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Dopo aver detto a Taehyung che lo avrebbe raggiunto verso sera al ristorante e che poi insieme si sarebbero diretti al club con gli altri, era tornato a casa.
Quel drink gli aveva davvero alleggerito l'umore, la testa era meno pesante di prima e i pensieri sembravano essere svaniti.
E la cosa a Jimin andava più che bene, per almeno qualche ora non avrebbe pensato a nulla, sè non prepararsi per la serata.
Almeno li non sarebbe stato ignorato, avrebbe rivisto vecchi compagni dell'universitá.
Hobi, Yoon e Nam.. dopo che si era sposato aveva smesso di uscire, aveva smesso di divertirsi con i suoi amici e per una sera voleva tornare ad essere quel Jimin. Quello spensierato e divertente, quello meno lunatico e silenzioso.
Voleva proprio essere finalmente se stesso e quale modo migliore se non un occasione come questa?
Non avrebbe pensato a Ji-hoon, non avrebbe pensato al fatto che suo marito sembrava vergognarsi di dire al mondo che aveva sposato un suo allievo.
Di dire al mondo che ama un ragazzo.
Prese le chiavi di casa inserendole nella toppa ed entrando, notó da subito le scarpe di Ji-hoon all'ingresso, dunque era passato comunque a casa.
Tolse le scarpe dirigendosi verso la cucina dove un delizioso profumo di caffè gli invase le narici, in quel momento un buon caffè gli ci voleva proprio.
Entrato, trovó Ji-hoon seduto sulla sedia, la tazza fumante di caffè tra le mani e lo sguardo sul giornale.
- Sei a casa.. -
L'uomo sollevó la testa al suono della sua voce, annuendo piano per poi tornare a leggere l'articolo.
Mentre Jimin si avvicinó al piano della cucina, prendendo una tazza dal mobile a destra e versandosi del caffè.
Il calore che emanó riscaldó subito le mani gelate di Jimin e non sapeva sè avesse freddo per l'ambiente o per il silenzio del maggiore.
- A che ora esci stasera? -
Mormó poco dopo, voltandosi a guardarlo.
Jimin scrolló le spalle, sorseggiando un pó di caffè.
- Raggiungo il ristorante di Tae per le 19.. -
- E come hai intenzione di vestirti? -
Sorseggió un altro pó di caffè, posando poi la tazza al piano della cucina, incrociando le braccia al petto.
- Ha importanza come mi vestiró? -
Il maggiore si alzó dalla sedia, portandosi di fronte a lui. Jimin in confronto a lui era esile e un altezza più bassa della sua quindi dovette alzare leggermente la testa per poterlo guardare.
- Ha importanza.. Visto che conoscendo quel tuo amico passerete la serata in un qualche Club pieno di uomini?.. Ti devo ricordare che sei mio marito? Dovresti venire alla cena con me.. -
- Oh.. pensa un pó.. Ora ti ricordi che sono tuo marito?
Sbaglio o alla cena penseranno che sono un tuo ex allievo trovato per caso e invitato alla cena? -
Ji-hoon si fece più vicino, bloccandolo tra il piano e il suo corpo, le braccia ai lati dei suoi fianchi.
- Jimin.. Perchè non smetti di fare cosi.. Perchè non metti via lascia di guerra e smetti di polemizzare sù ogni cosa?
Vieni alla cena con me.. -
- Non verró a quella cena.. Per cosa poi? Ritrovandomi in un angolo, da solo mentre tu te la spassi?
Come l'ultima volta? Ti devo ricordare come ti sei comportato a quella cena?
Forse la cameriera del locale ancora sè lo ricorda.. perchè io me lo ricordo come la tua lingua le fosse finita tra le labbra.. O e pensa un pó, essendo tuo cugino non potevo di certo fare una scenata di gelosia.
E ti ricordo visto che mi accusi di polemizzare sù tutto, che a differenza tua, io la fede non me la tolgo dal dito.. Tu invece quando entri nella parte dell'etero la metti ben nascosta nella tasca dei jeans.
Cosi nessuno ti chiederà come mai hai una fede al dito ma tua moglie non è li con te. Perchè hai paura.. Paura di dire che non c'è nessuna moglie che ti aspetta a casa, ma un marito che tratti come uno zerbino o un trofeo quando invece vuoi vantarti con quel tuo amico con cui insegnavi.
Ora, posso avere il diritto di polemizzare quando noto che mio marito non mi considera?
Non voglio passare un altra serata a buttar giù drink, a evitare domande dai presenti, a non mostrare come mi sento davanti a degli estranei.
Mi dovresti proteggere.. Non mandarmi al patibolo.
Che ci vengo a fare a quella cena?
Vuoi tuo marito li con te, ma non saró tuo marito a quella serata Ji-hoon.. Quindi, a che serve venirci?
Tu esci, io esco con i miei amici e siamo entrambi più felici.
Quando tornerai qui, saró qui.. perchè a differenza tua.. Io non ti ho mai nascosto ai miei amici o alla mia famiglia, anche sè sai com è andata con mia madre e mio padre. Ma almeno lo sanno. Ora.. Ho bisogno solo di bere del caffè, farmi una doccia veloce e prepararmi per una sera con degli amici che non vedo da una vita. -
Mormora, portando la mano al suo braccio e accarezzandolo dolcemente, dopo tutto per quanto fosse arrabbiato e deluso, lo amava comunque.
- Uscirai con il tuo migliore amico, con cui hai vissuto per mesi e che sai che provava qualcosa per te e un tuo ex compagno che aveva una cotta per te.. Non passeró una serata rilassata a saperti con loro. -
- Credimi, non faranno nulla di diverso da quello che hanno sempre fatto e cioè rispettare i miei sentimenti per te.
Puoi rilassarti a quella cena.. Ci vedo un lato positivo, almeno per una volta sarai geloso.. Oh e io di certo non metteró la lingua nella bocca di qualcuno.. ! -
Detto questo lo spostó piano e lo oltrepassó, uscendo dalla cucina e salendo le scale.
Poteva sentire anche i passi di Ji-hoon alle proprie spalle.
- Non ho finito di parlare.. Jimin! -
- Io invece si.. -
- Jimin ascoltami.. sè verrai con me diró a tutti i presenti che si sei un mio ex allievo.. ma che sei mio marito. -
Jimin, scosse appena la testa tornando a salire le scale.
Era certo che lo stesse dicendo solo per farlo andare a quella cena.
Non lo diceva alla famiglia, figurarsi ad una cena con 20 persone.
- Non mi credi? -
- Perchè dovrei? Hai detto che lo avresti detto ai tuoi e a che punto siamo?
Ancora non lo sanno, tua madre ancora pensa che ti sposerai e avrai dei figli. -
Ji-hoon, fece scivolare la mano nella sua, intrecciandone le dita, accarezzando lentamente il suo dorso, gli occhi puntati nei suoi.
- Non staró via molto, ti trovo qui al mio ritorno? -
- Certo.. -
Il maggiore avvicinó le labbra alle sue, avvicinandolo più a sè e baciandolo lentamente, Jimin schiuse le labbra chiudendo gli occhi, avrebbe voluto che quel bacio fosse più passionale, come le prime volte ma, il maggiore si staccó, sorridendogli e tornando al piano di sotto.
Sospiró raggiungendo il bagno, accendendo il box doccia, tolse la maglia e i pantaloni sentendo bussare alla porta, l'aprì addossandosi allo stipide e tenendo lo sguardo sul maggiore, sperava davvero che dicesse o facesse qualcosa.
- Sto uscendo adesso, i ragazzi mi raggiungono al locale.. Volevo salutarti.. -
Gli si avvicinó, avvolgendo le braccia al suo bacino per attirarlo più a sè, quando le labbra furono sulle sue Jimin chiuse gli occhi, affondando le dita tra i suoi capelli, tirandoli leggermente.
Mugoló nella sua bocca, intrecciando e giocando con la sua lingua.
Jimin aveva davvero bisogno di questo momento con suo marito.
Voleva poterlo baciare, toccare e guardare negli occhi ma il maggiore non era di quell'idea, lo fece voltare di spalle, spingendolo all'interno del bagno e facendolo appoggiare contro il lavello.
Ancora una volta non voleva guardarlo negli occhi..
Gemette forte quando il maggiore entró in lui con un colpo solo, portando la testa contro il proprio braccio.
- Ah J-Jimin.. - mormora, affondando in lui senza sosta, mirando al suo punto più sensibile.
Geme, mordendosi piano il braccio, non era nulla di sentimentale, in quel momento Jimin si sentì usato da suo marito.
Sperava solo finisse il prima possibile.
Ji-hoon, aumentó le spinte, venendo copiosamente in lui.
Un bacio sulla spalla, ed uscì da lui tirandosi sù i pantaloni e sistemandoseli.
- Ci vediamo stasera.. Ti amo, Dolcezza.. -
Jimin, mugoló piano, appoggiando la testa al proprio braccio riprendendo il controllo del proprio respiro, tirandosi sù, ed entrando nella doccia.
Lasció che l'acqua calda lo colpisse, un ora dopo era seduto sul tavolo del club insieme a Taehyung e ai ragazzi, con il secondo drink tra le dita.
- Jimin, stai bene? -
- Si, stó bene.. Tranquillo. -
Yoon che dalla parte opposta del tavolo si alzó per andare a sedersi accanto a lui.
- ancora una volta ti ha voluto marchiare? A quanto pare si ricorda ancora delle voce che giravano all'universitá. -
Jimin, sapeva a cosa si riferiva il maggiore.
Lo aveva notato anche lui prima di uscire quel segno sul collo, e sapeva anche perchè Ji-hoon glielo avesse fatto sapendo quanto a Jimin non piacesse quando qualcuno gli lasciava segni ben visibili.
Quelle voci alla fine non erano del tutto fondate, Jimin aveva sempre saputo che il ragazzo più grande di due anni lo stesse orservando da diverse settimane e a Jimin dopo tutto non gli era mai stato indifferente, cosi era nata una relazione occasionale. Quando Yoon chiamava Jimin correva e viceversa.
E tutta l'università sapeva di questa cosa, anche Ji-hoon.
- Vuole ricordarmi che sei suo? Pensa davvero che un succhiotto mi terrà lontano sè me lo chiedi? -
- Yoon.. Era prima di incontrare Ji-hoon.. lo sai.. -
- Ma almeno ti fá godere come si deve? -
Taehyung a sentirlo lo colpì bonariamente sul braccio.
- Ma ti sembrano cose da chiedere? -
- Mi chiedevo solo sè almeno nè valesse la pensa stare con lui.. -
Jimin scrolló le spalle, buttando giù il drink tutto d'un fiato.
- Non mi ha fatto venire.. È venuto lui ed è uscito ad incontrare gli altri. -
Yoon guardó Taehyung che con sguardo triste scosse piano la testa.
- Da quanto non avevate un intimitá? -
- Non contanto oggi? Tre settimane.. forse di più.. Non lo ricordo nemmeno. -
Yoon a quel punto avvolse le braccia alle spalle di Jimin.
- Vuoi che.. -
- No grazie, passo.. -
- Guasta feste.. - mormoró Yoongi al suo orecchio, facendolo ridere.
- ragazzi, ho proprio voglia di ubriacarmi stasera.. Un altro giro? Lo offro io! -

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