61•

275 20 20
                                    

Jimin guardó il minore steso sul letto, lo sguardo puntato al soffitto.
- Hey Jungkook.. Mi dispiace per prima.. Possiamo parlare? -
Il minore spostó finalmente lo sguardo nel suo.
Non sembrava arrabbiato, forse triste
Si, quello sguardo era decisamente triste e non arrabbiato.
- Jimin-ah.. Possiamo non parlarne?
Non voglio rovinarmi questi momenti che abbiamo noi due. -
- Voglio solo scusarmi per come ho reagito poco fà.. Sono il primo che non voglio.. Ritornare sull'argomento.
Ma possiamo non tenerci il muso tra me e te? -
Jungkook si tiró a sedere, portando la schiena alla tastiera del letto, tenendo comunque lo sguardo nel suo.
- Si, certo.. Possiamo farlo.. -
Jimin accennó un sorriso, annuendo piano e scivolando al suo fianco.
- Lo sai vero che.. Non permetteró comunque che Ji-hoon ti porti via da me, vero?
Qualsiasi cosa succederá a quell'udienza.. Non permetteró comunque che ti tocchi o che ti faccia del male.. ancora.
Non posso permetterlo.. -
Mormora, mentre Jimin appoggió la testa alla sua spalla.
Chiudendo gli occhi e lasciandosi completamente andare contro di lui.
Cercando di non ricadere nel pianto di poco prima.
Portó la mano in quella di Jungkook, sentendo poco dopo il cellulare del moro squillare.
- È Yoon.. -
Jimin sollevó la testa, prendendo il cellulare tra le mani e accettando la chiamata.
- Yoon? -
"Jimin-ah.. Non andare nel panico.
L'udienza è stata spostata a domani.."
Jimin trattenne il respiro, guardando poi Jungkook che immobile come lui lo fissava.
- Che significa domani? Com è possibile? -
"Ji-hoon ha richiesto che venisse anticipata l'udienza.. Immagino voglia chiuderla il
Prima possibile, temo che sia convinto di vincere.."
Jimin vide Jungkook scendere dal letto e aprire un cassetto, all'interno c'era un cellulare.
Lo prese e digitó velocemente qualcosa.
Un messaggio forse? Ma a chi?
"Ci sei Jiminie?"
- Si, si sono ancora qui.. Domani mattina? -
"Si, esatto.. Domani mattina alle nove e mezza dobbiamo essere in quel tribunale."
- Nove e mezza.. Davanti al tribunale. Va bene... Grazie per avermelo detto Yoon.
Grazie anche per tutte le volte che mi sei stato vicino. -
"Non dire addio Jimin-ah.. Non dirlo.."
- Ci proveró.. Ciao Yoon.. -
Chiusa la chiamata consegnó il cellulare a Jungkook, sospirando piano.
- A chi hai scritto, poco fá? -
- A Han.. Sapeva di lunedi, non di domani.. Meglio avvisare sè cambia idea.. -
- Jungkook.. -
Il minore scosse piano la testa avvicinandosi e scivolando sul letto, lo intrappoló tra il suo corpo e il materasso.
- Sè hai bisogno di piangere, di sfogarti Jimin.. Fallo.. Non trattenerti.. -
- Non voglio passare questa notte piangendo.. Non voglio Jungkook. -
Mormora, passando le mani sul suo volto.
Tenendo lo sguardo nel suo.
Avvicinó le labbra alle sue sfiorandole lentamente.
- Non voglio proprio pensare a niente che non sia noi due.
Non voglio pensare all'udienza. Non voglio pensare a Ji-hoon. Non voglio pensare a niente di tutto questo. -
Jungkook a quel punto lo bació, Jimin socchiuse gli occhi, scivolando con le mani a stringere la maglia di Jungkook, attirandolo più a sè.
Sospiró piano contro le sue labbra, fù un bacio lento, ma passionale.
Intrecció la lingua alla sua, giocandoci più volte.
- Mi.. Stai stuzzicando? -
- Puó essere.. Si.. ti dispiace? -
Jungkook emise una risata, scuotendo piano la testa.
Jimin sorrise, scivolando con le labbra sul suo collo, lasciando diverso baci umidi sulla sua pelle sentendolo mugolare piano.
- Hai sentito? -
- Cosa? -
Chiese Jimin, sollevando la testa, ascoltando quello che poteva aver sentito Jungkook, ma a parte il silenzio non udì nient'altro.
- Aspetta un attimo.. -
Jungkook scivoló giù dal letto, andando alla porta e aprendola.
Uscì e Jimin decise di seguirlo, vedendolo prendere le scale.
Quando furono entrambi al piano di sotto, trovarono la madre di Jungkook seduta sulla sedia in cucina.
Pallida e con il respiro affannoso.
- Mamma? Hey.. -
Il moro si avvicinó alla madre, mentre Jimin lo guardó.
- Cosa posso fare per aiutare? -
- Ha un calo di zuccheri.. Ci serve acqua e zucchero è starà meglio.. -
Jungkook a quel punto prese la madre tra le braccia e uscì dalla cucina, diretto verso il salotto.
Mentre Jimin prese un bicchiere con dell'acqua e lo zucchero.
Li raggiunse in salotto, passó il bicchiere al minore, che lentamente lo fece bere alla madre.
Qualche minuto dopo, inizió a prendere colore.
Sorrise debolmente guardando prima Jungkook e poi Jimin.
- Mi dispiace.. Non volevo farvi preoccupare.. -
Jungkook la guardó, cercando di capire sè stesse davvero bene.
- Stó bene.. davvero, ora stó meglio.. Non preoccupatevi.. -
- Non avresti dovuto affaticarti cosi tanto.. -
- Jungkook-ah, non potevo non farlo.
Avevamo un ospite.
Non ero più abituata a cucinare cosi tanto per qualcuno.
Solitamente siamo solo tu ed io.. -
Jimin si sedette accanto alla donna, guardandola.
- la prossima volta, lasci che per quanto riguarda la cena ci pensiamo io e Jungkook -
- Stai dicendo che tornerai da noi? -
Jimin annuì, sorridendole. Vedendo anche la tensione di Jungkook allentare un pó.
- Vi stancherete di avermi qui con voi.. Quindi la prego di riposare.
Avevo visto poco prima quanto fosse stanca.. per questo avrei voluto aiutarla.
Per quanto riguarda la cucina, andremo io e suo figlio a finire si sistemarla.. Lei rimanga qui e riposi.
Andiamo Jungkook? -
La donna accennó una risata, per poi bere un altro sorso di acqua e zucchero dal bicchiere.
- Si, Jimin ha ragione.. Rimani qui e riposati. Al resto ci pensiamo noi.. -
Jungkook si tiró sù, seguendo Jimin in cucina.
- Stai bene? -
Jungkook lo guardó, annuendo piano.
- come mai lo chiedi? -
Jimin gli si avvicinó, abbracciandolo e accarezzando dolcemente i suoi capelli.
- Beh, só quanto tieni a tua madre e vederla cosi ti preoccupa.
Quindi, volevo solo sapere sè stavi bene.. -
- Stó bene.. -
Disse sorridendo e stringendolo più a sè.
- Domani, saró in quel tribunale a sostenerti.
Lotteremo insieme Jimin.
Avrai quello meriti.. Vivrai da persona libera.
E voglio viverti.
Voglio poterti avere qui con me, poterti baciare quando voglio e fare l'amore con te, più e più volte.. -
Jimin a quel punto arrossì distogliendo lo sguardo.
- stai davvero arrossendo? -
- Si.. -
Mormora allontanandosi e avvicinandosi al lavello.
Mise il tappo sul lavandino, riempiendolo di acqua e versando del sapone per piatti.
Immerse i piatti sporchi, tenendo lo sguardo dritto di fronte a sè, ma poteva sentire la presenza del moro alle proprie spalle e il peso del suo sguardo addosso.
- Che fai non aiuti? -
Immerse un altro piatto che gli scivoló di mano, a quel punto, si bagnó completamente e si sporcó di schiuma.
Jungkook scoppió a ridere, avvicinandosi e prendendo uno strofinaccio dal mobile accanto al lavello, lo passó delicatamente sul suo viso per asciugarlo.
- Mi piace quando sei cosi impacciato, soprattutto per causa mia.. -
Jimin socchiuse un occhio, per colpa del sapone che aveva sulla faccia.
Puntando l'altro sul volto sorridente di Jungkook.
- Mi rendi impacciato.. -
Mormora prendendo lo straccio dalle sue mani e passandolo sul volto, poi sulle braccia e infine sulla maglia e i pantaloni.
- Uff.. Dovró buttarli a lavare, erano puliti.. -
- Non mi dispiacerà vederti senza vestiti.. -
- JUNGKOOK.. C'è tua madre di là.. -
Mormoró colpendolo appena sul braccio.
Tornando poi a lavare i piatti.
- Prima stavamo per.. Fare l'amore.. -
Jimin inizió ad avere caldo, sentì Jungkook alle proprie spalle, le mani sui suoi fianchi.
Appoggió il mento alla sua spalla.
- Possiamo finire e tornare di sopra? -
Chiese, mentre Jimin finiva di lavare l'ultimo piatto.
- Finisco e saliamo.. Promesso.. -
Jungkook fece scivolare le mani sotto la maglia di Jimin, facendolo rabbrividire.
Jimin schiuse le labbra, sospirando piano e mordendosi il labbro inferiore, la mano di Jungkook scivoló più in basso, verso il ventre.
- Hey ragazzi.. -
La madre di Jungkook fece ingresso in cucina, Jimin a quel punto spise via il minore.
Puntando lo sguardo nel suo.
- Scusate, ho interrotto qualcosa? -
- No.. No. Assolutamente.. -
- Volevo solo assicurarvi che stó meglio e che vado in camera a riposare.. Voi potete stare in salotto, sè volete.. -
- Certo, la ringrazio.. sono felice di sapere che stà meglio.
Si riposi.. -
La donna sorrise avvicinandosi e abbracciandolo, Jimin tenne le mani alzate per non bagnare anche lei.
- Sono felice di averti conosciuto Jimin-ah.. -
Detto questo la donna, abbracció anche Jungkook e uscì poi per andare al piano di sopra.
Jungkook lo guardó sollevando le spalle alla sua occhiata.
- Non posso toccare il mio ragazzo? -
- Puoi.. Ma non qui.. Poteva vederci.. -
Il moro si avvicinó, bloccandolo con il suo corpo.
- Ora posso baciarti? -
- C'è da chiedere? -
Rise, reclamando le sue labbra.
Jimin si aggrappó a lui quando venne sollevato da terra e fatto sedere sul piano della cucina.
Circondó i suoi fianchi con le gambe, mordendo piano il labbro di Jungkook, facendolo gemere.
- Dovremmo finire prima.. -
- i piatti.. Possono aspettare.. -
Mormora contro le sue labbra, Jimin mugoló nel sentire la mano di Jungkook scivolare tra i loro corpi e strofinarsi piano contro il suo membro coperto dai pantaloni della tuta.
- Jungkook-ssi.. -
Jungkook lo riprese, uscendo dalla cucina e portandolo in salotto, lo fece stendere sul divano.
Si portó sù di lui, gli occhi incollati ai suoi.
- Sei speciale Jimin.. Non puoi immaginare come mi sento quando mi guardi.. cosi.. -
- C-Cosi come? -
- Con i tuoi occhi grandi e pieni di desiderio.. Sei bellissimo.. -
- Lo dici solo perchè sei di parte.. e lo sai. ! -
Jungkook scosse piano la testa, portando la mano ad accarezzare il suo fianco nudo, facendolo rabbrividire al contatto delle sue dita fredde sulla sua pelle calda.
- Di parte? Dovresti proprio vederti con i miei occhi.. -
Jimin lo attiró a sè, avvolgendo i suoi fianchi con le proprie gambe, mugolando contro la sua spalla.
- Jungkook-ssi... Io ti amo.. -
Jungkook lo guardó negli occhi, reclamando ancora una volta le sue labbra.
Fù un momento di puro amore e desiderio.
Jimin gemette nel sentirlo entrare in lui.
Si perse completamente in Jungkook, lasciandosi andare a quelle sensazioni piacevoli che il moro desiderava trasmettergli.
Era completamente innamorato di Jungkook e non voleva perderlo.
Non voleva lasciarlo.
Lo strinse più forte, gemendo contro il suo orecchio nel sentirlo aumentare le spinte.
- T-Ti amo.. Dio.. T-Ti amo.. -
Vennero entrambi nello stesso momento, gemendo il nome l'uno dell'altro.
Si addormentarono cosi, abbracciato l'uno all'altro. Jimin stretto tra le braccia di Jungkook.
Fù il suono di un cellulare che sveglió Jimin, sbadiglió piano, aprendo gli occhi e vedendo Jungkook addormentato accanto a sè sul divano.
Di nuovo uno squillo.
Sollevó la testa guardando sul tavolino li di fronte era il cellulare di Jungkook.
Si allungó prendendolo.
Era Yoon..
- Yoon.. -
"Tra venti minuti sono li a casa di Jungkook.. Vedi di farti trovare pronto.."
Jimin spostó il cellulare dall'orecchio, controlló l'ora erano le 9.. Dannazione le 9.
Si erano addormentati senza pensare ad impostare la sveglia.
Scivoló giù dal divano, sentendo Jungkook brontolare nel sonno.
- Jungkook-ah.. Alzati.. YOON SARÀ QUI A MOMENTI. Faremo tardi.. -
A quelle parole Jungkook saltó in piedi, imprecando sottovoce.
Entrambi salirono al piano di sopra, riuscirono a fare una doccia veloce e trovare qualcosa da mettere per l'udienza in tribunale.
Jimin indossó una camicia bianca e i pantaloni neri.
Era nervoso, non riuscì ad asciugare i capelli.
Erano umidi e spettinati.
- sei bellissimo anche cosi.. -
- Non devo presentarmi ad un appuntamento al buio Jungkook.. ma in tribunale.. -
- Andrá tutto bene.. te lo prometto.. -
Jimin si riguardó allo specchio, lasció i primi due bottini aperti. I capelli potevano andare bene, ma i baci della sera prima avevano reso le proprie labbra più rosse e più gonfie.
Dannazione.
- Rilassati Jimin-ah, rischi un attacco di panico.. - Jimin guardó Jungkook attraverso lo specchio indossava un completo nero sopra una camicia Bianca.
Era bellissimo.
I capelli decisamente più ordinato dei suoi.
Sentirono il campanello e la voce della madre del moro che li avvisava che Yoon era arrivato.
- Si và in scena.. -
- Iniziamo.. -
Jimin uscì dalla stanza scendendo le scale e raggiungendo Yoon alla porta.
Indossava un completo blu scuro, anche lui era elegante.
- Pensavo di trovarti ancora in pigiama a dire il vero, è un record per te essere pronto a quest'ora.. -
- Hyung.. Non scherzare.. Sono sempre pronto io.. -
Yoon emise una risata scuotendo piano la testa.
- Sei sempre il solito, andiamo? -
- Si.. Sono pronto.. -
Jungkook si portó al suo fianco prendendolo per mano.
- È arrivato il momento di dare una fine a tutto questo.. -
I tre uscirono di casa andando verso la macchina.
- Pronti? -
- Prontissimi.. -

behind your back Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora