68. Il mio posto nell'universo

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Taehyung mi morde il labbro inferiore e poi me lo lecca, quasi ad attutire il dolore che mi ha provocato. Ma io voglio che mi faccia male. Voglio essere punito.

Intreccio la lingua con la sua e mi rendo conto che in quest'ultimo periodo in cui eravamo lontani non ho assaporato mai niente per davvero, era come se le mie papille gustative fossero state spente, per non permettermi di godere di ciò che mettevo in bocca.

Ora invece riesco a sentire tutto.

Spingo la lingua ancora più a fondo, scavo dentro di lui e mi lascio sopraffare dal suo sapore.

Taehyung mi permette di divorarlo, affondando le unghie sulle mie spalle per reggersi in piedi, allora io lo afferro da sotto le natiche e lo tiro su per le cosce, prendendolo in braccio.

Faccio a malapena in tempo a rendermi conto che il mio ragazzo ha perso un paio di chili, perché lui stacca le labbra dalle mie e si avventa sul mio collo, facendomi mugolare soddisfatto. Passo le mani sui suoi glutei e ci immergo le dita, spingendolo ancora di più contro il mio corpo e sentendo la sua crescente erezione cozzare contro la mia, lasciandogli sfuggire un lamento eccitato tra i denti mentre avvinghia le sue gambe intorno alla mia schiena.

«Dove vuoi...?»

«In camera da letto» biascica, il respiro spezzato mentre continua a tempestarmi di baci e morsi la mandibola. «Ho comprato... delle lenzuola... nuove.»

Grazie al cielo.

I miei passi si muovono più rapidamente del dovuto per raggiungere la stanza, una prova inequivocabile della mia impazienza.

Ho le mani addosso a Taehyung e ancora non mi sembra abbastanza, ho l'esigenza di sentire la sua pelle contro la mia, di entrare in lui e farlo mio.

Cammino all'indietro finché le mie gambe non vanno a sbattere contro il materasso, sul quale mi siedo portando Taehyung a cavalcioni su di me.

Le sue dita tastano insaziabili il mio petto coperto dagli abiti fino ad arrivare alla cravatta di cui scioglie il nodo con facilità, togliendomela di dosso e lanciandola al mio fianco. In un'altra situazione, sicuramente si sarebbe divertito ad usarla in qualche modo meno convenzionale, ma riesco a percepire il suo sguardo affamato anche se i suoi occhi sono puntati verso il basso, concentrati sul colletto della mia camicia. Finalmente le sue mani raggiungono il primo bottone, che sfila dall'asola frettolosamente, passando poi al secondo e al terzo, fino a che lo spacco che si apre non gli permette di liberare il mio petto dal cotone bianco, e io sento il suo desiderio bruciarmi la pelle.

Taehyung si cala su di me, mi dà un rapido bacio facendomi mugugnare per la mancanza delle sue labbra sulle mie dopo pochissimi istanti, ma il mio lamento si trasforma in un ringhio di eccitazione quando sento la sua lingua carezzarmi un capezzolo, mentre le sue mani vagano sui miei addominali.

Scivolo all'indietro, appoggiandomi sui gomiti e punto lo sguardo sul ragazzo che mi sta leccando e mordicchiando ovunque, scendendo inesorabilmente finché le sue labbra si strofinano contro il mio ombelico, e io resto a bocca aperta a fissarlo quando smette di farlo.

Ricaccio indietro la supplica che cerca di uscirmi dalla bocca nel momento in cui lo vedo sollevarsi, e guardarmi con le labbra gonfie e lucide socchiuse, perché mi rendo subito conto della ragione per cui si è fermato.

Taehyung incrocia le braccia e afferra i lembi della sua maglia ai lati opposti prima di sfilarsela e restare a torso nudo, ormai soltanto con i boxer e i calzini addosso.

Le sue guance sono arrossate quando il suo sguardo torna a me, esitante.

«Posso continuare...?»

In tutta risposta, io mi tiro un po' più indietro, divaricando le gambe e piegando le ginocchia di fronte a lui, che si sistema tra le mie cosce e si accuccia davanti al cavallo dei miei pantaloni.

dear delivery boy [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora