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Jimin era davanti allo specchio, il grande giorno era finalmente arrivato.
Avevano dovuto attendere la conferma dall'avvocato per il divorzio con Ji-hoon almeno per due settimane da quando era stato firmato dal naggiore.
Sapeva anche che probabilmente era troppo presto per sposarsi ma, con Jungkook stava bene.
Era felice e voleva passare la vita insieme a lui.
Mentre si guardava allo specchio Jimin non poteva trattenere dal prendere dei piccoli respiri per calmare le emozioni.
Perchè si, quella mattina le emozioni lo avevano colpito.
La notte prima Jungkook era andato a dormire da Han, dopo tutto lui non poteva vederlo con l'abito della cerimonia e valeva lo stesso per lui.
Aveva deciso di prendere un completo bianco.
Una giacca, una camicia e un paio di pantaloni che lo fasciavano completamente.
I capelli li aveva lavati e sistemati.
Quando indossó la giacca sopra la camicia prese un altro lungo respiro.
"Andiamo Jimin, nemmeno con Ji-hoon hai avuto tutte queste emozioni. Perchè proprio oggi?"
Pensó tra sè e sè, controllando i polsini e i pantaloni.
Sentì la porta alle proprie spalle aprirsi, notando dallo specchio uno Yoon tutto sorridente.
- Nervoso? -
- In realtá.. Non è nervosismo.. Muoio dalla voglia di vedere Jungkook e .. Si insomma, di dire quel Si.
Con Ji-hoon non mi sentivo cosi mentre mi preparavo.. -
Yoon annuì piano, avvicinandosi a lui e posando gli occhi nei suoi, attraverso lo specchio.
- Lo sapevamo noi, e lo sapevi tu che Ji-hoon non era l'uomo giusto per te.
Jungkook è.. Perfetto per te.
Siete fatti l'uno per l'altro.. Almeno lui ti protegge e ti ama veramente.
Nè hai passate tante Jimin, è ora di buttare tutto alle spalle e di essere felice con la persona che ami.
E credimi.. Ho sentito Han, anche Jungkook prova le tue stesse emozioni.
Mi ha detto che non smette di camminare per la stanza.. -
Disse emettendo una piccola risata.
Jimin sorrise tornando a guardarsi allo specchio, annuendo piano e finendo di sistemare il completo.
Ora mancavo solo le scarpe.
Avrebbe tanto voluto che alla cerimonia ci fosse anche la madre di Jungkook.
Che in questo momento, lei.. Potesse vedere quanto suo figlio fosse speciale e unico.
Jimin si avvicinó ad un cassetto, prendendo un piccolo bracciale in oro, un ciondolo a forma di cuore, apparteneva alla donna.
Glielo aveva consegnato l'ultima volta che lo aveva visto, lei sarebbe stata li con loro.
Sè lo portó nel taschino sopra il cuore e con sguardo deciso si voltó verso il maggiore.
- Sono pronto.. -
Stavano per uscire dalla stanza quando qualcuno bussó alla porta, fece il suo ingresso suo padre.
Erano riusciti in qualche modo ad riallacciare un rapporto, era solo.
Ma a Jimin bastava.
- Hey figliolo.. Yoon ti dispiace sè parlo con mio figlio.. da soli? -
- No.. Ti aspetto fuori Jimin-ah.. Signore.. -
Fece un piccolo inchino in rispetto del padre e poi uscì dalla stanza.
- Come ti senti? -
- Un pieno di emozioni.. Io só che non sarà facile per te.
Non sei venuto quando mi sono sposato con Ji-hoon e só che non è facile vedermi oggi.. Só come la pensi, ma sei qui e lo apprezzo.. -
- È vero, non sono stato un buon padre.. Ho molto da farmi perdonare, ancora.
Ma sono qui, sono qui con te oggi e voglio.. Voglio solo che tu sia felice.
Che questa cosa, sia davvero quello che desideri.. Per te. -
Jimin lo guardó attentamente, annuendo poi piano.
- È quello che voglio.. Voglio Jungkook.
Desidero questo non solo per me, ma anche per lui.
Jungkook è.. È la persona migliore per me.
Ha sopportato tanto per colpa mia, eppure.. Eppure lui è qui.. Al mio fianco da allora.
Non ha mai mollato.. Mai.
Sono felice e innamorato. -
Disse continuando a tenere lo sguardo fisso in quello del padre, perchè in quel momento sapeva che suo padre poteva essere prevedibile, il giorno prima poteva essere al tuo fianco e il giorno dopo poteva prendere e sparire, senza una parola.
Jimin era preparato a questo.
Lo conosceva fin troppo bene, ma niente e nessuno avrebbe rovinato quella giornata cosi importante per lui.
Il padre a quel punto lo guardó attentamente.
- Jimin, non sono qui per rovinare questa giornata e tanto meno per giudicare le tue scelte.
Só quello che hai passato.
Molte ferite te le ho inferte io cacciandoti di casa.
Non ti ho protetto, quando mamma è morta non sapevo come comportarmi, non sono stato un padre esemplare questo è vero ed è per questo che sono qui, che voglio essere qui in questo giorno cosi importante per te.
Sè sei felice, lo sono anche io.
Nè hai passate cosi tante, hai sofferto.. Eppure sei qui, hai lottato per te e per Jungkook.
È ora che tu sia felice.
Non sono qui per sparire di nuovo dalla tua vita, voglio farne parte Jimin.
Voglio rimediare ai miei errori ed essere quel padre che non sono mai stato per te. -
Mormora, stringendosi nella spalle e a quel punto Jimin gli andó incontro e lo abbracció, stringendolo forte.
Quando il padre ricambió quell'abbraccio Jimin si rilassó, voleva piangere.
Perchè era vero, molte di quelle ferite che si era portato dentro era opera sua ma, aveva tanto in cuor suo sperato di poter avere suo padre nella sua vita.
Perchè Jimin dopo tutto, sapeva che la morte della madre aveva portato il padre in una brutta depressione.
Sapeva che prima o poi, avrebbe riavuto quel padre che aveva sempre amato e rispettato.
- Su figliolo.. Ti stanno aspettando tutti.. -
Jimin si staccó piano, guardando ancora una volta sua padre, annuendo piano.
- Grazie.. Dico davvero, Grazie .. -
- Sù vai.. O farai tardi.. -
Jimin si allontanó dal padre raggiungendo la porta, uscì dalla stanza trovando Yoon che camminava avanti e indietro per il corridoio, non aveva mai lasciato il piano superiore, forse dopo tutto anche lui sperava di non dover intervenire con suo padre.
Ma sè fosse successo qualcosa di sgradevole in quella giornata era certo che l'amico lo avrebbe aiutato in qualche modo.
- Sei pronto? -
Chiese una volta che lo vide arrivare, Jimin annuì seguendolo giù dalle scale e uscendo dalla casa.
L'auto di Yoon era li, lo avrebbe portato in chiesa.
Li avrebbe rivisto Jungkook e avrebbe detto quel si.
Si, perchè Jimin amava Jungkook e voleva essere suo.
Quando Yoon mise in moto, Jimin lo guardó.
- Taehyung dov è? -
- È passato al ristorante con Han ad assicurarsi che fosse tutto pronto per il dopo cerimonia.
Lo troveremo li in chiesa, non preoccuparti.. -
Jimin si rilassó contro il sedile, portando lo sguardo fuori dal finestrino.
Era teso, ma non nervoso.
Aveva il cuore che batteva forte, le mani che sudavano e una voglia matta di essere in quella chiesa.
Da li a poco sarebbe stato sposato.. Di nuovo.
Ma almeno questa volta non sarebbe stato un matrimonio a senso unico.
Arrivati di fronte alla chiesa Jimin notó molte persone.
Parenti e amici di Jungkook lo stavano aspettanto.
Yoon fece il giro della chiesa parcheggiando sul lato opposto.
- Entrerai da qui.. cosi non dovrai subirti tutta quella gente.. Taehyung mi ha informato che Jungkook è giá dentro.. Sei nervoso? -
- Un pó ma, voglio entrare in quella chiesa.. -
Yoon annuì, spegnendo l'auto e uscendo, così fece anche Jimin.
Seguì il maggiore verso una porta laterale della chiesa.
Li si avvicinó ad un altra porta, sentendo la musica che iniziava a suonare e... i suoi occhi che incontrarono la figura di Jungkook, che sopra l'altare si muoveva nervosamente sul posto.
Un completo nero che lo fasciava divinamente, i capelli neri che scendevano sulla sua fronte, e quegli occhi grandi che scrutavano gli amici e parenti seduti in attesa.
Da li a poco lo avrebbe raggiunto e rassicurato.
Non voleva vederlo così nervoso e non voleva nemmeno che restasse in quella situazione da solo.
Era la loro giornata, avrebbero finalmente iniziato un nuovo capitolo.
Un capitolo che avrebbe parlato solo di loro due e di nessun altro.
Jimin guardó Yoon, stava parlando con il ragazzo che suonava alla cerimonia, cosi da li a poco avrebbe fatto il suo ingresso.
Prese un lungo respiro, rilasciando andare poi l'aria e a quel punto inizió la musica, era arrivato il momento.
Jimin si ricompose, sistemando la giacca e ripensando a quando aveva sposato Ji-Hoon.. Niente cerimonia in chiesa, nessun amico o parente.
Niente pranzo o cena dopo la cerimonia.
Era stato in un matrimonio che lo aveva soltato privato di tutto questo, privato di qualcuno che invece lo amava davvero.
E adesso, adesso era finalmente libero di scoprire cosa volesse dire essere amato e protetto da qualcuno.
E Jungkook, si Jungkook era perfetto per lui.
Spalancó la porta facendo il proprio ingresso.
Alzó lo sguardo dal pavimento a Jungkook, che con un sorriso smagliante lo accoglieva con gioia.
Jimin ricambió quel sorriso e prese coraggio nell'attraversare il lungo corridoio che lo divideva dall'uomo che sarebbe stato suo marito.
Lo percorse senza distogliere lo sguardo dal suo.
Quando fù di fronte a lui, sorrise di nuovo.
E gli occhi di Jungkook lo squadrarono dalla testa ai piedi per poi risalire fino ai suoi occhi.
- Sei bellissimo.. -
Jimin non potè che arrossire e mordersi il labbro inferiore.
La cerimonia fù iniziata da quel momento.
Il parrocco che parlava a loro e alla folla.
Mentre Jimin era troppo preso a guardare il moro per ascoltare ogni singola parola detta.
- Jimin-ah? -
- Si? -
Jungkook emise una risata prendendolo per mano.
- Le tue promesse? -
- Oh si, ecco io.. a dire il vero non ho scritto nulla.
Perchè in realtá quando sarei arrivato a questo momento avrei parlato con il cuore ed è quello che voglio fare...
Per prima cosa voglio ringraziarti, da quando ti ho conosciuto ad oggi, hai sempre agito per il mio benessere.
Mi hai protetto e hai sopportato i miei pianti, le mie paure e la mia testardaggine.
Hai sopportato lui e la sua famiglia.
Hai sopportato per il mio bene..
Non só cosa io abbia fatto di buono per meritarmi un ragazzo come te.
Ma sono grato di averti al mio fianco e di dire quel "si, lo voglio" oggi, qui davanti ad amici e parenti.
Orgoglioso di diventare tuo marito.
Molto tempo prima ero, intrappolato in un matrimonio a senso unico, qui.. Oggi mi sento amato, amato davvero Jungkook e la mia promessa, la promessa che voglio farti oggi è che ti ameró ogni giorno sempre di più, che ti rispetteró e che saró un buon marito per te.
Che ti proteggeró, che ti terró al sicuro da tutto e da tutti, perchè tu.. Tu Jungkook sei perfetto per me.. -
Jimin prese un lungo respiro, rilasciando l'aria poco dopo.
Tenendo lo sguardo in quello di Jungkook che sorridendo, lo attirava a sè.
- Dunque, Vuoi tu.. Jungkook, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Jimin? -
- Si, lo voglio.. -
- Vuoi tu.. Jimin.. Prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Jungkook? -
- Si, Si lo voglio.. -
Disse tenendo lo sguardo incollato al suo.
- Con il potere a me conferito.. Vi dichiaro uniti in matrimonio.. Ora.. Potete sigillare questo avvenimento con un bacio.. -
Jungkook sorrise appoggiando le labbra sulle sue.
Jimin si aggrappó alla sua camicia, rispondendo a quel bacio, sentendo battiti di mani e urla di gioia da parte di tutti, ma in quel momento per lui esisteva solo suo marito.
- Sei mio, Jimin-ah.. -
- Si, Sono tuo.. Jungkook-ssi.. -
Jungkook lo sollevó da terra, mentre Jimin allacció le braccia al suo collo e tra le risate e le congratulazione dei propri amici, Jimin si sentiva finalmente parte di qualcosa di forte e di unico.
Era felice, sposato con l'uomo che amava e libero.
- Jungkook-ah... -
- Mmh? -
- Ti amo! -
Jungkook sorrise, portando la mano sulla sua, passando le dita sulla fede, appoggiando poi di nuovo le labbra sulle sue.
- Ti amo anche io.. Ora e per sempre Jimin-ah -

Anche questa storia ha avuto un finale, spero sia un finale degno di nota.
Volevo ringraziare tutt* quell* che hanno letto questa storia e l'hanno amata e sostenuta.
Grazie, davvero ❤️

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