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Jimin seguì Han fuori casa e raggiungendo l'auto di Jungkook.
Mentre aspettavano che il minore uscisse da casa e li raggiungesse, Jimin guardó Han mentre si sistemava la giacca con gesti nervosi.
- Non dovresti essere nervoso.. Stai benissimo. -
- È che.. Sono anni che non esco.
Sono un pó Teso. -
Mormoró accennando un sorriso, Jimin a quel punto ricambió il sorriso e gli si avvicinó.
- Non hai di che preoccuparti, sará una serata tranquilla.
E poi Taehyung saprà come metterti a tuo agio, sù quel lato è davvero il migliore. -
Han rise piano annuendo - Sono solo un pó arrugginito.. Ma staró bene. -
Jungkook li raggiunse, prese le chiavi dalla tasca facendo scattare le sicure.
I tre salirono e si diressero al locale di Taehyung.
Jimin si addossó alla portiera portando lo sguardo sulla figura di Jungkook, che al volante sembrava ancora più sexy.
Il minore aveva optato per una camicia rosso scuro, i jeans neri strappati alle ginocchia e i capelli che gli ricadevano sugli occhi.
- Te lo stai proprio mangiando con gli occhi eh? -
Han lo stava guardando dal sedile dietro, Jimin sorrise arrossendo leggermente a quel commento notando come lo sguardo di Jungkook si posó nel suo per qualche secondo tornando poi a concentrarsi sulla strada e quel sorriso compiaciuto appena accennato gli fece sentire le farfalle allo stomaco.
- Mi sono finalmente innamorato.. -
- Si nota sai? Che sei innamorato.. È bello da vedere.. -
Jimin annuì, notando qualche minuto dopo il locale di Taehyung in lontananza, Jungkook parcheggió spegnendo l'auto.
- Arrivati.. -
Han scese per primo, Jimin e Jungkook uscirono nello stesso momento.
Il moro si guardó attorno, rilassandosi quando notó che il parcheggio era vuoto, a parte la loro auto e quella di Yoon.
Jimin gli si avvicinó prendendolo per il braccio e spingendolo dolcemente verso il portico, faceva ancora freddo per rimanere fuori, quindi Taehyung aveva allestito l'interno per quella serata.
Entrati l'amico li accolse con un gran sorriso.
Taehyung si era decisamente messo a lucido.
Probabilmente voleva far colpo sù Han e c'era decisamente riuscito, il ragazzo lo fissava rapito.
Aveva optato per una camicia bianca, e un paio di jeans simili a quelli di Jungkook.
- Siete arrivati finalmente.. Yoon è già dentro.. -
Jimin lo abbracció, lasciando un bacio contro la sua guancia.
- Dovresti andare da Han.. Metterlo a suo agio è un pó nervoso. -
Sussurró contro il suo orecchio.
Sciogliendo quell'abbraccio e andando da Jungkook prendendolo per mano e allontanandolo cosi da Han.
Jimin aveva decisamente capito che quei due dovevano rimanere soli.
Jungkook lo seguì senza tante storie verso l'altra sala, dove Yoon era intento a scegliere la musica.
- Hey Yoon.. -
Yoon si tiró sù sorridendogli e avvicinandosi al tavolo.
- Siete arrivati.. Taehyung era teso.. Voi come state? È stata una giornata intensa per tutti.. Sopratutto per te Jimin-ah.. -
Jimin annuì, lasciando andare il proprio respiro. Prendendo uno dei bicchieri sul tavolo.
- Stó bene.. È stata dura ma, sono finalmente felice. -
Jungkook lo abbracció da dietro appoggiando il mento alla sua spalla.
- Tu invece Jungkook? Come ti senti? -
- Meglio.. -
Jimin voltó leggermente la testa per poterlo guardare.
- Stavi male? -
- Jiminie, il tuo ragazzo qui ha quasi perso 10 anni di vita quando il giudice aveva deciso che saresti tornato a casa con Ji-hoon.. -
Jungkook lo strinse più forte contro il proprio petto, scrollando appena le spalle.
- Ho avuto paura, e non ero l'unico.
Anche tu hai quasi avuto un mancamento.. -
- A dire il vero io volevo saltare oltre il banco e prendere a pugni Ji-hoon.. Probabilmente sarei finito io dietro le sbarre.
È stata una fortuna che il tuo fratellastro si sia presentato. -
Jimin guardó oltre la spalla di Jungkook dalla porta stavano entrando Taehyung e Han, sembravano a loro agio.
Han che era più piccolo di Taehyung gli stava sorridendo e stavano parlando tra loro.
La tensione che aveva il ragazzo quando dovevano arrivare al locale sembrava finalmente svanita.
- Bene.. Possiamo iniziare.. Offre la casa.. -
Taehyung versó da bere a tutti.
Jimin sollevó il bicchiere in aria seguito dagli altri.
- A noi.. A me e a Han.. Alla nostra libertá! -
- Ben detto! -
Disse Han facendo tintinnare il bicchiere contro quello degli altri.
Taehyung non smise di seguire i suoi gesti.
Quando Han bevette un sorso dal proprio bicchiere e spostó lo sguardo in quello del maggiore.
Lanciandogli uno sguardo d'interesse.
- Perchè non vieni con me? -
Jimin si voltó a guardare Jungkook, che lo prendeva per mano e lo guidava fuori dal locale.
Esattamente nello stesso punto in cui quel giorno si era preso una pausa dal lavoro.
Quello stesso giorno che aveva servito Jungkook e i suoi amici.
Quello stesso giorno, dove aveva attirato l'attenzione sù di sè.
Si sedettero sul pavimento in legno, Jimin addossato al petto del moro, prese la sua mano iniziando a giocare con le sue dita.
- Jungkook-ah.. Come ti senti adesso? -
- Stó bene.. Non sono io quello che ha rischiato tutto oggi.
Jimin-ah.. Ero spaventato. Spaventato di perderti.. Tu avresti perso la tua libertá e io só.. Só quanto sà essere cattivo Ji-hoon. -
Jimin annuì piano, voltando la testa per poterlo guardare, accennando un sorriso per poterlo tranquillizzare.
- È vero, ma sono qui e lui pagherà per quello che ha fatto.
Pagheranno anche sua madre e suo padre.
E noi ci vivremo questa cosa insieme, senza più interferenze da parte loro.
Senza più.. -
Jimin a quel punto si bloccó, sentendo un frastuono all'interno del locale.
Sembrava che Taehyung e Yoon stessero discutendo con qualcuno.
Jimin si tiró in piedi ed entró all'interno del locale, seguito a ruota da Jungkook, una volta raggiunta la sala, vide la madre di Ji-hoon..
Che urlava contro i suoi amici.
- DOV È QUEL PICCOLO BASTARDO? -
Stava urlando contro Taehyung, Jimin allora si fece avanti, gli occhi della donna si posarono subito nei suoi.
La donna si avvicinó, guardandolo con aria furiosa.
- TU.. TU SEI LA ROVINA DELLA MIA FAMIGLIA E SEI QUI.. QUI A FESTEGGIARE MENTRE NOI SOFFRIAMO! -
Jimin emise una risata, non era una risata di gioia.
Ma totalmente priva di emozioni. Voleva soltanto che la donna si infastidisse ancora di più.
- Io? Io l'ho rovinata? .. Quante volte mi ha visto in difficoltà e non ha fatto altro che interferire e girare il coltello nella ferita?
Quante volte ha giustificato suo figlio?
Andiamo, lei era al corrente che tra me e lui ci fosse di più di un semplice rapporto tra alunno e professore.
Sono certo che non credesse quando Ji-hoon mi presentava come un ex alunno o come un semplice coinquilino.
Quante volte mi ha portato a casa sua?
Alle vostre feste.. Quante volte ha visto lividi sul mio volto e non ha mai fatto domande?
Quel verme di suo figlio si divertiva a picchiarmi. Si divertiva a farmi sentire debole.
E lei vieni qui a dirmi che state soffrendo?
È quello che vi meritate.
È quello che si merita. -
La donna ribolliva di rabbia, alzó la mano per colpirlo ma, Han e Jungkook si misero di fronte a lui, fronteggiando la donna.
- Voi non centrate nulla. Levatevi di mezzo.. -
Fù Han a parlare per primo.
- La vostra situazione non è delle migliori.. Dovresti proprio andartene adesso.
O vuoi che chiami la polizia?
Cosi magari finisci dietro le sbarre insieme a tuo figlio.. -
Han prese il cellulare dalla tasca dei Jeans, digitando un numero.
- Io.. sono solo venuta per parlare. -
- Parlare? - disse Han.
Jungkook la guardó attentamente.
- Parlare? Stava per alzare le mani sù Jimin. Cos è un vizio di famiglia? -
- Stanne fuori.. -
- No, lui è il mio uomo.. Non me nè staró fuori.. È lei che dovrebbe andarsene. -
La donna spostó lo sguardo sù di lui.
- Sei felice di aver rovinato cosi una famiglia? -
- Sè sono felice io?
Ha fatto tutto suo figlio.. ringrazi lui. -
La donna prese e sè nè andó. Han rimise il cellulare in tasca e si voltó a guardarlo.
- Tutto bene? -
- Si.. Stó bene. Grazie! -
Yoon gli si avvicinó, guardandolo negli occhi.
- Jiminie.. Dovresti andare nel dostretto in cui è detenuto Ji-hoon e dire a lui tutto quello che non gli hai mai detto.
Só come sei.. Só cosa provavi per lui e só quanto hai sofferto. -
Jungkook lo guardó sbalordito.
- Vuoi davvero che lo incontri? Sei impazzito? -
- No, non sono affatto impazzito, è evidente che la famiglia di Ji-hoon non sà quanta sofferenza ha dovuto portare Jimin.
Sè non lo affronta una volta per tutte, sarà un capitolo della sua vita ancora aperto.
E appena Ji-hoon avrà scontato la sua pena, pensi che lascerà perdere?
Sarete al punto di partenza. -
Jungkook stava per parlare ancora, ma Jimin gli portó la mano sul braccio.
- Jimin-ah.. è una follia.. -
-Lo só.. ma Yoon ha ragione.
Devo affrontarlo una volta per tutte.
Voglio chiudere con lui... Voglio che sappia che non nutro più alcun sentimento per lui.
Voglio che ci lasci in pace. Lui e tutta la sua famiglia.. -
Jungkook lo guardó attentamente, con quello sguardo preoccupato.
- Sará cattivo con te.. -
- lo è sempre stato.. Ma sono qui.
E sono felice.. Ho avuto dei momenti buii non posso negarlo ma.. ora sono felice.
E voglio che esca definitivamente dalla mia vita.
Non posso scappare cosi, fingere che non sia mai accaduto.
Deve sapere quanto mi ha fatto male. Deve sapere che non è lui o non sono loro le vittime. -
Jimin gli si avvicinó, guardandolo negli occhi e portó le mani sul suo viso.
Lasciando un bacio contro le sue labbra, dolcemente.
- Ti amo Jungkook-ssi. E voglio viverti appieno.
Voglio chiudere questo capitolo della mia vita. Voglio che sparisca dalla mia vita.
Non voglio più che succedano cose come queste di stasera.
Non nè hanno il diritto.. Non più.. -
Jungkook lasció andare un sospiro e annuì piano, appoggiando la fronte alla sua.
- Lo accompagneró io.. -
Disse Han, Yoon si fece avanti. Guardando prima Han e poi Jimin.
- Verró con voi.. -
Jimin annuì, accennó un sorriso guardando i propri amici.
- Ora.. Torniamo a divertirci va bene?
Non pensiamo a quello che è appena successo. -
Han scivoló al fianco di Taehyung.
Prendendolo per mano e allontanandolo da li.
L'amico sembrava teso per quello che era appena successo, ma Jimin lo tranquillizzó sorridendo e facendogli cenno di seguire Han.
Mentre lui prese Jungkook e lo portó verso il tavolo, il minore si sedette e Jimin gli si sedette sulle gambe.
Portando lo sguardo nel suo.
- Andrà tutto bene, só che questa cosa ti spaventa ma..
Non puó condizionare ancora cosi la mia vita.
L'ha fatto per due anni.
Quindi Jungkookie.. Fammi un sorriso e baciami mmh? -
Jungkook accennó un sorriso, avvolgendo il suo bacino con le proprie braccia.
Portandolo più a sè.
Jimin protese le labbra verso le sue e Jungkook emise una risata per poi baciarlo.
Jimin si addossó al suo petto, chiudendo gli occhi e rispondendo a quel bacio.
Accarezzando il collo del maggiore con la punta delle dita, mordendogli piano il labbro inferiore tirandolo poi leggermente.
- Allora è vero che stai minando al mio autocontrollo.. -
- Giusto un pó, ma qui siamo in compagnia.. Posso solo stuzzicarti e basta.. -
Il minore rise guardandolo negli occhi e accarezzandolo sui fianchi passando sotto la camicia.
- Continua pure a stuzzicarmi allora.. Mi piace. -
Portó le braccia attorno al suo collo, abbracciandolo e tenendosi stretto a lui.
Spostando lo sguardo verso i suoi amici.
Yoon era seduto e beveva il suo drink.
Mentre Han e Taehyung erano seduti vicini e parlavano tra di loro.
Il suo amico sorrideva, era cosi felice di vederlo cosi spensierato.
Han era davvero un bravo ragazzo.
- Taehyung è in ottime mani.. -
Jimin si voltó a guardarlo.
- Han è un ragazzo buono.. Ha sempre dato il cuore a tutti.
Per questo ha sofferto tanto.
Sè ha un interesse per Taehyung, lo nutre davvero.
E da come li vedo adesso, direi che stà andando bene.
Li vedo entrambi sereni.
Come vedo più sereno te.. -
- Ho avuto una persona accanto che mi ha sostenuto da quando è entrato nella mia vita.. Sono stato fortunato.. -
- Sono io quello fortunato.. -
Mormoró, sorridendo e baciandolo ancora, dolcemente.
Attirandolo più a sè.

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