"Se un'amicizia smette di essere un'amicizia era una amicizia falsa. E se era una falsa amicizia è bene che sia finita."
(Stephen Littleword)7 ANNI PRIMA
GIULIA
«Ehi Juls».
E' appena suonata la campanella dell'intervallo e io sto riponendo il materiale dell'ora precedente nello zaino, intenzionata a rimanere in aula per telefonare ad Elia, visto che la scorsa notte è stato poco bene e ha preferito rimanere a casa, quando vengo raggiunta al banco da due delle mie compagne e amiche più strette.
«Ciao Jess» saluto perciò quella che per prima mi ha rivolto la parola.
Ma prima che possa dire altro, sua cugina Valentina interviene, esclamando «Allora, che aspetti? Non ci devi dire nulla?» traboccando curiosità da tutti i pori.«Emh, riguardo a cosa, esattamente?» chiedo quindi io, confusa.
Ma la risposta che mi da la mia bionda amica mi sconvolge «Come riguardo a cosa? A quel “so tutto io” con cui ti accompagni ultimamente.
Di la verità, ti sei stufata di investire tutto quel tempo nello studio e lo stai sfruttando per avere la possibilità di ottenere la borsa di studio senza fare alcuno sforzo».«C..cosa?».
«Ma si dai...
Giu l'abbiamo capito che il motivo per il quale, negli ultimi tempi, ci hai snobbate, preferendo trascorrere il tuo tempo con lui, è che ti serve per raggiungere il tuo scopo e va benissimo così, fai più che bene, solo ci spiace tu non ci abbia coinvolte... ci saremmo potute divertire un po' anche noi» conferma, sogghignando, l'altra.Al che, scuotendo il capo, con durezza, ribatto «Guardate che vi sbagliate di grosso».
Ma loro continuano imperterrite sulla loro strada «Suvvia Juls, a noi non devi mentire, ci conosciamo da una vita, sappiamo che non potresti mai andare d'accordo con un tipo del genere».
«E perchè mai? Elia è un bravissimo ragazzo» rispondo, entrando sulla difensiva, anche se una vaga idea del perché lo pensino, ce l'ho, considerando come mi atteggiavo fino a poco tempo fa.
«Non lo mettiamo in dubbio, ma non ha carattere e per giunta di cose, si sente, da sempre, superiore a tutti noi.
Dai su, lo sai anche tu che é insipido, inutile, invisibile e che potresti sicuramente trovare di meglio» chiarisce Jessica, guardandomi quasi con compassione.Dio! Come ho potuto, per così tanto tempo, dare quest'idea di me?
Come ho potuto essere così.Devo assolutamente rimediare.
«E se io non lo volessi... o meglio, se lui per me fosse già il meglio?».
«C..cosa? Juls che stai dicendo?» chiede, a quel punto, scioccata, Valentina.
«Che io non vado d'accordo con Elia...»
«Ah ecco, mi pare...»
«Io mi ci sono proprio fidanzata e voi non vi dovete più permettere di affibbiargli certi epiteti» le interrompo, stroncando il loro discorso sul nascere... o forse no.
«Dio, come sei caduta in basso».
È un sussurro appena udibile, il crudo commento di Val, ma capace di scuotermi ugualmente.
«C..cosa?».«Già, mia cugina ha ragione...
Arrivare a metterti con un tipo del genere: che orrore».«Ma se non lo conoscete nemmeno» ribatto, scuotendo il capo.
«Ci basta e avanza quello che vediamo e una volta bastava anche a te» risponde quindi Jessica.
«Fortunatamente le persone cambiano e con esse, le loro opinioni» affermo perciò io.
«Certo, ma non sempre in positivo e se tu hai scelto di accompagnarti con lui... beh allora mi sa che dovrai fare a meno di noi» rispondono però loro, quasi schifate.
Al che, incredula, io esclamo «Ma ci conosciamo da anni!
Davvero una cazzata del genere può pregiudicare un rapporto così solido?».«Beh, come hai detto tu stessa, le cose cambiano...
Ciao Giulia».Sono così scossa da quanto appena accaduto, che appena loro, come nulla fosse, si voltano ed escono dall'aula, mi accascio sulla sedia, estremamente rattristata, poichè mai e poi mai avrei pensato che avrei potuto litigare con Val e Jess a causa della mia nuova relazione, visto che ci conosciamo fin dalle medie e durante questi cinque anni di superiori abbiamo legato moltissimo e le ho sempre considerate delle vere amiche.
Non faccio però in tempo a pensarci su, che qualcuno entra in aula.
Una sagoma che, lì per lì, io però non riconosco.Al che mi affretto ad asciugare le lacrime che erano sfuggite al mio controllo e alzo il capo nella sua direzione.
«Emh... s..scusa, non volevo disturbarti, ma ho scordato il portafoglio...» afferma poi, quella che finalmente riconosco come la mia nuova compagna di classe, arrivata qui ad inzio anno, dopo aver vissuto a Roma e prima ancora in Francia, Svezia e Danimarca, essendo di origine scandinava, apprestandosi a prendere il portafoglio dallo zaino «Ecco qua, preso.. allora io vado.
Comunque, per quel che vale, ho accidentalmente udito il finale della conversazione e certe persone è meglio perderle che trovarle».«Non saprei, le conosco da anni e ci credevo così tanto nella nostra amicizia» commento, realmente dispiaciuta.
Lei però si avvicina al mio banco e con tenerezza, ribatte «Lo capisco, ma fidati di una persona che ha passato gran parte della sua vita a viaggiare, riuscendo quasi mai a costruire dei veri rapporti di amicizia... puoi contare unicamente su te stessa».
«In che senso?».
«Che anche se adesso ci stai male, persone capaci di dire certe parole, trattare in un determinato modo una cosiddetta "amica", solo perché disapprovano la sua relazione, non sono amici» chiarisce, con convinzione.
Al che io abbozzo un sorriso e affermo «Grazie... è un peccato che finora non ci siamo mai parlate».
«Già... in realtà, da quando sono arrivata in questa scuola, non ho legato ancora con nessuno, anzi sei forse la prima, tra i nostri compagni, con cui riesco a conversare, ma ne sono contenta, è stato un piacere darti una mano».
«Anche per me ascoltarti...».
«Krista... mi chiamo Krista, ma tu puoi pure chiamarmi Kris».
Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, ambientato 7 anni prima e in cui, per due finte amiche perse, abbiamo finalmente conosciuto Krista, un nuovo personaggio, che si rivelerà molto importante nella vita di Giulia.
Detto ciò, scusate per il ritardo, se vi va stellinate e lasciatemi i vostri pareri.
Un bacio e ci vediamo domenica/lunedí con il prossimo 📖🖋❤.
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Come Shakespeare e la sua Giulietta
Roman d'amourIN REVISIONE Elia Rossini, un nome d'altri tempi, per un ragazzo - ormai uomo - decisamente all'antica, che ai videogiochi e allo sport, ha sempre preferito una sana e coinvolgente lettura e alle serate nei locali, ampliare le proprie conoscenze cul...