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Era rimasto sorpreso della risposta di quel ragazzo, lo seguì con lo sguardo fino a quando non uscì dalla porta d'ingresso e sparì dalla sua visuale.
- Lo conosci? - chiese Taehyung guardandolo mentre passava il bancone con uno strofiaccio.
- L'ho visto alla cena a casa dei genitori di Ji-hoon, più che altro due minuti.. a fine serata. -
- Non è male.. - disse colpendolo leggermente sulla spalla, incitandolo con lo sguardo.
- Ti devo ricordare che sono sposato? -
- Ti devo ricordare che tuo marito al momento è a quel tavolo che flirta con la bionda? -
Jimin distolse lo sguardo dalla porta d'ingresso a Ji-hoon, che con un sorriso attraente stava davvero flirtando con lei, perchè quel sorriso, lo aveva usato anche con lui, quando ancora si stavano solo frequentando e a quel tempo sarebbe morto per quel sorriso, ora? Ora non stava facendo alcun effetto.
Solo tanta rabbia e delusione.
- Taehyung.. Non penso che Ji-hoon dirá mai alla sua famiglia che è sposato con me.
Penso che resteró dietro le quinte, mentre lui si frequenta con quella ragazza.. Probabilmente giá li vedo mentre si sposano, mettono sù famiglia e poi magari ogni tanto verrà da me.. Quando ha voglia di sesso.. Vedo questo futuro per me e lui.
Ho la sensazione che non mi ama davvero come dice.. altrimenti adesso sarei io seduto a quel tavolo e non lei.. -
Taehyung sbuffó leggermente, afferrando il vassoio con delle birre e passandoglielo.
- Vanno al tavolo fuori.. Hanno ordinato un altro giro.
Visto che Ji-hoon si comporta cosi, perchè non ti diverti anche tu ogni tanto? Penso che quel tipo laggiù provi dell'interesse nei tuoi confronti. Sù vai.. Altrimenti la schiuma sparisce e poi si lamentano. -
Jimin guardó vassoio e poi il maggiore, proprio non riusciva a capirlo.
Sapeva che lui quando frequentava qualcuno era fedele al 100% e per di più si parlava che quell'uomo laggiù che flirtava con la bionda non era solo una frequentazione ma suo marito.
Quindi era davvero difficile lasciarsi andare e fingersi single, ma dopo tutto per Ji-hoon non era cosi difficile fingersi single.
Scese dal bancone uscendo dalla porta d'ingresso e raggiungendo il tavolo dei 5 ragazzi che nel vederlo arrivare si spostarono per fargli spazio.
- Hey, sei libero stasera? - chiese un ragazzo biondo sulla destra.
Jimin stava per rispondere quando il ragazzo moro, che ormai sapeva si chiamasse Jungkook gli diede uno schiaffo dietro al collo.
- Non fare lo stronzo.. - disse all'amico. Mentre il biondo lo guardó sbuffando piano.
- Perchè no? Lo hai notato anche tu che questo cameriere è attraente.. -
- Si e ti devo ricordare che dentro c'è l'altro cameriere che ti sei fatto la settimana scorsa? -
Il biondo tornó a bere la sua birra, che stessero parlando di Taehyung?
- Beh quel cameriere quando sono entrato nemmeno mi ha guardato.. Quindi passo oltre.. e lui.. -
Disse indicandolo col dito - È perfetto.. -
- Lui non puó uscire con te stasera, ha giá un impegno con me.. Quindi.. Gira il tuo radar da dongiovanni da un altra parte.. -
Il biondino guardó Jimin che a quelle parole aveva sollevato un sopracciglio, non aveva alcun impegno col moro.
Appoggió le birre di fronte a loro, girandosi per andar via.
- Hey ragazzino, è vero? Uscirai con Jungkook stasera? Jimin si fermó sul posto facendo un mezzo giro per tornare a guardare il biondo, Jungkook al suo fianco si era appoggiato alla sedia e il suo sguardo era incollato al suo.
- Primo.. Non chiamarmi ragazzino.. Probabilmente sono più grande di te di qualche anno.
Secondo.. Anche sè fosse non sono di certo fatto tuoi. Detto questo, godetivi la vostra birra.. -
Prese e tornó all'interno del locale, togliendosi il grembiule e guardando Taehyung.
- TaeTae.. Mi prendo una pausa.. Va bene? -
- Certo.. Mi sembra il minimo.. -
Jimin sorrise al maggiore andando verso l'uscita secondaria, andando a sedersi sulla sala esterna che al momento non veniva usata. Non si sedette sulla sedia, ma direttamente sul pavimento in legno, guardando di fronte a sè e cercando di rilassarsi il più possibile.
In quel momento voleva dimenticare come suo marito all'interno del locale stesse flirtando con quella ragazza.
Il modo in cui le sorrideva, o addirittura le accarezzava i capelli, sapendo che quelle cose lo avrebbero ferito.
Non era mai stato cosi, non era mai stato uno a cui piaceva far soffrire le persone, eppure, da quando si erano sposati non faceva altro che ferlo e deluderlo.
Jimin chiuse gli occhi cercando di non pensarci troppo, per ora era cosi, intrappolato in un matrimonio infelice, mentre avrebbe potuto divertirsi con i propri amici, uscire e conoscere qualcuno che lo avrebbe davvero fatto sentire amato o almeno non invisibile.
- Sei qui.. - la voce di Ji-hoon si fece largo nei suoi pensieri, ma Jimin non aveva alcuno voglia di aprire gli occhi e di guardarlo. Cosi rimase con gli occhi chiusi, godendosi quel venticello che gli solleticava il viso.
- Non rispondi? -
- Sono qui.. Quindi? -
Il maggiore gli si sedette di fianco, poteva sentirne la presenza anche senza doverlo guardare, la gamba che toccava la sua.
- Stó per andare via con i miei.. Ti vedró a casa stasera? -
- Non lo só.. Casa sarà libera? O ti porterai a casa la bionda per far felice tua madre?.. a quanto pare a lei quella ragazza piace. -
- andiamo Jimin, non dire cazzate.. Ovvio che non porteró a casa nostra quella ragazza.
I miei la riaccompagnano a casa.. Devo venire a prenderti quando finisci il turno? -
Jimin aprì gli occhi, voltando la testa per poterlo guardare.
- Vuoi davvero venire a prendermi? Non hai paura che qualcuno ti veda insieme a me e che possa farsi qualche domanda?
Sai, sè il tuo intento è quello di nascondere quello che abbiamo, venire a prendermi dopo il turno potrebbe far sorgere qualche dubbio.
Tu sai che io sarei felice di vedere mio marito fuori dal locale che mi aspetta per tornare a casa insieme.. -
- Parla piano, almeno quando dici "mio marito" -
A Jimin uscì una risatina nervosa, tornando a guardare dritto di fronte a sè.
- Lascia stare.. Verró a casa con la bici di Tae. Sicuramente finiró tardi il turno quindi, puoi anche non aspettarmi alzato.. -
Si alzó da terra, passandosi le mani sui jeans per togliere della polvere e tornare poi a guardarlo.
- Devo tornare dentro.. Tu và pure a casa.. -
Il maggiore si alzó, avvicinandosi a lui. Voleva sicuramente dire o fare qualcosa ma, si fermó li.
La presenza di qualcuno alla porta lo aveva tenuto fermo dal fare qualsiasi altra mossa.
- Hey Ji-hoon.. Vieni? Stiamo per andar via.. -
- Si, arrivo.. -
Il maggiore tornó a guardarlo di nuovo.
- Avanti, non farla aspettare.. tua madre ti aspetta.. -
Il maggiore annuì piano sorpassandolo e raggiungendo subito la madre, In quel momento all'esterno uscì anche Jungkook, che sorpassó la madre di Ji-hoon salutandola con un cenno della testa e portandosi al lato del locale. Afferrando una sigaretta dalla tasca dei Jeans.
- Jungkook! - esordì Ji-hoon, guardandolo. Il moro sollevó la testa, spostando lo sguardo dalla sigaretta al maggiore.
- Oh.. C'eri anche tu? Scusa non ti avevo visto.. -
- che ci fai qui? -
Il moro, scosse piano le spalle, portando la sigaretta alle labbra e accendendola.
- Sono con degli amici.. Perchè? Non posso? -
- E tua madre? Non dovresti essere con lei in questo momento? -
Esordì la donna, avvicinandosi a lui.
- Ho saputo che ha avuto altri controlli dal medico questa settimana. -
Jimin potè notare come lo sguardo di Jungkook dal sorridente fosse ora passato ad uno sguardo nervoso.
- Si ma.. Non è nulla di grave.. Non abbiamo ancora i risultati a dire il vero. -
- Davvero? Eppure in queste ultime settimane tua madre sembra sempre molto stanca.. Ed è svenuta più del solito.. Mi sbaglio? -
Jungkook si mosse nervoso sul posto, mentre Jimin spostó lo sguardo da lui a Ji-hoon che come al solito non diceva una parola.
- Mi scusi ma.. Non stava andando via? -
In quel momento la donna voltó la testa verso Jimin, che con le braccia incrociate al petto la fissava con sguardo di sfida.
- Scusami? -
- Dicevo.. Non stava per andar via? Ji-hoon è li accanto a sè.. Puoi andare ora.. -
La donna guardó prima il figlio e poi tornó a guardare lui.
- Stavo parlando con Jungkook.. Non vedo cosa ci sia di male.. -
- Davvero? Io sà cosa vedo? Vedo una donna che parla di cose personali degli altri senza un minimo di rispetto.
Come quella sera alla cena a casa sua, che si è permessa di parlare dei miei.. Ora non vede che.. Jungkook... - disse spostando lo sguardo sù di lui - non vuole parlare di sua madre?
Lo stà mettendo a disagio.. Per questo le stó dicendo di andare via. -
Ji-hoon si avvicinó a Jimin, quello sguardo sinceramente non gli piaceva affatto e a quanto sembrava nemmeno a Jungkook piacque, perchè si fece avanti, piazzandosi tra lui e Jimin.
- Spostati.. -
- Scusami Ji-hoon ma, penso proprio che non mi sposteró da qui.. -
Disse, mentre lo sguardo del maggiore andó oltre le spalle del moro ad incrociare lo sguardo di Jimin.
- Deve imparare a non rispondere cosi a chi è più grande di lui.. -
- Penso che Jimin non abbia detto nulla di cosi strano.. anzi, ha semplicemente detto la veritá.. Puoi andare ora.. -
Ji-hoon si voltó a guardare la madre, prendendola per mano e spingendolo all'interno dal locale. Jimin lasció andare un sospiro di sollievo, mentre Jungkook si voltó a guardarlo.
- Tu sei il primo ragazzo che non ha paura di tenere testa a Ji-hoon e sua madre.. -
- Ho passato momenti peggiori.. -
- Quindi, ti chiami Jimin.. -
Jimin annuì lentamente, tenendo ancora le braccia incrociate al petto, guardandolo negli occhi.
- È il mio nome si.. -
- Beh.. Allora, piacere di conoscerti Jimin-ah.. -

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