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Jimin stretto tra le braccia di Jungkook voltó leggermente la testa, notando Han abbracciato a Taehyung.
Fù decisamente contento di vedere come il suo amico forse accorso da Han per consolarlo, come lui anche il biondo aveva bisogno di conforto dopo l'incontro con Ji-hoon e purtroppo Han aveva avuto la sfortuna di vedere anche il padre.
Taehyung era decisamente una spalla sù cui trovare quel conforto di cui aveva bisogno in quel momento.
Spostó lo sguardo sù Yoon che sorridendo anche lui stava osservando la scena.
Spostando poi lo sguardo nel suo, sorrise e guardó Jungkook.
- Jungkook-ssi, dovresti portare a casa Jimin e cerca di farlo dormire un pó.. -
Disse tornando poi a guardarlo.
- Mi raccomando, per una volta.. Non cercare di fare il forte e lascia che si prenda cura di te. Só come sei in questi casi.
Quindi, fai il bravo.. -
Jimin annuì piano, certo il maggiore sapeva esattamente com era.. Aveva l'abitudine di dire che stava bene e finiva spesso per litigare con la persona che aveva di fronte.
Con lui al tempo, quando c'era quel tira e molla lo aveva subito sulla propria pelle.
Sapeva quanto Yoon avesse sofferto.
Sapeva anche quanto l'amico si fosse innamorato davvero di lui, ma poi era entrato Ji-hoon e si era fatto da parte, sapeva quanto lui fosse attratto dal maggiore.
Perchè allora soffrire per qualcuno che aveva occhi per qualcun altro?
Yoon non lo aveva mai fatto sentire in colpa.
Mai.
E per fortuna aveva trovato una persona che lo stava amando e tenendo al sicuro.
Yoon era finalmente felice.
- Sù andate.. -
Jungkook annuì stringendolo ancora per poi sciogliere l'abbraccio e prendendolo per mano, spingendolo piano verso l'auto.
Jimin sapeva come sarebbe stata quella serata, si sarebbe chiuso a riccio, ma sperava di non litigare con Jungkook.
Perchè quando stava cosi era facile per lui allontanare le persone a cui teneva.
Aveva bisogno di un pó di spazio, aveva bisogno di pensare e uscirne da solo.
"Lascia che si prenda cura di te.. Fai il bravo"
Yoon lo conosceva fin troppo bene.
Salì in auto stringendosi le braccia al petto, addossandosi al sedile e portando lo sguardo fuori dal finestrino.
Jungkook salì e non disse nulla, la cosa che a lui piaceva del moro era che sapeva quando parlare e quando invece era il momento di starsene in silenzio e questo Jimin lo apprezzó molto.
Ma voleva anche sapere come stava sua madre.
- C-Come.. Stà tua madre? -
Jungkook avvió l'auto, voltando la testa per poterlo guardare.
- Stà bene.. Era solo un calo di zuccheri.
A volte succede ed è stata lei a spingermi a venire qui... -
- Avresti potuto rimanere con lei.. Ha bisogno di te.. -
- Anche tu in questo momento hai bisogno di me Jimin.. -
Jimin tornó a guardare fuori dal finestrino.
- Avrei aspettato.. In questi momenti ho bisogno di.. -
- Di stare da solo.. Lo capisco ma, stare da soli non aiuta .. Anzi, peggiora la situazione. -
Jimin sospiró piano stringendosi tra le braccia, non proferendo parola.
Chiuse gli occhi, capendo esattamente cosa intedesse il minore, ma dopo quel faccia a faccia con il maggiore tutto lo schifo di quella relazione, di quello che aveva subito, era saltato fuori.
Lo stava consumando pian piano, fino a quel momento lo aveva tenuto a bada, ma aveva bisogno di stare da solo.
Di uscire da quello schifo da solo.
Rabbrividì lentamente, notando con la coda dell'occhio Jungkook alzare il riscaldamento all'interno dell'auto e si immise nel traffico, non aggiungendo altro.
Arrivarono a casa del minore, Jimin uscì fuori raggiungendo il portico e in attesa che il moro aprisse si mosse piano passando il peso da un piede all'altro.
Una volta dentro si tolse il giubbotto.
- Jimin vuoi qualcosa da mangiare?
Possiamo ordinare e poi devo passare all'ospedale da mamma per assicurarmi che stia bene e poi torno qui... Sè vuoi ordinare qualcosa da mangiare io appena torno li fermo a recuperarlo.. Puoi ordinare qualsiasi cosa.. -
- A dire il vero non ho molta fame.. Ho solo bisogno di un bagno caldo e di dormire.. Salutami tua madre Jungkook.. -
Jimin salì al piano di sopra, udendo solo un sospiro che proveniva dal moro prima di svoltare nel corridoio al piano di sopra e raggiungere la camera da letto.
Prese le proprie cose, della biancheria intima pulita.
Un paio di pantaloni neri della tuta e un maglioncino arancione.
Uscì dalla stanza raggiungendo il bagno, appoggió il tutto sul piccolo sgabello sulla destra e accese l'acqua.
Regolando la temperatura.
Si tolse il maglione e i jeans buttandoli a terra.
Sospiró piano una volta dentro il box doccia e sotto il getto d'acqua calda che lo colpì.
Era tipico di lui, allontanare le persone che amava quando stava cosi, quando sembrava che la sua vita fosse sul punto di crollare del tutto.
Jungkook non nè aveva colpa eppure Jimin, non aveva voglio di sfogarsi.
Non aveva voglia di.. Parlare di quell'incontro.
Non adesso per lo meno.
Jimin sentì i propri occhi bruciare e poco dopo sapeva che aveva ricominciato a piangere.
Perchè doveva reagire cosi?
Perchè non poteva semplicemente uscire da quel bagno, raggiungere Jungkook e crollare tra le sue braccia?
Era cosi difficile?
Eppure non riuscì a farlo, si strinse tra le braccia.
Piangendo a dirotto, sentendo la porta d'ingresso chiudersi.
Jungkook era appena uscito, e lui si ritrovó di nuovo da solo.
Che cosa si aspettava esattamente?
Dopo come lo aveva trattato?
Era proprio un idiota a pensare che il moro sarebbe salito al piano di sopra e fosse entrato nel bagno per consolarlo.
"Certo, per poi cosa? Essere trattato male? Di nuovo?"
Jimin mugoló piano sotto il getto caldo dell'acqua, passandosi le mani tra i capelli più volte.
Aveva bisogno di rilassarsi.
Aveva bisogno di quel bagno caldo per schiarirsi le idee e poi appena Jungkook avrebbe fatto ritorno si sarebbe scusato con lui.
Spense l'acqua e uscì dal box doccia, prendendo un asciugamano e avvolgendolo attorno ai fianchi.
Ne prese uno più piccolo, strofinandolo tra i capelli.
Il proprio cellulare inizió a squillare,
Jimin si avvicinó ai Jeans a terra prendendo il cellulare dalla tasca posteriore.
- Pronto? -
Non aveva riconosciuto il numero sul display.
"Sono Han.. Sono qui fuori. Potresti aprirmi?"
- Oh.. si certo.. Dammi.. mmh.. dammi solo un minuto. -
Jimin si asciugó velocemente vestendosi in fretta e uscendo dal bagno.
Scese le scale, aprendo poi la porta e ritrovandosi Han di fronte.
- Come.. -
- Come mai sono qui? Sè stai per chiedere sè sono qui per Jungkook, no. Non sono qui per lui.
Sono qui per te.. -
- Per me? -
Han lo spostó dolcemente all'interno della casa entrando e guardandolo mentre richiudeva la porta.
- Hai ancora i capelli umidi quindi.. Meglio sè parliamo qui dentro che fuori.
Non vorrei ti prendessi un malanno... Stai bene? -
Jimin annuì piano, addossandosi alla porta e guardando la punta delle proprie scarpe.
- Riformulo la domanda.. Jimin-ah.. Stai bene? -
- Ha importanza? -
- Si, decisamente.. Oggi è stata una giornata mooolto impegnativa per entrambi.
Quindi... Stai bene? -
- No.. Ma.. Va bene cosi, me lo merito.. -
Han scosse piano la testa e gli si avvicinó, guardandolo con sguardo serio.
- Avete litigato? -
- Non è qui, giusto? Questa dovrebbe essere una risposta alla tua domanda.
In realtà non è stato un litigio vero e proprio.. Io.. -
- Sai.. Io sono esattamente come te.
Quando stó male voglio a tutti i costi restare da solo.
Non voglio che qualcuno mi dica come devo prendere certe situazioni e tanto meno voglio qualcuno che si prendi cura di me.
Mi fà sentire debole.
Conosco quella sensazione... Ma prima che tu dica qualsiasi cosa.. Voglio dirti che Jungkook non è "qualcuno" non è uno sconosciuto che viene da te e vuole conoscere i fatti tuoi.
Jungkook è quel "qualcuno" che ti è stato vicino nei momenti in cui avresti voluto crollare.
Ha sofferto insieme a te.
Ha addirittura lasciato l'ospedale per correre da te.
E sappiamo entrambi, quanto tenga alla sua mamma.
Per quanto vuoi essere forte e vuoi uscirne da solo, non escluderlo.
Peggiorerebbe le cose e sai perchè?
Perchè sono certo, al 100% che Jungkook si senta ancora in colpa per quello che ho subito io.
In colpa per non avermi aiutato quando avevo più bisogno.
Noi non vogliamo che si senta cosi anche nei tuoi confronti vero? -
- No.. Non voglio.. Io.. -
- Yoon me l'hai detto, mi ha detto quante volte avete litigato perchè non vuoi che le persone che ci tengono a te ti aiutino in questi momenti di crisi.
Ma non lasciare Jungkook fuori da tutto questo.
Te lo chiedo da fratello.
Jungkook è buono e.. Ti ama molto.. e sono al quanto sicuro che anche tu lo ami. -
Jimin annuì piano, stringendo le mani a pugno dietro la schiena.
- Ora.. Cosa intendi fare per rimediare? -
- Rimediare? -
- Già... Ho intravisto Jungkook uscire di casa quando sono arrivato.
Sembrava un cane bastonato.
Per questo ti ho chiamato... Avevo assolutamente bisogno di parlare con te. -
- Potrei.. Chiamarlo.. -
Han sorrise scuotendo piano la testa.
- Ti accompagno all'ospedale.. Andrai da lui e vi parlerete.
Avete la possibilità di stare insieme e vivervi finalmente la vostra storia. Non passatela a litigare così.
Andiamo.. Ti accompagno.. -
Jimin a quel punto non aveva alcuna possibilità di rifiutare.
Dopo tutto, doveva assolutamente scusarsi con Jungkook.
Aveva ragione Han, Jungkook non poteva essere escluso da tutto questo.
Era stato lui ad aiutarlo.. A stargli vicino quando questa situazione era peggiorata.
Non poteva allontanarlo proprio adesso.
Proprio adesso che era libero.
- Andiamo? -
Jimin prese il cappotto uscendo di casa insieme al maggiore, salì in auto e insieme partirono per l'ospedale.

Jungkook parcheggiato l'auto sul parcheggio dell'ospedale la spense.
Sospiró piano addossandosi al sedile e chiuse gli occhi esausto.
Doveva riprendersi prima di vedere la madre, sicuro avrebbe notato che qualcosa non stava andando per il verso giusto e non voleva che si preoccupasse cosi tanto per lui.
Aveva già troppo stress da sopportare e non voleva che altro stress le venisse messo sulle spalle.
"Jungkook, tua madre ha bisogno di assoluto riposo..
Stà peggiorando.."
Il medico di famiglia, non che grande amico di Jungkook lo aveva avvertito, più la madre si stressava, più la sua situazione peggiorava.
E la cosa peggiore era che sua madre adesso conosceva Jimin, e sapeva quanto nè fosse innamorato.
Perchè si, era innamorato. Totalmente perso e lei lo avrebbe visto e avrebbe intuito che qualcosa lo turbava.
Dannazione.
Jungkook colpì piano il volante, chiudendo di nuovo gli occhi e prendendo in lungo respiro.
Doveva calmarsi e darsi una mossa ad entrare.
Scese dall'auto stringendosi nel cappotto e raggiungendo la porta d'ingresso.
Non aveva bisogno di chiedere informazione sapeva dove doveva andare.
Prese l'ascensore e salì al 5 piano.
Stanza 307.
Quando arrivó davanti alla porta, guardó dentro.
Sua madre era stesa sul letto.
Gli occhi chiusi, stava dormendo.
Poteva aspettare qualche altro minuto prima di entrare, aveva assoluto bisogno di dormire e lui non voleva interrompere quel suo sonno.
Si lasció scivolare lungo il muro accanto alla porta e si sedette.
Chiudendo piano gli occhi.
"Avrei aspettato.. In questo momenti ho bisogno di.."
Certo aveva bisogno di stare da solo.
Anche lui molte volte aveva bisogno del suo spazio.
Ma quella situazione.. Quella situazione l'avevano superata insieme e allora perchè adesso doveva sentirsi messo da parte?
Era inutile, non era riuscito a salvare Han. Figurarsi sè poteva farlo con Jimin.
Era un illuso.
Jungkook portó la mano all'interno della tasca del proprio cappotto.
Prendendo una piccola scatolina in velluto nero.
Si era illuso?
Pensava davvero che.. Che anche dopo una chiusura definitiva Jimin sarebbe corso fra le sue braccia in cerca di conforto?
Di un porto sicuro?
Sospiró piano, rigirandosi la scatolina tra le dita, senza aprirla.
Che cosa si era messo in testa?
Jimin era stato sposato due anni con Ji-hoon e le cose non erano andate bene.
Aveva sofferto.. Cosa gli faceva credere che con lui sarebbe stato diverso?
La porta della stanza di sua madre si aprì, da quella stanza uscì il medico di sua madre.
Chan.. Il suo più caro amico.
- Jungkookie.. che ci fai li per terra? -
Jungkook nascose la scatolina all'interno della scatola, scuotendo piano la testa.
- Mamma dorme, ancora? -
- Oh .. Ora capisco. Stá riposando.. Perchè non entri e ti siedi sulla poltrona vicino alla finestra?
Restando li per terra rischi soltando un gran mal di schiena...! -
- Sè entro adesso si sveglierà.. Sembra abbia un radar per quanto mi riguarda.
Ha bisogno di dormire, só quante notti ha passato sveglia.
E poi ho bisogno di schiarirmi le idee. Non voglio che si preoccupi.. -
- Sono un medico, ma sono anche tuo amico..
Sè vuoi parlarne, io sono qui. -
Jungkook sorrise guardandolo dal basso verso l'alto.
Era davvero un buon amico.
- Ci facciamo una bevuta appena stacchi dal turno?
Ho bisogno di staccare la spina.. -
- Pene d'amore, amico mio? Tu bevi solo quando soffri d'amore.. -
Jungkook emise una risata, annuendo piano.
- Mi conosci fin troppo bene.. -
- Lo só.. Stacco tra un ora... Passo io qui a prenderti. -
- Ottimo.. -
Chan lo salutó allontanandosi poco dopo.
Una bevuta tra amici sarebbe stato d'aiuto sicuramente.
Jungkook si alzó in piedi decidendosi finalmente di entrare nella stanza della madre.

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