36. Tutto sbagliato

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Aveva ragione Hoseok, avremmo dovuto prepararci. Non so come stia messo il mio amico, ma io sto per avere un'erezione soltanto guardando Taehyung.

Taehyung è lì, a due passi da me, bello da mozzare il fiato come sempre. I suoi movimenti fluidi, la leggera parvenza del glitter che gli illumina la pelle e la fa brillare sotto al neon rosso, la sensualità nel suo sguardo mi fanno impazzire.

Lui e Jimin ballano insieme, i passi sincronizzati, afferrano l'uno il fianco opposto dell'altro e si lasciano andare indietro di schiena, prima di tornare in piedi. Entrambi stringono con una mano il palo, e si avvicinano disegnando dei semicerchi a terra con la punta delle scarpe, poi afferrano l'asta anche con l'altra mano e iniziano a volteggiare, quasi si stessero seguendo a vicenda, abbassandosi fino ad inginocchiarsi.

Con un colpo di reni, scivolano in avanti fino a ondeggiare sul pavimento. Quando si rialzano, mentre Jimin si solleva da terra aggrappandosi di nuovo al palo, Taehyung si struscia sullo stesso, e solo quando afferra una mano del compagno mi accorgo che Jimin è a testa in giù, tenuto su solo dalla barra tra le sue cosce, e ora sta lentamente scendendo tirato da Taehyung. Il castano dà le spalle al palo ora, per un momento mi sembra che i suoi occhi abbiano incontrato i miei, ma è solo un attimo, perché si gira, mostrando solo la sua schiena, e il sedere schiacciato sul pavimento, prima di lasciarsi andare all'indietro, così che Jimin possa letteralmente saltargli sopra.

Quando quest'ultimo lo ha superato, lui rotola su se stesso e ricomincia a muoversi, e io non riesco a fare a meno di notare il suo petto scoperto che si alza e riabbassa più in fretta di prima, le trasparenti goccioline di sudore che gli bagnano il viso e i capelli appiccicati sulla sua fronte. La carica sessuale che sprigiona è pazzesca, e mi lascia a bocca aperta.

Questa volta non sopprimo le sensazioni che mi provoca, mi lascio andare completamente, facendomi controllare dall'eccitazione, e con pazienza attendo che finisca il suo numero.

Appena scende dal palco toglie i tacchi e infila una camicia quasi trasparente, senza nemmeno abbottonarla, prima di afferrare un asciugamano per asciugarsi il collo.

«Mi sa che non torneremo a casa insieme» bisbiglia Yoongi, e quasi mi sento in imbarazzo per essere stato colto a fissare Taehyung, ma quando mi giro mi rendo conto che il mio amico ha lo sguardo famelico puntato su Jimin. Ho capito, Yoongi, prenderò un taxi. O meglio...

Punto di nuovo gli occhi sul castano e, senza attendere oltre, mi alzo dalla sedia per raggiungerlo.

Lo seguo quando si allontana verso il corridoio, conscio che nessuno mi fermerà perché sono "il ragazzo di Kim Taehyung", per chiunque lavori al Vixxxen. All'inizio mi dava fastidio, ma col tempo la cosa ha cominciato ad essermi indifferente. Ora, beh, l'unico a fermarmi dal rendere questo titolo reale è proprio lui. Lui, che ora cammina davanti a me senza voltarsi, con degli abiti che lasciano decisamente poco all'immaginazione.

«Taehyung» lo richiamo, ma non gli lascio il tempo di girarsi, lo tiro per il polso e lo faccio andare addosso al muro. Dio, sembro un animale, ma non mi importa.

Sbatto la mia erezione coperta dai jeans addosso al suo fondoschiena, e inspiro il profumo che emana dai capelli umidi.

«Ti voglio, Taehyung...»

Lui si gira verso di me, sbattendo le palpebre. È confuso.

Dopo aver fatto ondeggiare il suo culo davanti ai miei occhi per tutto questo tempo, adesso che reagisco esplicitamente è confuso?

«S-sei ubriaco?» domanda, incespicando sulle parole. Quindi è questo?

«Pensi che sia l'alcol a farmi questo effetto?» replico, infastidito.

dear delivery boy [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora