Quando Han sorrise al maggiore e si diresse verso il banco dei testimoni, si accomodó tranquillamente sulla sedia, aspettando che il giudice e gli avvocati prendessero le proprie postazioni.
Jimin sperava con tutto il cuore che quello fosse finalmente la fine di quel matrimonio.
E potesse finalmente essere libero..
Jo-hoon si accomodó accanto al proprio avvocato, teso e decisamente nervoso.
Probabilmente non si aspettava che Han avrebbe preso il coraggio e si sarebbe presentato in aula.
Jimin spostó lo sguardo verso Jungkook, il minore era ancora teso, ma sembrava meno nervoso di prima.
Avrebbe voluto essere al suo fianco e avrebbe voluto abbracciarlo e rassicurarlo, ma in quel momento non poteva farlo.
Tornó a guardare dritto di fronte a sè, guardando il giudice che si accomodava sulla poltrona e spostava lo sguardo sù Han.
- La prego di raccontare a tutti i presenti quello che ha da dire.
È a conoscenza che dovrá dire la veritá e nient'altro che la veritá? -
- Certamente vostro onore, lo só.. dunque... Partiamo dall'inizio.
Io non sono veramente il fratello di Ji-hoon. Sono il suo fratellastro..
Sono figlio si suo padre, non nè vado fiero di questo, ma sá giudice, purtroppo non si puó scegliere la famiglia in cui devi stare.
Purtroppo mamma morì e sono stato affidato a quell'uomo laggiù. -
Han indicó il padre di Ji-hoon che seduto accanto alla madre del maggiore si mosse nervosamente.
- Io, Ji-hoon e Jungkook eravamo molto legati a quel tempo.
In effetti mi sentivo protetto da Ji-hoon.
Era un esempio per me.
Lo stimavo.. Molto. Purtroppo ha spezzato quella fiducia.
Quella sera i suoi genitori erano usciti ad una cena e ha deciso di organizzare una festa.
Ha invitato qualche amico, alcuni li conoscevo giá, altri no.
Ho bevuto, non molto a dire il vero.
Non ero poi cosi ubriaco quella sera.
Ji-hoon ha provato a baciarmi e a... Toccarmi ma per me era solo come un fratello.
Un fratello maggiore.. L'ho respinto... -
Han socchiuse gli occhi, Jimin sentì il respiro che si fece più affannoso.
Han sembrava forte ma, probabilmente dentro di sè si sentiva morire.
- Ji-hoon è vendicativo... Molto vendicativo.
Sè non ottiene ció che vuole, sei finito...
Mi ha offerto da bere, a detta sua era per scusarsi del suo comportamento, ma appena ho iniziato a bere, ho sentito la testa girare e un senso di nausea salirmi.
Poi è successo tutto.
Sono stato abusato da Ji-hoon e poi ha.. Permesso ai suoi amici di divertirsi.
Ero devastato.
Ho.. pensato a.. A cosa che a quell'età non si dovrebbe pensare.
Il giorno seguente ho detto tutto a Jungkook.
Mi ha convinto ad andare da mio padre e dire tutto. -
Il giudice lo guardó attentamente.
- Le ha creduto? -
Han accennó un sorriso triste, abbassando lo sguardo e strinse le mani a pugno.
- Come vede, lui è libero... Io sono stato rinchiuso in una struttura per due anni.
Ho attacchi di panico.
Prendo dei medicinali 3 volte al giorno.
Ho scatti d'ira da quel giorno sè qualcuno prova a toccarmi.
Mentre lui? Lo guardi.. Le sembra qualcuno che stà soffrendo? O che abbia rimorsi?
Ha fatto abusare suo marito dai suoi amici...
Ji-hoon.. Cos'ha fatto di cosi grave Jimin dall'avere un trattamento cosi orribile?
Ti ha detto di no?
Ha ferito il tuo orgoglio maschile eh?
Povero piccolo bastardo.. -
Il giudice si schiarì la gola.
- La prego, siamo in un aula di tribunale.. -
- Mi scusi... -
Il giudice annuì, guardandolo e poi spostando lo sguardo in quello di Ji-hoon che fissava Han con sguardo feroce.
- Signor Choi... -
Il padre di Ji-hoon sollevó la testa.
- Si vostro onore? -
- Perchè non ha creduto a suo figlio? -
L'uomo si mosse nervosamente sulla sedia, allentandosi la cravatta.
- Non c'erano prove che fosse accaduta una cosa cosi grave.
È la sua parola contro quella di Ji-hoon. -
- Dunque lei.. Ha comunque scelto di credere a Ji-hoon.. -
- Non è cosi vostro onore! -
Il giudice lo guardó attentamente.
- Mettere un figlio in una struttura per due anni e lasciare che l'altro sia libero di vivere la
Propria vita, è una scelta Signor Choi.. Perchè non ha approfondito questa cosa?
Perchè ha permesso che Ji-hoon facesse lo stesso errore?
Rovinando non solo uno dei suoi figli ma.. anche il Signor Park.. -
La madre di Ji-hoon si alzó in piedi.
- Era impensabile che il nostro Ji-hoon potesse fare una cosa del genere.
È sempre stato un bravo figlio, un esempio per tutti.. -
Han emise una risata, tutti i presenti si voltarono verso di lui.
- Volevate solo salvarvi la faccia!
Non volete pettegolezzi sulla vostra famiglia.
Io ero entrato nella vostra vita.
Un figlio ileggittimo, uscito dal nulla dopo anni.
Sarebbe stato uno scandolo. Oltre al fatto che avrebbero parlato di Ji-hoon, a cui piaceva stuzzicare e provarci con i suoi alunni.
Volete solo apparire come una buona famiglia.
Un esempio per tutti.
Ma siete solo una farsa.
Proteggete Ji-hoon.. Nascondete i suoi errori.
Io ero un errore no?
Dovevo essere eliminato... E ci siete riusciti.
Rinchiuso in una struttura.
E lui? -
Han indicó Jimin.. Che spostó lo sguardo sulla famiglia del maggiore.
- Lui non siete riuscito a braccarlo.
Ci avete provato ma... Vi stà smascherando.
E lei.. -
Guardó la madre di Ji-hoon.
- Lo sà che pagare la gente per non testimoniare a favore di qualcuno è reato? -
La donna trasalì.
- Che vuoi dire figliolo? -
Chiese il giudice.
- Ha pagato un amico di Ji-hoon che si era pentito di quello che aveva fatto a Jimin..
Voleva venire lunedi a testimoniare ma... È un mio amico.
La donna lo ha pagato per non presentarsi.. e qui esce il motivo per il quale è stata spostata ad oggi l'udienza. Temeva che si sarebbe comunque presentato.
Ma non è stato avvisato che era oggi, no? -
Il giudice guardó la famiglia Choi, da Ji-hoon al padre e in fine alla madre.
- Come potete essere cosi crudeli?
Signor Choi... Dica la veritá.. Era o no presente al momento della violenza sù suo marito? -
Ji-hoon guardó Jimin, che rimase a guardarlo sostenendo senza paura quello sguardo crudele.
Conosceva quello sguardo.
Spesso lo aveva rivolto a lui.
Anche prima di quella maledetta festa.
- Meritava di essere punito... -
Nell'aula caló un silenzio che divenne comunque assordante.
Nessuno proferì parola, il padre e la madre di Ji-hoon sbiancarono.
Han rise ancora, passandosi la mano tra i capelli.
- Orgoglio maschile ferito... È davvero una motivazione per punire qualcuno?
Qualcuno che dicevi di amare?
Sono certo che Jimin ti amasse molto... Sei proprio un bastardo senza cuore. -
Ji-hoon si voltó a guardarlo.
- Non hai alcun diritto di parlare, tu!
Sei soltanto un pazzo! -
- E chi è stato a rendermi pazzo? Eh Ji-hoon? ... Chi? -
Il giudice a quel punto si rivolse alla madre di Ji-hoon.
- Signora Choi.. è vero che ha pagato quel ragazzo per non farlo testimoniare? -
La donna si alzó guardando il giudice.
- Io... Ho avuto un incontro con Jimin e suo padre una mattina.
Mi hanno chiesto sè conoscessi quei ragazzi nel video.
Quando sono tornata a casa ho chiamato Ji-hoon e... Abbiamo avuto un incontro con alcuni di loro.
Ho notato che quel ragazzo era il più silenzioso di tutti e quando gli ho chiesto cosa avesse.
Ha detto che si era pentito e che voleva confessare tutto.
Non potevo permettere che accusasse Ji-hoon.
Ho fatto quello che ogni madre farebbe per il proprio figlio.. -
- Si sbaglia.. Lei ha fatto quello che ogni madre non dovrebbe MIA fare. Proteggere una cosa cosi grave.
Nuoce a suo figlio.
Gli dà il diritto di pensare di essere nel giusto e di poterlo rifare.
Ha sbagliato una volta, rovinando la vita di questo ragazzo e ha permesso che accadesse la stessa cosa a quel ragazzo laggiù... Come pensa vivano questo due ragazzi? Mentre suo figlio vive una vita agiata e protetto da voi? -
La donna guardó il marito che immobile al suo fianco non disse niente per proteggerla.
Il giudice scosse appena la testa, addossandosi alla poltrona.
- Ho sentito abbastanza, con il potere a me conferito.. Dichiaro colpevole il Signor Choi Ji-hoon.
Le addebito il divorzio e dovrá scontare la
Pena di reclusione nella contea si seoul.. e Dovrá pagare per la diffusione del video.
Ha ammesso di essere stato presente al momento della violenza ma di non aver fatto niente per aiutarlo.
E lei signora... Dovrà pagare per aver dato somme di denaro al ragazzo per evitare la testimonianza a favore del Signor Park.
Per quanto riguarda lei Signor Choi... Dovrá rispondere di non aver assolto i suoi doveri di padre nei confronti di Han.
E per finire.. Jimin.. -
Jimin si alzó, guardandolo.
- Si, vostro onore? -
Il giudice gli sorrise, guardandolo negli occhi.
- Só che quello che ha passato le resterá per il resto della sua vita e di questo mi dispiace, ma da ora.. È libero di vivere la propria vita.
Lontano da questi mostri.
Lontano da quel mostro.
Viva la sua vita al meglio... -
Jimin a quel punto scoppió a piangere, inchinandosi per ringraziare il giudice.
- Io.. l-la r-ringrazio.. io.. -
Jungkook gli fù di fianco, sentì le braccia del minore stringerlo forte e lo sostenne.
Vide Han che scendeva dal banco testimoni e si incamminava verso di lui, Ji-hoon gli si paró davanti, bloccandogli la strada.
Han lo guardó, sfidandolo con lo sguardo.
- Sè vuoi aggravare la tua situazione, accomodati pure.
Non sarebbe la prima volta che alzi le mani, no? Quante volte lo hai picchiato? -
- Non farmi incazzare.. -
- Ji-hoon, non ho paura di te. Sei solo un pallone gonfiato. Per fortuna Jimin ha incontrato Jungkook che lasciatelo dire.. È migliore di te. Lo è sempre stato! -
Mormoró, spostandolo con una spallata e raggiungendolo.
Jimin sollevó lo sguardo nel suo, tirando sù con il naso.
- Han.. -
- Non devi ringraziarmi.. Mi dispiace sè fino all'ultimo hai creduto che non venissi.
Ma dovrei essere io a ringraziare te, mi hai dato il coraggio di uscire e parlare! -
Jimin a quel punto lo abbracció, Han rimase immobile, ma qualche minuto dopo rispose a quell'abbraccio.
- Jimin-ah, viviti la tua vita.. Vivila appieno perchè te lo meriti. -
Jimin lo guardó annuendo e cercando di fermare le
Lacrime.
- Siamo in due Han.. lo sai? È ora che tu prenda in mano la tua vita.
Adesso non sarai più solo, hai me e Jungkook. -
Jungkook guardó Han sorridendo, andandogli incontro e abbracciandolo appena Jimin sciolse l'abbraccio.
- Grazie.. Dio speravo cosi tanto di vederti entrare da quella porta.
Hai salvato Jimin e te stesso Han.
Sei libero adesso! -
- Libero.. Sono finalmente libero.. -
Mormora stringendo Jungkook.
A quel punto Han sciolse l'abbraccio e si avvicinó al padre.
Quello stesso padre che lo aveva abbandonato e rinchiuso.
Mentre Jimin si avvicinó a Jungkook.
Guardandolo negli occhi e accenando finalmente un sorriso.
- Jungkook-ssi... Voglio andare a casa.
Voglio, viverti.. -
Jungkook si fece più vicino, portando le mani ai suoi fianchi e sfiorando piano le sue labbra.
- Viviamoci a vicenda allora... !
Jimin-ah... Ti proteggeró sempre, ti amo cosi tanto e sono felice, di tornare a casa insieme a te. -
Jimin allacció le braccia al suo collo..
Sfiorando le sue labbra, reclamandole poco dopo
Era finalmente libero di poterlo amare.
Libero dal dolore e da tutta la sofferenza che aveva portato nell'essere il marito di Ji-hoon.
Aveva finalmente la possibilità di poter baciare e stringere Jungkook.
Di poterlo vivere appieno.
Di poter essere sè stesso e lasciarsi andare alle emozioni che il minore era riuscito a trasmettergli da quando lo aveva conosciuto.
- Ti amo.. -
Mormoró contro le sue labbra, sentendosi stringere più forte.
- Ti amo, Jimin-ah... -
Jimin sorrise sciogliendo l'abbraccio e prendendolo per mano.
Il padre gli si avvicinó.
- Figliolo, finalmente sei libero.. Jungkook.. Lo lascio nelle tue mani.
Prenditene cura.. -
-È quello che intendo fare..-
Jimin si allontanó dai due e andó ad abbracciare i suoi due migliori amici.
Sentendosi stringere completamente da entrambi.
Entrambi emozionati quanto lui per quello che era successo.
- Vi voglio bene... -
- Anche noi te nè vogliamo.. Ora vai dal tuo uomo e goditi la tua nuova vita.. -
Jimin rise piano, tornando da Jungkook e abbracciandolo da dietro, sentendo le dita del maggiore che accarezzava piano le sue braccia.
- D'ora in poi.. Dovrai sopportarmi per il resto dei tuoi giorni.. Jungkook.. -
Jungkook rise, voltandosi senza scioglere quell'abbraccio prendendo il suo viso tra le mani e puntando lo sguardo nel suo.
- Non aspettavo altro.. -
- Mio.. -
Reclamó le sue labbra, e Jimin si lasció andare completamente.
Baciandolo e rispondendo a quei baci.
Tutto, era finalmente al posto giusto.
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behind your back
RomanceJimin vive una vita intrappolato in un matrimonio ormai al limite, cosa succede sè ad una festa con il proprio marito incontra un giovane ragazzo che cerca in tutti i modi di conquistarlo? #jikook #taehyung #jhope #Jungkook #Jimin