezzandole il musetto

«Si é proprio bella» annuisce perciò Giulia, per poi esclamare, quasi come avesse avuto un'illuminazione «Ma certo! Bella! Ecco come la chiamerò»

Al che io sorrido e affermo «Mi sembra perfetto... benvenuta tra noi, piccola Bella».

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, piuttosto di passaggio, ma in cui Elia e Ginevra organizzano una festa di compleanno a sorpresa a Giulia e lui le regala Bella.
Detto ciò, scusate del ritardo nella pubblicazione, ma la scorsa settimana sono stata molto impegnata.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo tra una settimana, con il prossimo 📖🖋

Come Shakespeare e la sua GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora