"Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono...Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano."
(Giovanni Pascoli)
7 ANNI PRIMA
ELIA
Siamo ormai giunti ai primi di giugno, gli ultimi mesi sono letteralmente volati e gli esami di maturità sono alle porte.
Ecco perché ormai il mio tempo si divide tra le visite in ospedale a mia madre e lo studio ossessivo in preparazione.
Momenti che condivido con Giulia e a volte, anche con Krista e Alex... seppur lui faccia l'artistico, quindi il suo programma sia, in parte, diverso.
Giulia che nelle ultime settimane mi è sembrata leggermente più fredda e distaccata, ma forse è solo una mia impressione, anche se normalmente non sono certo il tipo che si fa inutili paranoie.
E parlando del diavolo, ecco che mentre ripeto, ad alta voce, un sonetto, che il mio cellulare pende a quillare, rivelando il nome di...
«Giulia, amore... dove sei?»
«Ciao Elia, scusa, so che dovrei essere già lì, ma mi sono sentita poco bene» risponde, con tono dispiaciuto, alla mia domanda, la mia fidanzata, che stavo attendendo già da una ventina di minuti
Tanto che, preoccupato, io le chiedo
«In che senso? Cosa ti è venuto?»«Nulla, ho vomitato e mi sento un po debole... credo sia meglio che rimanga a casa a riposarmi» risponde però lei, tranquillizzandomi, per poi propormi «Ci vediamo domani?»
Al che, io non posso far altro che annuire tra me e me e affermare «Si certo, figurati.
Riprenditi.
Ti amo»«Anche io.
Buono studio» dice quindi Giulia. salutandomi con un bacio.Al che io attacco il telefono e riprendo a studiare, ma circa mezz'ora dopo, quest'ultimo squilla nuovamente.
Preoccupato, senza neanche guardare il nome, credendo per ovvie ragioni, sia sempre lei, io quindi mi affretto a rispondere, peccato che scopro essere qualcun altro.
«Elia Rossini?»
«Si, sono io, con chi parlo?» chiedo, non essendo, una voce, a me familiare
«Salve, sono la dottoressa Sabini, del reparto di oncologia, ho provato a chiamare suo padre, ma non ho ricevuto risposta, quindi il parente più stretto della signora Rossini, è risultato essere lei» mi spiega però la dottoressa, che a quel punto realizzo essere una di quelli che hai in cura mia madre
«Ah si, certo, mi dica»
«Beh ecco, per me è complicato darle questa notizia a telefono, ma purtroppo, poco fa, sua madre ha avuto un improvviso arresto cardiaco e non c'è stato nulla da fare.
Mi dispiace».Spazio Autrice:
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo e breve capitolo, in cui, nel passato, giungiamo al triste momento della morte della madre di Elia.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio e ci vediamo tra una settimana, con il prossimo 📖🖋
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Come Shakespeare e la sua Giulietta
RomanceIN REVISIONE Elia Rossini, un nome d'altri tempi, per un ragazzo - ormai uomo - decisamente all'antica, che ai videogiochi e allo sport, ha sempre preferito una sana e coinvolgente lettura e alle serate nei locali, ampliare le proprie conoscenze cul...