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Jimin portó le mani all'interno delle tasche del proprio cappotto tenendo lo sguardo verso Jungkook che arrivato al parcheggio svoltó l'angolo, sparendo cosi dalla sua visuale.
Passava il peso da un piede all'altro quando qualcuno che lo chiamava lo fece voltare.
- Jimin-ah.. -
Ji-hoon e sua madre erano proprio li, di fronte a lui.
Sapeva che il maggiore non avrebbe lasciato correre cosi facilmente, ma non sapeva cosa centrasse sua madre, nemmeno sapeva che il figlio si stesse per sposare con quella ragazza ma che in realtá era stato sposato con lui per due anni, era perchè Jimin era seriamente intenzionato a divorziare da lui.
- Oh Jimin, ho saputo che eri stato ricoverato.. Come ti senti? -
La donna cercó di toccarló sul braccio ma Jimin fece un passo indietro, evitando cosi il contatto.
- Stó bene ora.. Stó andando a casa.. -
- Vuoi un passaggio? -
- No grazie, Jungkook è andato a prendere l'auto.. Sarà qui a momenti.. -
- Come mai sei finito in ospedale? -
Chiese la donna preoccupata. Da quando la madre di Ji-hoon si preoccupava per lui?
- Un piccolo mancamento.. Nulla di grave.. -
- Te l'ho detto mamma, Jimin ha problemi con l'alcool.. -
- Come scusa? -
La donna intervenì, guardando il figlio e scuotendo piano la testa.
- Non dargli retta. Lui pensa che tu abbia alcuni problemi con il bere, dice che spesso ti sei concesso di bere uno o due bicchieri in più del dovuto. -
- Ah si? Il problema è l'alcool? -
Disse Jimin guardando il maggiore negli occhi, lui sostenne il suo sguardo, mentre la madre guardava prima l'uno e poi l'altro. Sperava solo che Jungkook si sbrigasse.
Voleva andarsene di li il prima possibile.
Si gelava li fuori e la presenza di Ji-hoon e della madre di certo non aiutava.
- Perchè non sali in macchina mentre aspetti Jungkook? Cosi non ti geli.. -
- Preferirei gelare che entrare in auto con voi, con tutto il rispetto.. -
- Modera i modi Jimin.. -
- Altrimenti? -
Ji-hoon si portó davanti a lui fronteggiandolo, ma Jimin non si scostó, nemmeno quando il volto del maggiore fù troppo vicino al suo e poteva sentirne il respiro solleticargli il volto.
- È mia madre, dovresti portarle rispetto.. -
- Perchè dovrei? -
- Non farmi incazzare.. -
Jimin emise una risata e potè notare come l'espressione seria di Ji-hoon si tramutó subito in rabbia. Sapeva quanto al maggiore desse fastidio quando qualcuno gli rideva in faccia.
- Perchè dovrei portare rispetto a tua madre o a te? Sei soltanto un mio vecchio insegnante.. sbaglio? -
Ji-hoon spostó lo sguardo da Jimin alla madre che alle sue spalle li guardava attentamente.
- Siete passati, vi ho detto che stó bene.. Ora potete andarvene tranquillamente a casa.. -
Ji-hoon guardó di nuovo la madre.
- Mamma, ho bisogno di parlare con Jimin da solo.. Potresti aspettarmi in macchina? -
La donna annuì, spostando lo sguardo dal figlio a Jimin.
- Riguardati e stammi bene Jimin.. -
- La ringrazio, ma non deve preoccuparsi per me. Stó alla grande.. Mai stato meglio di cosi.. -
L'ultima frase la disse guardando Ji-hoon negli occhi.
La donna si allontanó, raggiungendo l'auto.
Mentre Ji-hoon si voltó nuovamente a guardarlo.
- Puoi andare.. Non ho altro da dirti.. -
- Sali in macchina.. Accompagno mia madre e tu ed io parliamo.. -
- Mi sembra di essere stato chiaro poco fá al telefono, non voglio vederti, nè sentirti e nè tanto meno parlare con te. -
Jimin gli diede le spalle ma Ji-hoon lo prese per il polso, facendolo voltare verso di lui.
- Lasciami.. - disse tra i denti.
Ribollendo di rabbia.
- Non toccarmi.. Mi fai schifo.. -
Ji-hoon stava per colpirlo quando qualcuno gli bloccó il polso.
Jimin e Ji-hoon spostarono lo sguardo, ritrovando Jungkook che con lo sguardo pieno di rabbia stava fissando intensamente Ji-hoon.
- Prova soltanto a toccarlo e sei morto.. -
- È una minaccia? -
- Una minaccia che si avvererá sè non te nè vai subito e sparisci dalla mia vista. -
Jimin riuscì a liberare il suo polso e portarsi alle spalle di Jungkook.
- Voglio parlare con mio marito.. -
- Lascialo in pace.. -
- Ha dei diritti verso di me.. -
- Anche tu verso di lui li avevi, eppure guarda com è andata a finire.. Jimin non ti vuole, fattene una ragione.. -
Ji-hoon ribollì di rabbia, guardando Jungkook negli occhi.
- Vuoi solo divertirti con lui.. ammettilo.. -
- Quello che si è divertito a guardarlo mentre gli altri abusavano di lui, sei tu.. quello che si è eccitato a guardare e filmare il proprio marito in quelle condizioni, eri sempre tu Ji-hoon.. Non io.
Non puoi fingere che tu non sia colpevole. Non puoi pretendere di riavere con te Jimin.
Lo hai tenuto all'oscuro di tutto.
Hai continuato a vivere al suo fianco pur sapendo cosa fosse successo a quella festa.
Gli hai mentito.. lo hai tradito.. -
- Non l'ho mai tradito.. -
Jungkook lasció il polso di Ji-joon allontanandosi leggermente da lui.
- Hai tradito la sua fiducia.. il suo amore, perchè si, Jimin era davvero innamorato di uno come te.
Cosa ci vedesse in te proprio non l'ho mai capito.
Quella sera che l'hai portato alla cena con te a casa di tua madre, non ti sei nemmeno accorto di quanto si sentisse escluso.. -
- Tu invece si? -
- Perchè credi che ti sia venuto a chiamare?
Voleva andarsene e tu glielo stavi impedendo.. Sei un egoista del cazzo Ji-hoon.. lo sei sempre stato.. Ora sparisci.. -
Jungkook si voltó prendendo Jimin per mano e spingendolo dolcemente giù per le scalinate, raggiungendo cosi l'auto.
Jimin non si era nemmeno accordo che Jungkook li avesse raggiunti.
Era troppo preso a litigare con Ji-hoon. Salito in auto Jimin allacció la cintura e attese che Jungkook salisse in auto, notando Ji-hoon che saliva in auto della madre e lasciarono il parcheggio.
Jungkook sbattè lo sportello, addossandosi al sedile e rimanendo con lo sguardo davanti a sè.
- stai bene? - chiese Jimin.
Il moro voltó la testa per guardarlo, controllandogli il volto.
Poteva vedere come lo sguardo passasse da una parte all'altra del viso.
- Non mi ha toccato.. -
- Ma stava per farlo.. e tu non hai reagito. -
- Ero troppo preso a litigare con lui.. -
- Quante volte ti ha messo le mani addosso e non hai reagito? -
- Ha importanza? -
- Si, perchè avresti dovuto colpirlo.. Io lo avrei fatto.. -
- Lo só, anche io.. ma sarei passato dalla parte del torto.. e non voglio che la passi liscia.
È un bastardo che deve pagare, vuole picchiarmi? Che lo faccia, peggiorerà la sua situazione.. -
- sè ti avesse colpito non sarei stato fermo.. lo sai vero? -
- Lo só.. ma nemmeno tu l'hai colpito.. Hai bloccato il suo colpo.. anche tu non volevi passare dalla parte del torto.
Anche tu vuoi che lui paghi per quello che ha fatto. Ed è vero che a quella cena tu hai permesso a me di andare via.
Immagino che non fosse vero che sua madre lo stava cercando.. -
Jungkook sorrise scrollando le spalle.
- era da tutta la sera che ti tenevo d'occhio, avevi attirato la mia attenzione e avevo notato che non ti sentivi a tuo agio a quella cena, poi sè devo passarla con la madre di Ji-hoon ancora peggio.
Eri a disagio e non avrei mai detto che tu fossi cosi vicino a Ji-hoon.
Uno cosi non poteva aver attirato un ragazzo cosi.. -
- Un ragazzo cosi? Che significa? -
- Un ragazzo che voleva solo godersi il proprio amore.. Sapevo che c'era qualcosa sotto, ma non avrei mai detto che il segreto fosse il vostro matrimonio..
Ji-hoon aveva la reputazione del donnaiolo, all'inizio ho pensato che tu fossi uno dei tanti per lui e probabilmente per lui era cosi.. ma non per te.
E l'ho capito solo dopo aver scoperto che eri sposato con lui che per te la cosa era seria.. -
- Il matrimonio per me è una cosa seria, l'ho sposato perchè pensavo mi amasse davvero.. -
Jungkook rimase a guardarlo scuotendo piano la testa.
- Ji-hoon ama solo sè stesso.. è sempre stato cosi e non potrá mai cambiare.
Per questo speravo che tu aprissi gli occhi e da una parte lo hai fatto.. Ma Jimin, non permettere mai più che ti tocchi.
Sè vedi che cerca di colpirti, cosa che probabilmente era un abitudine per lui farlo, non rimanere fermo.
Reagisci, colpiscilo.
Quando sono arrivato davanti all'ospedale e l'ho visto, non ho nemmeno pensato di spegnere l'auto.
Non voglio che ti tocchi ancora.
Non voglio nemmeno che ti picchi.
Tu hai paura che lui faccia del male a me, ma io ho più paura che lui faccia del male a te, non sarebbe la prima volta che lo fá e per quanto tu insisti nel dire che sei più grande tu di me, a guardarti non sembra.
Sembri cosi indifeso, e anche lui lo vede. Anche lui ti vede allo stesso modo in cui ti vedo io.
Per non parlare del fatto che il suo orgoglio è stato ferito.
Prima quando eri al suo fianco poco gli importava, ora? Ora ti rivuole con sè e sá che ti ha perso ed è la cosa peggiore per uno come lui. -
- Hai paura che mi faccia un agguato mentre sono da solo? -
- Stasera lo ha fatto.. -
Jimin scosse piano la testa.
- era con sua madre.. Non farebbe nulla di cosi stupido di fronte a lei.
Nemmeno sá che siamo sposati.. -
- E cosa succede sè un giorno si presenta senza sua madre e tu sei da solo? -
Jimin slacció la cintura avvicinandosi a Jungkook, sentendo come il respiro del moro fosse più irregolare di prima.
- Ora chi stà avendo un attacco di panico?
Domani andró a denunciare Ji-hoon.. Finirá in galera per quello che ha fatto..  Mentre io mi godró te, che sei dannatamente eccitante e sexy quando ti preoccupi per me.
Non ho mai avuto nessuno che fosse preoccupato per me, togliendo Tae e Yoon ma loro sono i miei migliori amici e non li vedo in quel modo..
Quindi, per quanto io sembri indifeso. Sono comunque più grande di te, e in questo momento voglio andare a casa, farmi una doccia calda per sciogliere la tensione della giornata e voglio fare l'amore con te.. a meno che tu non voglia passarla con un attacco di panico in piena regola.. Quindi, rilassati e baciami.. -
Jungkook lo guardó negli occhi, portando il braccio a cingere la sua vita, attirandolo più a sè.
Jimin portó le mani tra i suoi capelli, sfiorando piano le labbra del moro, sentendolo sospirare piano.
- Tu vuoi farmi impazzire.. -
- È proprio quello che intendo fare.. -
Mormora, scivolando dal proprio sedile a quello di Jungkook, sedendosi a cavalcioni sù di lui.
Jungkook sorrise maliziosamente, portando le labbra a baciare e mordere il suo collo, non riuscì a trattenere un gemito, che risuonó fin troppo alto nell'abitacolo.
Jimin affondó le dita tra i suoi capelli, tirandoli leggermente quando i denti del minore morsero piano la sua pelle, sapendo esattamente cosa avrebbe trovato il giorno seguente.
Spinse appena i fianchi contro i suoi, sentendolo mugolare contro la propria pelle e questo fece ridere Jimin di soddisfazione.
- Non qui.. -
Mormoró Jimin, sentendo Jungkook protestare.
- Non p-posso fermarmi ora.. -
- Vorresti farlo in macchina? -
- Perchè no? -
Jimin rise piano, reclamando le labbra del moro che sospiró nella sua bocca, portando le mani a cingere le sue natiche per spingerlo più vicino a sè.
Jimin intrecció e giocó con la sua lingua, approfondendo quel bacio, rendendolo più passionale.
Scivoló con le mani tra i loro corpi, slacciando i jeans di Jungkook e infilando la mano al loro interno, afferrando tra le dita la sua erezione.
- Mmh.. D-Dannazione Jimin.. -
- Sssh.. -
Mormoró, portando le labbra al suo collo.
Baciandoglielo lentamente, godendosi ogni gemito che il minore emetteva, muovendo la mano dal basso verso l'alto, stuzzicando più volte la sua punta con il pollice.
- Come ho detto... Non qui.. -
Jimin emise una risata divertita, spostandosi e scivolando sul sedile del passeggero, Jungkook deglutì voltando la testa verso di lui.
- Ti odio.. -
Jimin rise più forte, scuotendo piano la testa.
- Bugiardo.. -
Jungkook avvió il motore, allacciando la cintura.
- Sappi solo che dovrai rimediare.. appena saremo a casa.. -
- Puoi contarci.. -

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