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Mentre finivano di mangiare e di bere, la pioggia fuori non smise nemmeno un secondo di venire giù, Jimin spostó lo sguardo dalla pioggia alla sala, fermando un cameriere li vicino
- Mi scusi? Le posso chiedere un favore?
Il cameriere che nel mentre stava ripulendo un tavolo li vicino si voltó verso di lui con un sorriso stampato in faccia e a Jimin sembró di conoscere quel ragazzo ma non sapeva dove lo avesse giá visto.
- Prego, mi dica.. -
- Avete per caso un ombrello? Siamo a piedi e.. Fuori diluvia. -
Il cameriere a quel punto prese i piatti sporchi scuotendo appena la testa.
- Mi dispiace ma penso che non teniamo alcun ombrello nel nostro locale. Solitamente i clienti nè dimenticano sempre qualcuno ma, o vengono buttati o semplicemente vengono presi dallo staff del locale.
Perdonatemi.. -
Il ragazzo si allontanó svelto, mentre Jimin sentiva lo sguardo di Jungkook addosso.
- Jimin, prima o poi la pioggia cesserá. Hai detto che non hai fretta di tornare a casa no? -
- Si, certo ma.. Sè non smettesse? Non possiamo star qui.. -
- A quel punto troveremo una soluzione, è giorno e il locale rimarrà aperto fino a tardi, non sará un problema sè rimaniamo qui ancora per un pó. -
Jimin a quel punto, si addossó alla sedia, stava per parlare quando il cameriere di poco prima si avvicinó, chiedendo sè volessero prendere altro e più chiedeva più non smetteva di squadrarlo.
- Hai qualche problema? - chiese a quel punto infastidito.
Anche Jungkook sembró sorpreso dal tono che aveva usato per fargli la domanda ma poco importava, non gli era mai piaciuto chi fissava cosi intensamente senza un valido motivo, soprattutto sè era un estraneo e più sosteneva il suo sguardo più sentiva brividi lungo la schiena e non era da lui avere quella reazione.
Un senso di disagio.
- Allora? -
Il cameriere a quel punto gli afferró il polso, guardandolo negli occhi mentre si piegava verso di lui, troppo vicino per i suoi gusti.
- Ora ho capito dove ti ho già visto.. È da quando sei entrato che ci penso. -
- Lasciami il polso.. -
Quando il ragazzo non lasció il suo polso, vide Jungkook alzarsi e avvicinarsi al biondo.
- Hey, non hai sentito? Non credo di aver sentito che Jimin ti abbia dato il permesso di toccarlo..
lascialo adesso.. -
Il biondo lasció la presa sul polso di Jimin, avvicinandosi a Jungkook fronteggiandolo.
- Perchè? Dovrei chiedere il permesso? .. Conosco questo ragazzo .. Pensi che sia un santo?
Andiamo .. Te lo leggo negli occhi che te lo vorresti portare a letto. -
A quel punto Jungkook scattó in avanti, pronto a prenderlo e sbatterlo al muro, ma la mano di Jimin si portó nella sua, bloccandolo da fare qualsiasi mossa.
Quando spostó lo sguardo sù di lui, non potè che notare quanto si sentisse a disagio e imbarazzato mentre i clienti in sala osservavano da lontano la scena.
- J-Jungkook, lascia perdere.. Non.. Ascoltarlo.
Io non só nemmeno chi sia.. -
Il biondo lo guardó attentamente, avvicinandosi nuovamente a lui, facendolo indietreggiare leggermente.
- Davvero non ti ricordi? -
- Dovrei? -
A quel punto il biondo emise una risatina, gli sguardi confusi di Jimin e Jungkook erano evidenti.
- Che hai da ridere? -
Chiese il moro, spingendolo leggermente, dando modo cosi di allontanarlo da Jimin.
- Non ricordi cosa è successo alla festa a casa di Ji-hoon due anni fá? Perchè io ricordo ogni cosa.. -
Jimin sentendo nominare la festa a casa di Ji-hoon trasalì, distogliendo lo sguardo da entrambi.
- Allora ricordi.. O forse hai dei vaghi ricordi di quella notte.. Posso assicurarti peró che io e alcuni miei amici ricordiamo tutto, sè hai bisogno di ricordare possiamo sempre rivederci.. Ti offriró da bere mentre parliamo. -
- Non só di cosa parli.. -
Jimin a quel punto si alzó in piedi guardando Jungkook.
- Torno subito, vado un attimo al bagno.. -
Non attesa la sua risposta, si avvió verso il bagno, percorrendo un piccolo corridoio, una volta li, entró. Appoggiando le mani al lavello e cercando di rallentare il proprio respiro, non poteva avere un attacco di panico proprio li, nel bagno di un locale.
Più si agitava, più rischiava di svenire.
Accese l'acqua, buttandola piano sul viso, passandoci le mani.
Non riusciva ancora a parlare di quella festa, nemmeno Ji-hoon ci riusciva.
Eppure sembrava che il maggiore sapesse molto di più, più di quello che ricordava lui.
Erano ricordi offuscati, ricordava delle voce ma, non ricordava cosa dicessero.
Ricordava sei sospiri e delle labbra.
Poi tutto era cosi incerto.
Sapeva solo che a quella festa non era riuscito a sopportare di vedere l'uomo che amava, l'uomo che settimane prima lo aveva sposato flirtare con delle ragazze a quella festa.
Ricordava di aver esagerato con l'alcool..
Il giorno seguente era sù un letto a casa di Ji-hoon, con la testa che scoppiava e diversi segni sul corpo.
Ma Ji-hoon non seppe dare spiegazione a nessuna delle sue domande al risveglio.
- Mi dispiace sè ti ho ricordato qualcosa di spiacevole, non era mia intenzione farlo.. -
Si voltó, trovando ancora una volta quel ragazzo, li di fronte a sè che con passo lento si avvicinava a lui.
- Ma non avrei mai pensato di rivederti.. Ho pensato che dopo tutto quello che era successo a quella festa ti fossi trasferito.. -
- Perchè dovrei lasciare casa mia per una stupida festa? -
Il biondino lo guardó negli occhi, scrutandolo ancora una volta.
Le sue dita che sfioravano la pelle delle braccia di Jimin, facendolo rabbrividire ancora.
- Allora davvero non ricordi, Ji-hoon non te l'ha detto.. -
- Che avrebbe dovuto dirmi? -
Il ragazzo scrolló le spalle, allontanandosi leggermente da lui.
- Non saró di certo il a dirtelo.. Frequenti ancora Ji-hoon, só per certo che a quel tempo tu avessi una cotta per il tuo insegnante.. Immagino che tutti lo sapessero eccetto lui.. Quanto ci ha messo a capire che eri preso da lui? -
- Non sai nemmeno quello che dici.. -
Lo spinse, avviandosi verso la porta, ma venne prese per il braccio e fatto voltare, si ritrovó con la schiena al muro.
- Só esattamente quello che dico.. E credimi che.. Per quanto Ji-hoon si dimostri un santo, non lo è.. E perchè invece di litigare non.. rinvanghiamo il passato? -
Jimin lo guardó confuso, mentre il biondo sfiorava il suo collo con le labbra, sentì il suono della cinghia che veniva slacciata.
- Che cazzo vuoi fare? -
Lo spinse via, colpendolo con un pugno al volto.
Il biondo cadde a terra portandosi la mano alla guancia e lamentandosi per il dolore.
- Non.. T-Toccarmi mai più.. HAI CAPITO? -
Jimin uscì dal bagno, raggiungendo la tavola in cui Jungkook era ancora seduto. Prese le proprie cose, indossando la giacca.
- Hey Jimin dove.. -
- Ti ringrazio per il pranzo ma.. Devo proprio scappare. -
Mormora, non guardandolo negli occhi. Prende il proprio portafogli prendendo alcuni soldi e lasciandoli sul tavolo.
- È la mia parte.. C-Ci vediamo.. -
Prese e uscì dal locale, poco importava che in quel momento stesse diluviando, almeno le lacrime che in quel momento scesero lungo le guance si mischiavano alla pioggia.
Si incamminó lento verso il marciapiede, portando la mano al petto per quanto facesse male in quel momento.
"Che diavolo era successo a quella festa..?"
Mentre quella domanda si faceva largo nella sua mente, non sentì più la pioggia colpirlo, sollevó lo sguardo verso l'alto notando un ombrello.
Quando si voltó vide Jungkook che con il fiatone era leggermente piegato in avanti per riprendere fiato, tenendo comunque ben saldo l'ombrello per tenerlo all'asciutto.
- J-Jungkook perchè non.. Perchè non vai a casa? -
- Jimin.. Penso davvero che io possa andare a casa, sapendo che sei sotto la pioggia, da solo e mentre piango? -
Jimin scrolló piano le spalle, distogliendo lo sguardo dal suo, troppo intenso per sostenerlo.
- Non stó piangendo.. È solo perchè stavo camminando sotto la pioggia. -
- Jimin, non só cosa quel coglione ti abbia detto, ma.. Sè hai bisogno di sfogarti o di piangere con me puoi farlo.
Sentiti libero di piangere, di urlare.. -
Jimin portô le braccia al petto, chiudendo gli occhi per qualche secondo.
- Non mi vedrai mai piangere o urlare.. Per quanto una cosa mi abbia ferito non lo mostreró mai a nessuno. Sei gentile e ti ringrazio per la considerazione.. Ma, non ho bisogno di aiuto.
Stó bene, voglio solo tornare a casa, buttarmi sotto l'acqua calda e riposarmi.
Non posso permettere che un coglione come quello rovini la mia giornata.
Perchè questa giornata, grazie a te stava andando bene.
Peró adesso ho solo bisogno di starmene da solo, ci saranno altre occasioni per rivederci. -
Jungkook si avvicinó a lui, puntando lo sguardo nel suo, mentre Jimin portó la mano chiuso a pugno sul suo petto per fermarlo da fare un altro passo.
- Non puoi fare cosi.. -
- Così come? -
Jimin battè più volte il pugno sul suo petto, lentamente.
- Jungkook, non só perchè, non só come.. Ma il mio corpo quando sei nelle vicinanze ha delle strane reazioni.
E io só che anche tu te nè accorgi, ma te l'ho detto, sono impegnato.. C'è una persona che mi aspetta a casa e io non posso desiderare di baciare un altro.. -
Mormora mordendosi il labbro inferiore, mentre Jungkook si guardó attorno prima di tornare a concentrarsi sù di lui.
- Siamo solo tu ed io.. Qui al freddo e sotto la pioggia, nessuno saprá che stai per essere baciato proprio in questo momento.. -
- Jung..-
Non finì di dire il suo nome, che le sue labbra vennero reclamate da quelle del moro, chiuse gli occhi socchiudendo le labbra e rispondendo a quel bacio lento, mordendo piano il suo labbro inferiore, il cuore che in quel momento mentre la lingua del moro si intrecciava alla propria inizió a battere più forte, sembrava voler uscire dal petto.
Un ultimo bacio e si staccó da lui.
- Ora, lascia che ti accompagni a casa.. E.. Non è da me provarci con qualcuno che ha giá una relazione ma, non sei il solo che quando sei nei paraggi sente il proprio corpo reagire.
In questo momento, non mi fermerei soltanto al bacio.
Ma só anche che non posso spingerti oltre questo, non fino a quando sarai pronto a farlo,
Sappi solo che.. Ti desidero fortemente.
Sappi solo che, non ho dimenticato la notte che abbiamo passato insieme.. -
- Io, purtroppo l'ho dimenticata.. -
Mormora piano tenendo lo sguardo nel suo, Jungkook gli regaló un sorriso dolce, lasciando un ultimo bacio prima di tornare dritto e guardarlo.
- Rimedieremo a questo.. Jimin-ah.. Non smetteró di provarci con te.. Il tuo uomo dovrá tenerti stretto sè non vorrá che io ti porti via da lui.
E credimi che non ti libererai facilmente di me.. -
- E chi vuole liberarsi di te? -
Mormora, sorridendo e distogliendo lo sguardo. In quel momento vide da lontano Ji-hoon che correva sotto la pioggia e si avvicinava.
- Hey Jimin.. ti ho cercato cosi tanto.. Io.. -
Vide che al suo fianco c'era Jungkook, il suo sguardo si fece più duro di prima.
- Eri con lui.. Che ci fá lui qui? -
- Mi ha seguito quando sono corso via dalla piscina.. abbiamo pranzato insieme e ora mi sta riaccompagnando all'appartamento.. Perchè.. Dovrei rendere conto al mio coinquilino di cosa faccio?
Ti serviva qualcosa? -
Ji-hoon lo guardó attentamente, sistemandosi la giacca e schiarendosi la gola.
- Ti riaccompagno io.. Ho alcune cose che riguardano l'appartamento che vorrei informarti, ma sono cose che riguarda noi coinquilini.. -
- Ci vediamo li, mi faccio accompagnare da Jungkook.. Appena saró li, parleremo.. -
Jimin prese il braccio di Jungkook, spingendolo a camminare lontano da Ji-hoon.
- Non capisco perchè.. sia cosi insistente con te.
Che vuole da te? -
- È una lunga storia.. Prima o poi te la racconteró, andiamo! -

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