50. Fuoco, acqua, respiri

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«Quindi... sono perdonato?»

«Eh?»

Mi volto di scatto, e metto a fuoco Ravi, seduto sulla panchina accanto a me.

Il suo sorriso vacilla, e mi rendo conto che sono stato sovrappensiero troppo a lungo.

Prima che io possa rispondere, e togliergli ogni dubbio che sta spuntando sul suo volto corrucciato, il mio telefono prende a squillare.

«Scusa, è Taehyung» dico, mentre premo il tasto di risposta.

«Hai chiarito con Ravi?» domanda il mio ragazzo, dall'altro capo del cellulare.

«Sì» dico fermamente. «Abbiamo fatto pace» continuo, e scoppio a ridere quando sento esultare sia lui che il mio amico al mio fianco. «Ah, Tae. Stasera lavoro come rider, quindi non serve che mi aspetti, se vuoi andare a casa intanto.»

«Torni per cena?» si informa Taehyung.

«No, credo che mangerò qualcosa per strada. Tu riesci a prepararti qualcosa senza bruciare il condominio?» lo stuzzico.

«Ti conviene non fare tardi, se hai paura» ribatte il mio fidanzato, facendomi cambiare espressione all'istante. «Sto scherzando, ragazzo delle consegne. Ero solo preoccupato che non mangiassi.»

«Non sono mica Yoongi» replico, prima di salutarlo e riattaccare.

«Siete proprio due piccioncini» commenta il mio collega ridacchiando. Mi sento avvampare, ma sorrido comunque.

«La prossima volta te lo presento, se ti va» propongo senza indugio, ma poi mi accorgo che probabilmente sarebbe meglio fare un passo alla volta. Soltanto perché Ravi mi ha chiesto scusa non significa che gli interessi sapere di più sul mio rapporto con Taehyung.

«Mi farebbe piacere» risponde il mio amico, abbozzando un sorriso. «Sembra un tipo tosto, e si vede che ci tiene a te.»

Sento i miei occhi farsi lucidi, e istintivamente mi sporgo in avanti per abbracciare il mio amico. Mi blocco quando le mie mani sono ad un centimetro dal suo collo, a disagio.

Io e Ravi ci siamo mai abbracciati prima? È una cosa strana da fare?

Ero talmente felice che avesse parlato così di Taehyung, e mi sono lasciato prendere dall'esaltazione, senza preoccuparmi della reazione di Ravi.

Che, ancora una volta, mi sorprende.

Il mio collega si avvicina, circondandomi le spalle con una stretta leggera.

«Ti sei fermato a mezz'aria come un ebete, ma credo volessi fare questo» lo sento ridacchiare mentre mi appresto a ricambiare. «Scusami di nuovo, è colpa mia se ti fai problemi persino per abbracciare un amico. Ma non fraintenderò le tue azioni.»

Non sono nemmeno sicuro del perché, però scoppio a piangere. Provo a dirmi che da quando ho conosciuto Taehyung mi sembra di essere diventato più debole, ma forse sono diventato solo più spontaneo e sincero.

«Grazie, Ravi» mormoro, lasciando che le lacrime scendano senza più cercare di trattenerle.

«Grazie a te, per avermi concesso un'altra possibilità.»

🌈🌈🌈

«Taehyung, sono a casa!» dico a gran voce dopo aver spalancato la porta.

Credetemi o no, la prima cosa che ho fatto è stata annusare l'aria per captare la puzza di bruciato.

La seconda cosa, invece, è stata imbronciarmi perché il mio ragazzo non mi ha accolto a braccia aperte. La terza, sentirmi un bambino viziato.

dear delivery boy [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora