19. Maneggiare con cura

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Un'anormale palpitazione mi accompagna per tutta la strada dal bar fino a casa di Taehyung. E dire che ero così tranquillo, fino a qualche minuto fa!

È stato anche piacevole passare il tempo con lui finora: la nostra colazione si è trasformata in un vero e proprio brunch, considerando l'orario in cui siamo usciti, e mentre attendavamo le nostre portate abbiamo conversato parecchio. Inizialmente il discorso ruotava intorno alla fotografia, ma poi abbiamo iniziato a spaziare su argomenti vari, dal cinema al cibo, dall'arte ai videogiochi. Mi ha parlato della sua passione per la musica jazz, che non avrei mai immaginato potesse piacergli, e ha intonato qualche pezzo mentre sceglieva cosa ordinare. Messo da parte per un po' il suo lato frivolo, ho goduto della sua compagnia più di quanto mi aspettassi.

E allora perché, adesso che stiamo arrivando da lui, mi sento più a disagio che mai? La familiare vocina nella mia testa mi ricorda che potrei aver fatto un sogno un po' spinto che comprendeva Taehyung e la sua camera da letto, dove ci stiamo dirigendo, seguiti dal battito sempre più accelerato del mio cuore, tanto forte che ho paura lui possa sentirlo.

«Da dove cominciamo?» domanda lui, incurante dei miei problemi, facendomi sobbalzare.

«C-cosa?»

«Anzi, mentre tu decidi cosa farmi imparare oggi, professore, io vado a farmi una doccia» continua con tono mellifluo, rovistando tra i cassetti e l'armadio per tirar fuori degli abiti per cambiarsi.

Okay. Va tutto bene, stava solo parlando delle materie di studio. Non ha certo in mente di sedurmi con un dildo infilato su per il culo, che diavolo. Mi devo calmare.

«Jungkook!» mi chiama dal bagno, dopo qualche minuto che sono immobile a fissare la porta. «Se vuoi tira pure fuori i miei libri di fotografia!»

«E dove sarebbero?» domando io, tranquillizzandomi nel sentirlo parlare in maniera così distratta, senza il solito pizzico di malizia di sottofondo.

«Dovrebbero essere sopra allo scaffale in angolo, vicino alla scrivania» mi risponde lui. "Sopra" allo scaffale? Mi giro, facendo scorrere lo sguardo sulle mensole fino all'ultima. C'è abbastanza spazio nella libreria per il manuale di fotografia, e sicuramente anche per un quaderno degli appunti, quindi perché li tiene là sopra? Decido di non preoccuparmi di queste stranezze, non mi sembra che Taehyung abbia qualcosa di normale, comunque.

Mi alzo in punta di piedi per cercare di recuperare il volume. Mentre penso di aiutarmi con una sedia il mio indice fa presa sulla copertina e inizio a tirare, ma in quello entra il mio partner, mezzo nudo, con il fiatone e gli occhi fuori dalle orbite.

«Non farlo!»

Taehyung mi si scaglia addosso, ma ormai è tardi. Cadiamo entrambi a terra, e con noi il libro. Mi ritrovo semi disteso sul pavimento, con un ragazzo con soltanto un asciugamano lilla legato in vita a sovrastarmi. Peraltro, il ragazzo con cui stavo per fare sesso telefonico, su cui ho inconsciamente fantasticato e a cui sono quasi saltato addosso mentre ero ubriaco - come mi ricorda il dannato succhiotto stampato sul suo collo bronzeo.

Vorrei fermarmi a ragionare su quanto la situazione sia del tutto sconveniente, visto che non sembra intenzionato a togliermisi di dosso. Ma quando alzo la testa per guardarlo in faccia mentre lo insulto, sperando non noti il mio imbarazzo, mi accorgo che ha gli occhi lucidi.

«Tae... hyung?» Aggrotto le sopracciglia, pensando che il libro l'abbia colpito cadendo. «Ti sei fatto male?»

Allungo un braccio e gli accarezzo una spalla, cercando di alzarmi a sedere, ma quando faccio per voltarmi a cercare il manuale, le sue mani mi intrappolano la faccia.

«N-non guardare» mi supplica, puntando i suoi occhi sui miei, e io riesco soltanto ad annuire. Abbasso le palpebre, e lo sento tirare un sospiro tremante, mentre lentamente si alza, lasciandomi un vuoto sullo stomaco quando si allontana da me.

dear delivery boy [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora