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Jimin seguì Han e Yoon fuori dal locale di Taehyung.
Aveva salutato l'amico con la promessa che gli avrebbe fatto sapere com era andata.
Era nervoso e la presenza di Jungkook sicuramente lo avrebbe aiutato a superare l'ansia di quell'incontro.
Che si, poteva essere evitato, ma che lui non voleva evitare.
Voleva affrontare una volta per tutte Ji-hoon sapendo esattamente quanto il maggiore potesse essere cattivo, ma doveva prendere il coraggio e affrontarlo, senza paure e timori.
Jimin salì in auto al posto del passeggero, accanto a Yoon, mentre Han salì sul sedile dietro.
Era silenzioso ma non sembrava preoccupato.
Jimin prese il proprio cellulare dalla tasca, sperava di trovarci un qualche messaggio del moro.
Magari la notizia che dopo tutto la madre stava bene o un messaggio di incoraggiamento, ma non trovó nulla.
Sospiró piano spegnendo il cellulare e ricacciandolo all'interno della tasca.
Notando solo dopo che Yoon lo fissava di tanto in tanto.
- Stó bene.. -
- Peró non sembra.. -
- Non potevo impedirgli di andare all'ospedale, sarei stato un egoista. -
Yoon tornó a guardare la strada, annuendo piano e accellerando.
- Peró, si farà sentire no? -
- Beh.. Penso di si.
Voglio dire... Quando saprá qualcosa si fará sentire.
Yoon, dopo l'incontro mi accompagni a casa di Jungkook? Non penso che lui potrà venire a prendermi da Taehyung.. -
Yoon annuì, mentre Jimin si addossó al sedile, portando lo sguardo fuori dal finestrino.
Non doveva cedere alla paura.
O a quella sensazione di abbandono che gli saliva ogni volta che la persona che amava lo metteva da parte.
A differenza di Ji-hoon per lo meno Jungkook aveva una reale motivazione per farlo.
Era stato il modo.. Si probabilmente il modo in cui era uscito.
Senza un vero saluto, un abbraccio o un bacio.
Yoon svoltó a sinistra, li in lontananza c'era il carcere.
Li Ji-hoon era stato rinchiuso.. Per lo meno fino a quando non gli avrebbero permesso di uscire sù cauzione.
Sperava proprio che gliela negassero.
Han si sporse in avanti, guardandolo.
- Entreró per primo.. cosi tu ti calmi e potrai affrontarlo senza paura.. -
- Come? Non entreremo insieme? -
Han scosse piano la testa, fù peró Yoon a parlare per primo.
- Volevo dirtelo già ieri sera.. Ma non volevo rovinarti la nottata.
Avevi bisogno di stare con Jungkook e di dormire.
Potrete entrare uno alla volta.. Io non posso entrare con voi.
Dunque vi aspetteró qua fuori. -
Ora si che l'ansia lo assalì, Han lo guardó attentamente.
- Jimin-ah.. Andrá tutto bene.
Non potrá farti del male.. Sei stato bravo. Ora non puoi nè crollare e nè mollare.
Non mostrargli che hai paura.
Non fargli vedere che lo temi, ancora.
Mi hai capito?
Entra a testa alta e affrontalo.. -
Jimin annuì piano, chiudendo gli occhi e prendendo un lungo respiro.
- Vorrei entrare per primo.. S-Sè non ti dispiace.. -
- Sè la cosa ti fà sentire meglio, allora va bene.. -
Jimin annuì scendendo dall'auto, seguito da Han.
Yoon invece rimase all'interno dell'auto.
Furono accolti da due guardie che gli fecero strada verso una porta secondaria.
All'interno di questa stanza c'era una parete tutta di vetro.
Dei monitor e un paio di agenti seduti ad osservare.
Dall'altra parte del vetro Jimin vide Ji-hoon, seduto sù una sedia, le mani ammanettate al tavolo.
Lo sguardo vuoto e un taglio al labbro.
Era stato picchiato?
Han lo guardó per un attimo, guardandosi poi attorno.
- Ascolterete tutto? -
- È in un carcere, tutto quello che verrà detto in quella stanza deve essere registrata. -
Jimin si avvicinó al vetro, titubante.
Ji-hoon spostó appena lo sguardo dalla porta alla parete di vetro.
Ma sembrava non vederlo.
- Non puó vederti.. Ora.. Chi di voi vuole entrare per primo? -
- Io.. Entreró io.. -
Disse Jimin guardando l'agente che annuì e gli fece cenno di seguirlo fuori dalla stanza e avvicinandosi ad una porta sulla destra.
- Pronto? -
- Mmhmh.. -
L'agente aprì la porta e lo fece entrare.
- Agente, senta sono ore che sono qui.
Mi riporti in cella.. È una tortura rimanere qui. -
Ji-hoon voltó la testa e i loro occhi si incrociarono.
A parte un brivido lungo la schiena, Jimin non provó nient altro.
Forse non sarebbe stato poi cosi difficile affrontarlo.
- Ji-Jimin..ah.. Sei davvero tu? -
Jimin guardó l'agente, al suo cenno di consenso si avvicinó, facendo il giro del tavolo e sedendosi di fronte al maggiore.
L'agente vicino alla porta lo guardó solo per un attimo.
- Sulla destra troverai un pulsante. Appena vorrai lasciare la stanza, premilo e ti verrà aperta la porta.. Per qualsiasi cosa sono oltre questa porta. -
Jimin annuì, lasciando che l'agente uscisse per poi tornare a guardare Ji-hoon negli occhi.
- Sei venuto.. -
- Già.. -
- Non me lo sarei mai aspettato.. -
Jimin, si addossó alla sedia, incrociando le braccia al petto.
- Non è perchè lo voglia che sono qui.. Tua madre gioca la carta della vittima.
Dice che ho rivinato la sua famiglia.. Devo elencarle cosa hai fatto tu? O cosa ha fatto lei?
O dovrei dire.. cosa non ha fatto lei?
Avrebbe dovuto fermarti.. Non ci credo che lei non sapesse di cosa tu fossi capace di fare. -
- Hai ottenuto quello che volevi no? -
Jimin emise una risata bassa, riportando lo sguardo nel suo.
- Hai fatto tutto da solo Ji-hoon.
Io ho soltanto portato la verità, tu hai fatto tutto il resto.. Hai ammesso che metitavo una punizione.. e per cosa poi?
Per non aver cambiato un abito?
Perchè ho scelto di fare di testa mia?
Hai sempre voluto essere tu a decidere... Egoista bastardo.. -
- Ti piaceva questo bastardo! -
- Al pensiero che fossi innamorato di te mi fà salire la nausea. -
Ji-hoon emise una risata guardandolo attentamente negli occhi.
- Ora invece ti piacciono.. Dolci.. Ti eccita uno come Jungkook! Scopa bene almeno? -
- Non sono qui per parlare di Jungkook.. -
- Giusto.. Probabilmente non vuoi che tutti sappiano che hai appena divorziato ma sei giá finito nel letto di un altro.. -
Jimin tenne lo sguardo nel suo, lo stava provocando.
Sù questo era decisamente bravo.
- Non m'importa sè gli altri pensano che sono giá finito nel suo letto.
Ci sono finito perchè avevo un marito che ha preferito tradirmi che amarmi.. -
- Tradirti? Io almeno non ci facevo sesso con quelle donne.. -
- Hai permesso a degli sconosciuti di abusare di me.. Glil'hai permesso senza batter ciglio! -
Il maggiore si mosse nervosamente sù quella sedia.
Spostando lo sguardo.
- chiedere scusa non serverà giusto? Ormai quello che è fatto è fatto. -
- No, non servirà a niente.. -
- Peró non puoi dire che non ti amavo.. -
Jimin a quel punto rise.
- Fare sesso quando avevi voglia tu, quello non è amare qualcuno.. andare a dormire la notte da solo o svegliarmi da solo. Quello non è essere amato.
Star male e avere la persona accanto che non sè nè accorge quello non è amore...
Hai una visione distorta di cosa voglia dire amare qualcuno. -
- Mentre Jungkook lo sà? -
Jimin distolse lo sguardo sospirando piano.
- Non sono qui per paragonare lui a te.. O viceversa.
Di sicuro Jungkook sá come si ama. E come dimostrarlo.. -
- Perchè io no? -
- No.. Visto che per due anni la tua famiglia non ha saputo di noi.
Di me, del fatto che fossimo sposati o si e quante volte mi hai presentato come un tuo ex alunno o.. un Coinquilino che aveva bisogno di aiuto e mi hai accolto nella tua casa? Oh si il migliore è stato che ero un tuo parente..
almeno Jungkook mi fà sentire come il suo compagno e non come uno sconosciuto.
Per delle relazioni future dovresti imparare da lui. -
Ji-hoon lo guardó con sguardo rovente.
Ma a Jimin non fece alcun effetto.
Non provava niente.
Semplicemente sollievo, finalmente si stava liberando di quella gabbia.
Liberando di Ji-hoon.
- Sè mai uscirai.. Spero che mi lascerai in pace.
Tu e tutta la tua famiglia. -
- Vuoi davvero che ti lasci in pace?
Cazzo Jimin-ah.. e quello che avevamo noi due? -
- Non abbiamo mai avuto niente.. Ero io che ti amavo. Ero io che tiravo avanti questa relazione.
Io, Ji-hoon.. non tu.
È andata avanti perchè io ci credevo..
era un amore a senso unico.
Non mi hai mai amato.. Mai.. e me nè rendo conto soltando adesso.
Soltando ora.. Ho buttato 2 anni della mia vita.
Sei stato la mia più grande delusione d'amore.
Sei stato il peggiore di tutti.
Non ti rendi conto del male che mi hai causato.
Nemmeno adesso ti stai pentendo di quello che hai fatto.
Pensi sia un gioco?
Pensi che io stia bene?
Ho buttato via la mia vita per un amore che non ha significato nulla per te.
Io, non ero nulla per te.
Perchè sei entrato nella mia vita allora?
Perchè dannazione! -
Jimin inizió a tremare, si alzó in piedi stringendosi le braccia al petto, cercando di trattenere le lacrime.
Non voleva piangere di fronte a lui.
Non voleva crollare proprio adesso.
- Perchè eri dannatamente eccitante.
L'unico del mio corso che mi attraeva.. Ti sembrerà strano ma ti amavo.. Ma hai scelto di non ascoltarmi e di non accettare che nascondessi la nostra relazione.. Avrei perso la mia famiglia, avrei perso il mio lavoro.. Avrei perso tutto.. Cazzo! -
- MA HAI PERSO ME.. ! Nè è valsa la pena? -
Disse voltandosi per poterlo guardare.
- Sei un egoista.. Hai pensato soltanto a te stesso.
Alla tua vita.
E io? Io ho perso tutto.. non tu. -
- Avevi già perso tutto Jimin-ah.
I tuoi genitori, la tua casa.. Tutto.
Che altro avevi da perdere? -
- Mi fai schifo.. -
Ji-hoon lo guardó attentamente, alzandosi dalla sedia, ma le manette gli impedivano di allontanarsi dal tavolo e avvicinarsi a lui.
- Non puoi aver smesso di amarmi.. -
Jimin emise una risata, avvicinandosi a lui.
- Pensi davvero che ti ami ancora? Sei un illuso.. -
- Jimin.. -
- Fottiti.. -
Jimin premette il pulsante per richiamare l'apertura delle porte.
Vedendo Ji-hoon muorsi, cercava di liberarsi dalle manette.
- Non Puoi dire sul serio.. Possiamo ricominciare da zero.
Saró un marito migliore. -
- Avresti dovuto pensarci tempo fá.. Adesso è troppo tardi.
Sono innamorato di Jungkook.. Lo amo.
E voglio che tu sparisca dalla mia vita.
Voglio eliminarti dalla mia vita completamente.
Dimenticare tutto. -
Ji-hoon guardó verso la porta, l'agente di poco prima fece capolineo nella stanza.
- Non ho finito.. ! -
Disse Ji-hoon, tenendo lo sguardo nel suo.
- Ci dia altri cinque minuti.. La prego! -
- Non ci darà altri cinque minuti.. Io ho finito qui. -
Lo guardó, cercando di liberarsi.
- Non puoi dire sul serio.. Non è finito niente! -
- Come ti fà sentire nel sapere che hai perso l'unica persona che ti ha dato tutto?
Che ti dava amore anche quando veniva maltrattato?
Come ti fà sentire Ji-hoon?
Perchè quello che stai provando adesso, quel senso di vuoto, l'ho vissuto sulla mia pelle standoti accanto.
Non abbiamo altro da dirci.. -
- Jimin, Cazzo aspetta! -
Jimin si avvicinó all'agente alla porta.
Senza più voltarsi a guardarlo.
- Addio Ji-Hoon.. -
- JIMIN! -
Jimin uscì da quella stanza, incroció gli occhi di Han che gli si avvicinava e lo scrutava attentamente.
- Stai bene? -
- No.. Ma aspetteró che tu finisca con lui.. Ti aspetto in auto con Yoon.. -
Han annuì, entrando nella stanza in cui si trovava Ji-hoon era arrivato il suo turno di togliere qualche sassolino dalla scarpa.
Jimin sentiva ancora Ji-hoon che lo chiamava.
Ma proseguì fuori dalla stazione, Yoon uscì dall'auto raggiungendolo.
- Jiminie.. Come.. -
Jimin a quel punto crolló, le lacrime che per quei interminabili minuti era riuscito a trattenere, adesso non smettevano di scorrere sulle sue guance.
Non capiva sè piangeva per gioia o per aver buttato la sua vita dietro un amore impossibile.
Un amore distruttivo.
Jimin si era letteralmente distrutto per Ji-hoon.
Adesso era tutto finito.
Era libero.
- Jimin-ah.. Piccolo.. -
- S-stó bene.. Hyung. -
Yoon lo prese attirandolo a sè e abbracciandolo forte.
Jimin si abbandonó contro di lui, chiudendo gli occhi.
- V-Voglio Jungkook.. V-Vorrei fosse qui adesso. -
- Ti accompagno da lui.. Poi torno a prendere Han.. -
- È all'ospedale.. Non posso distrarlo mentre la madre stà male.. -
Yoon stava per parlare quando si sentì una portiera sbattere e qualcuno che correva verso di loro.
- Jimin-ah! -
Jimin e Yoon si voltarono, vedendo Jungkook arrivare di corsa.
A quel punto Jimin sciolse l'abbraccio con Yoon correndo verso il moro, una volta vicino si
Lasció stringere dalle sue braccia.
Si abbandonó completamente contro di lui. Stringendo il tessuto della sua maglia.
Appoggiando la testa al suo petto.
Chiuse gli occhi ascoltando il suono del cuore di Jungkook.
- S-Stai bene? -
- Lasciami.. R-Restare cosi ancora per qualche minuto.. T-Ti prego! -
Jungkook lo strinse più forte, annuendo lentamente.

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