15. Guido io

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Ancora una volta, mi ritengo molto fortunato. Oggi, per la prima volta nella mia vita, ringrazio il fatto di non avere lezione di fotografia. Il motivo, ovviamente, è da ricercare nel mio partner per il compito assegnatoci. Sì, ho il terrore di incontrare Taehyung.

Primo, per quel dannato incubo che ho fatto in cui c'era anche lui – e non è mica la prima volta che succede, lo so bene, se non fosse per un piccolo particolare che sto per ricordarvi, mio malgrado –, secondo, per quello che è successo nei minuti precedenti, durante la chiamata. Quello non me lo sono solo sognato, purtroppo. Per questi motivi ora sono qua a ringraziare tutte le divinità del fatto che oggi non si tenga il mio corso preferito.

Cosa dovrei dirgli appena lo incontrerò? Perché prima o poi dovrà succedere.

Passo davanti all'aula di pittura, e lancio distrattamente un'occhiata all'interno. A quest'ora è quasi sempre vuota, eccezion fatta per qualche studente che decide di utilizzarla per dipingere nel tempo libero – sì, lo faccio anche io.

Questa volta, comunque, ci sono due persone dentro: una la riconosco dai capelli azzurri, che ormai hanno scaricato colore e si avvicinano più a un verde menta, e l'altra... L'altra persona è Trey. Ed è a petto nudo.

Cosa avevo detto qualche riga fa? "Fortunato"? Ecco, ricordatemi di non aprire più bocca.

Taehyung è di spalle, troppo intento a buttare giù uno schizzo sommario del corpo del suo amico per accorgersi di me, che sono congelato davanti all'entrata, incapace di andarmene o salutare.

Il suo modello, tuttavia, ha fatto saettare i suoi occhi verdi – ma ha dei difetti questo tipo? Davvero, occhi verdi, capelli biondi, pelle abbronzata, palestrato... Sembra un surfista uscito dalla West Coast – sui miei, e dalla sua espressione non sembra troppo felice di vedermi. Se la cosa può consolarlo, non lo sono nemmeno io.

Restiamo in standby per un momento, quanto basta a Taehyung per rendersi conto che non sono più soli. Si gira con un sorriso confuso, ma quando mi vede avvampa. Sono curioso: è in imbarazzo per ieri sera o perché ho interrotto qualcosa?

Cerco di indossare una maschera di indifferenza, non capisco perché mi dia tanto fastidio vederli insieme.

«Ciao...» mormora Taehyung, spostando lo sguardo sulla tela, e io sbuffo.

Trey, senza un reale motivo, si alza dal trespolo e afferra la sua camicia, che poi indossa rapidamente.

«Io vado, Taetae. Se hai bisogno, chiamami» dice a bassa voce, ma totalmente udibile – non ho teso le orecchie per sentire, e comunque di cosa potrebbe aver bisogno? Non sono mica un animale! –, prima di lasciargli un bacio sulla guancia e andarsene, passandomi di fianco. Mi aspettavo una spallata, ma chiaramente non siamo ragazzini delle medie.

Io e Taehyung restiamo a fissarci per un minuto intero, senza dire niente, e sto quasi rimpiangendo la presenza di Trey. No, come non detto.

«Mi dispiace se vi ho interrotto» dico dopo un tempo che mi sembra lunghissimo, e spero che non colga la nota di irritazione nella mia voce.

«Tranquillo, tanto se ne sarebbe andato comunque» replica lui, rilassandosi. «Allora-»

«Jaykaaaaayy!» Tabitha tronca il suo discorso inconsapevolmente. «Ti ho visto fermo dalla porta e mi son chiesta: "cosa sta facendo lì in piedi, tutto impettito?"» mi spiega, portando un braccio attorno alla mia schiena. In questo modo infila la testa nell'aula, e nota Taehyung, che a sua volta la sta incenerendo con lo sguardo.

«Oh» dice soltanto. Poi mi libera dalla sua presa e mi tira una pacca sulla spalla. «Stavo giusto andando a... Beh, è stato un piacere!»

Adesso sono io che la fulmino con lo sguardo, mentre la osservo scomparire in corridoio.

dear delivery boy [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora