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Jimin salì in auto con Yoon, Jungkoo e non poteva mancare Taehyung, quando c'era da sostenerlo non mancava mai all'appello.
Era talmente nervoso a quel punto che da casa del minore al tribunale non riusciva a non muoversi sul sedile del passeggero.
Era irrequieto.
Già il fatto che avessero anticipato l'udienza ad oggi era uno stresse ulteriore per lui.
Spostó lo sguardo sù Jungkook quando sentì la sua mano stringere la propria.
- Jimin-ah.. Stai trattenendo il respiro. Respira lentamente mmh? -
Jimin a quel punto lasció andare il respiro e annuì lentamente. Sospirando poi piano.
Spostó poi lo sguardo sù Yoon, che guidava tranqullamente.
- Yoon.. Tu come pensi andrà? -
Yoon spostó appena la testa dalla strada a lui, tornando poi a concentrarsi sulla guida.
- Penso che finalmente avrai la tua giustizia.. con o senza testimoni.. -
- Ma senza testimoni sarà difficile.. Lo sai vero? -
Sentì il sospiro prolungato di Jungkook, sapeva che pensarla cosi non lo faceva stare tranquillo, ma bisognava osservare la cosa sotto ogni punto di vista.
Positivo o negativo che fosse.
Poteva vincerla come poteva perderla, e a quel punto avrebbe perso la sua libertá, i suoi amici e Jungkook.
Socchiuse gli occhi tornando ad osservare fuori dal finestrino.
Yoon a quel punto svoltó a destra e parcheggió all'interno del tribunale, Jimin notó diverse auto parcheggiate.
Una tra quelle era quella di Ji-hoon.
Appena Yoon spense il motoro, Jimin notó il maggiore uscire dalla sua auto, rivederlo dopo tanto lo fece tremare, aveva paura.
Troppa paura di tornare a casa con lui.
Quando scese dall'auto, il maggiore incroció il suo sguardo.
Squadrandolo dalla testa ai piedi, per poi tornare a guardarlo negli occhi.
A quel punto si incamminó verso di loro, con aria sicura e le mani in tasca. Quel suo solito sorriso sfacciato, che un tempo lo avrebbe fatto scioglere e finire tra le sue braccia. Ad oggi quel sorriso gli mettava i brividi lungo la schiena.
- Come siamo eleganti Jimin-ah.. -
Jungkook si portó al suo fianco, tenendo d'occhio il maggiore e bloccandolo da fare un ulteriore passo verso di lui.
Ji-hoon a quel punto si portó di fronte al moro, erano troppo vicini.
- Vedi di non intrometterti.. È ancora mio marito.. Quindi vedi di non farmi incazzare! -
- Sè vuoi litigare, sono pronto a farlo. Lo sai no? -
Ji-hoon tornó a guardarlo, ignorando il minore.
- Allora avremmo occasione di parlare di questo quando tornerai a casa con me, oggi.
Abbiamo molte cose da risolvere, tu ed io.
Ci divertiremo.. -
Jungkook fece un passo in avanti, ma Yoon lo bloccó da una parte mentre Jimin gli afferró la mano tirandolo leggermente.
- Vuole solo provocarti.. -
Mormoró Yoon, guardando Jungkook.
- Vediamo di darci una calmata tutti quanti.. Ji-hoon perchè non entri e raggiungi il tuo avvocato?
Nè avrai bisogno.. -
Ji-Hoon sorrise a Yoon, per poi allontanandosi.
Jimin ricominció a respirare, vedendo in quel momento il proprio avvocato avvicinarsi a loro.
- Jimin-ah.. Vuoi seguirmi? Voi ragazzi potete entrare in aula.. -
- Come?! Loro non verranno con me? -
Inizio a iperventilare.
Yoon lo guardó, portando le mani sulle sue spalle.
- È la prassi.. Noi saremo li ad aspettarti. Non sei da solo Jiminie.. -
Jungkook gli si avvicinó, portando le mani sulle sue guance, sorridendo e lasciando un bacio contro le sue labbra.
- Saremo li con te.. Non aver paura. Ti amo Jimin-ah.. e torneremo a casa insieme.. -
- Ti amo, Jungkook.. -
Jimin lo abbracció, appoggiando la testa al suo petto e respirando il suo profumo per calmarsi.
- Dobbiamo andare Jimin.. - disse l'avvocato.
Jimin annuì, lasciando andare Jungkook e seguendo l'avvocato verso il tribunale.
Entrati vide la madre di Ji-hoon, il padre e Ji-hoon, addossato alla parete. Tranquillo e rilassato.
Troppo tranquillo e rilassato per i suoi gusti.
Ji-hoon incroció il suo sguardo, sorridendogli di nuovo.
"Ci vediamo a casa" mimó lentamente.
Jimin si affrettó a seguire il proprio avvocato all'interno di un ufficio.
- Allora, dobbiamo fare il punto della situazione prima di entrare in quell'aula.
In questo momento abbiamo il video come prova, e il fatto che Ji-hoon lo tenesse con te è evidente. Possiamo accusarlo per averlo diffuso... Minando la tua reputazione.
E soprattutto La tua privacy.. Detto questo, ci vorrebbe un testimone, presente a quella festa.. un testimone che ha visto tutto.. Ma temo che non abbiamo alcun ragazzo presente a quella festa che si fará avanti..
Posso sapere sè tu hai avuto più fortuna? -
- No, voglio dire avevo un unica speranza che è andata a scemare quando l'interessato ha deciso che non sarebbe venuto.. ma non posso fargliene una colpa.. -
- Avrebbe potuto aiutarti? -
Jimin annuì piano, sedendosi sulla piccola poltrona dell'ufficio, passandosi nervosamente le mani tra i capelli.
- Ha subito violenza da Ji-hoon.. Attualmente è chiuso in una struttura. A quanto pare non sono l'unico a cui non credono.. Purtroppo per lui, anche sè sono passati due anni, la ferita è ancora aperta.
Non penso che verrà qui oggi.. -
L'avvocato annuì lentamente, chiudendo il fascicolo e guardandolo attentamente.
- Potresti perdere.. Lo sai vero?
Sè perdi oggi, dovrai tornare a casa da lui... -
- Lo só.. A dire il vero sono giorni che ci penso.
Non voglio che Jungkook o Yoon.. e nemmeno Taehyung si preoccupino.. Quindi la prego di non.. Di non farne parola con loro.
Non gli dica che probabilmente perderó in quell'aula.
Intesi? -
L'uomo annuì, facendogli cosi cenno di seguirlo.
Era arrivato il momento di affrontare Ji-hoon in quell'aula, sperando di poterne uscire vincitore.
Quando Jimin seguì fuori dall'ufficio l'avvocato, vide suo padre, intendo ad entrare in quell'aula.
Era bello vedere che suo padre finalmente lo sosteneva.
Che gli era vicino.
Aveva bisogno del suo supporto.
Prese un lungo respiro ed entró in aula.
Ji-hoon con il suo avvocato sedevano alla destra, mentre lui venne indirizzato a sinistra.
Si guardó attorno, trovando Jungkook e i suoi amici poco più distante di lui.
Tornó poi a guardare di fronte a sè, da una porta sulla sinistra entró il giudice.
Si sedette e aprì un fascicolo.
- Possiamo iniziare.. La causa aperta oggi vede da una parte Ji-hoon choi e dall'altra Jimin Park.. Avvocato del signor Park.. Vuole iniziare lei? -
L'uomo annuì piano, tenendo lo sguardo fisso in quello del giudice.
- Certo vostro onore, vorrei chiederle il favore di chiamare il Signor Choi al banco dei testimoni.. -
- Signor Choi? Vuole per favore alzarsi e accomodarsi al banco dei testimoni? -
Ji-hoon lanció un occhiata al proprio avvocato e poi alla madre che seduta dietro di lui sembrava nervosa.
L'avvocato annuì e lui a quel punto si alzó, sistemandosi la giacca e raggiungendo il banco testimoni.
- Metta la mano sulla bibbia e pronunci queste parole.. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza" -
Ji-hoon a quel punto lo fece, sedendosi poi e puntando lo sguardo in quello dell'avvocato.
- Che rapporto ha lei con Il mio cliente? -
- Dovrebbe saperlo.. No? -
Disse alzando un sopracciglio, il giudice lo guardó.
- Certo, ovviamente io la risposta la conosco.. Ma i presenti in quest'aula non lo sanno.. Ha giurato di dire tutta la verità... -
- risponda alla domanda.. Signor Choi.. -
- È mio marito.. Siamo sposati.. -
L'avvocato a quel punto annuì, allontanandosi dal banco testimoni, guardando la giuria.
- Allora Signor Choi, vuole dirmi come mai sè è sposato con il mio cliente siamo in questo tribunale oggi?
Ha qualcosa da dire al riguardo? -
- A dire il vero si, non só perchè siamo qui oggi. Non só perchè mio marito voglia il divorzio.. ! -
A quel punto Jimin lo vide muoversi nervosamente sulla sedia, mentre l'avvocato voltó lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi, inchiodando il maggiore.
- Stà mentendo.. -
- Obiezione vostro onore.. - disse l'avvocato di Ji-hoon.
- Obiezione respinta.. Continui avvocato.. -
L'avvocato tornó a guardare Ji-hoon che nervosamente si muoveva sulla sedia.
- Allora ci vuole dire il vero motivo? -
- Temo che ci sia un.. malinteso.
Voglio dire, abbiamo diversi anni di differenza io e Jimin.
Ci siamo conosciuti a scuola, dove io insegnavo e lui era uno dei miei studenti. A quel tempo sarebbe stato uno scandolo e.. Avrei potuto perdere il posto di lavoro, ma.. Jimin sapeva com'ero fatto e come sono tutt'ora non sono cambiato, sono sempre stato cosi.
Lui sà.. Cosa mi piace e come mi piace.
Vuole il divorzio perchè non ho voluto dire a nessuno del nostro matrimonio.. -
Il giudice scrisse sul fascicolo che si trovava di fronte a lui. Mentre Jimin incroció le dita e si mosse nervosamente.
Davvero pensava che volesse il divorzio soltanto per questo?
Davvero voleva fingere che quello che aveva passato a quella festa non fosse mai accaduto?
L'avvocato a quel punto continuó.
- Pensa che questo sia l'unico motivo? -
- Che altro ci dovrebbe essere? Cosa stá insinuando, esattamente avvocato? -
Inizió Ji-hoon sfidandolo con lo sguardo.
- Signor Choi, era al corrente che suo marito soffriva di una lieve amnesia?
Dovuto a un alto stato di shock? -
- Temo di non capire.. -
L'avvocato sorrise, prendendo un altro fascicolo dal proprio tavolo, portandolo al giudice.
- Davvero non era al corrente che quasi sei mesi fà, suo marito fù ricoverato per amnesia e.. Per contusioni e violenza sessuale?
Mi vuole far credere che due anni di matrimonio e lei non era al corrente di questo? È stato ricoverato per quasi una settimana, lei in quel lasso di tempo.. dov era esattamente? -
- Come posso sapere dov ero sei mesi prima?
Voglio dire, sè mio marito fosse stato ricoverato per quasi una settimana pensa che me nè sarei dimenticato? -
Il giudice lesse il fascicolo e guardó l'avvocato, che incalzó nuovamente.
- Non è stato lei a divulgare quel video?
Allora come puó non ricordare il motivo per il quale il mio cliente era stato ricoverato? -
- Quale video? -
Jimin rabbrividì leggermente, il solo fatto che il maggiore stesse negando tutto, gli faceva salire un senso di nausea.
Spostó lo sguardo alle proprie spalle, notando gli occhi di Jungkook che incontrarono i propri.
Cercó di rallentare il respiro per non cadere in un attacco di panico, non era il momento di crollare.
- Il video in cui suo marito viene abusato più e più volte da diverse persone, alla festa a cui era presente anche lei.. -
- Non ero presente in quel momento.
Ho saputo solo in un secondo momento cosa era davvero successo a Jimin.. -
La giuria gli avrebbe creduto, era cosi bravo a recitare la parte del marito devoto.
Di un uomo innamorato che non è riuscito a proteggere il proprio marito.
- Perchè a quel punto non ha avvertito Jimin.. Non gli ha detto cos era davvero successo a quella festa?
Ha lasciato che suo marito rimanesse all'oscuro.. Perchè? -
- Come si sarebbe sentito lei avvocato, sè qualcuno le avesse detto la veritá? quando cadi in uno stato di shock cosi profondo da avere un amnesia?
Come pensa si sarebbe sentito Jimin?
Sarebbe crollato... Io non volevo che Jimin soffrisse e sè con quell'amnesia, era all'oscuro dell'orrore che aveva vissuto, perchè avrei dovuto ferirlo dicendogli la verità?
Ha visto anche lei cos è successo appena ha saputo.
Stà con un altro uomo... Vuole il divorzio e accusa me di essere stato parte di quell'orrore. -
Jimin alzó lo sguardo, puntandolo nel suo.
- È cosi distrutto che peró non respinge un altro uomo.. È cosi distrutto che lo fà entrare nel proprio letto! -
- Signor Choi.. Badi a quello che dice.. -
Intervenne il giudice, mentre a Jimin scesero alcune lacrime che asciugó subito con il dorso della mano.
- E lei per fargliela pagare ha diffuso quel video.. Non pensa che Jimin si sentisse solo?
Da quello che ho scoperto mi risulta che lei stava per sposarsi con una ragazza che le ha fatto conoscere sua madre.
Perchè non ha detto alla sua famiglia che era giá sposato? -
Ji-hoon emise una risata, guardando l'avvocato.
- La mia famiglia non avrebbe accettato questa cosa.
Avere un figlio Gay in famiglia è impensabile.
Per quanto amassi Jimin, la reputazione della mia famiglia è sempre stata al primo posto.
Il problema era che non volevo che Jimin sè nè andasse.
Vederlo felice con un altro? Non lo posso sopportare. -
- Quindi ha preferito rovinare Jimin.. Quindi stà dicendo che era intenzionale pubblicare online quel video.. -
- Questa è stata la mia colpa si.. e mi dispiace. Sè dovró pagare per questo, pagheró.. Ma quel video non è stato fatto da me e non ero presente al momento dell'atto.
Come dicevo prima.. C'è stato un malinteso.
E in questo momento vorrei soltanto andare a casa con mio marito e salvare questo matrimonio.
Faró di tutto per scusarmi con lui.
Giudice.. La prego di credermi.. Non ero presente in quel momento, avevamo litigato e lo avevo lasciato solo.. Qui nessuno ha le prove che io ci fossi davvero al momento della violenza. Sè davvero fossi stato presenti pensa che non avrei dato di matto? Che non avrei aiutato Jimin?
Mi credono tutti un mostro! -
Jimin vide Jungkook alzarsi in piedi e stringere le mani a pugno, ma Yoon lo rimise seduto.
- Avvocato.. Ha qualche testimone?
Puó accertare che il Signor Choi fosse presente in quella stanza? -
L'avvocato lanció uno sguardo a Jimin e quello sguardo faceva male.
Stava perdendo. Stava davvero perdendo contro Ji-hoon.
- Avvocato? -
L'avvocato tornó a guardare il giudice.
- Vostro onore io.. A dire la verità no.. Non abbiamo testimoni. -
Il giudice chiuse il fascicolo.
- Signor Choi.. Lei dovrà pagare per la diffusione di quel video.. Ma non posso condannarla per qualcosa che per quanto mi riguarda non avendo prove lei non ha commesso.
Per questo motivo, la mia decisione è la seguente.. Puó tornare a casa e dovrà farlo insieme a suo marito.. -
Jimin rabbrividì, mentre si sentì diversi "no" urlati in quell'aula.
Il giudice zittì tutti.
- Sè la mia decisione non ci stà bene, procuratevi delle prove.. L'udienza è finita.. -
- Giudice aspetti! -
L'avvocato seguì il giudice fuori dall'aula.
Mentre Jimin si addossó alla sedia.
Spostando lo sguardo da un Ji-hoon soddisfatto a un Jungkook con il volto devastato.
"Mi dispiace" sussurró Jimin.
Ji-hoon scese dal banco dei testimoni, avvicinandosi a lui e sedendosi al suo fianco.
- Sarà un ritorno a casa decisamente divertente.. Almeno per me.. -
Jimin guardó l'avvocato parlare con il giudice, in quel momento rientrarono.
Il giudice non prestava molta attenzione all'uomo.
Jimin stava per alzarsi quando dalla porta entró qualcuno, che battendo le mani fece voltare tutti verso di lui.
Compreso il giudice.
- Lei chi è? -
- Io? -
Chiese il ragazzo sorridendo, Jimin a quel punto lasció andare il proprio respiro.
Vedendo anche come le spalle di Jungkook lasciarono andare la tensione.
Ji-hoon, sbiancó visibilmente rimanendo senza parole.
- Non è possibile.. -
I loro occhi si incrociarono.
- Ciao Ji-hoon.. Da quanto tempo eh? -
- H-Han! -
- Già... Sono proprio io... Scusate per il ritardo ma, finalmente sono pronto a parlare! -
Il giudici sè fece avanti.
- Lei chi è, giovanotto? -
- Sono qui per testimoniare a favore di Jimin... Sono la prima vittima di Ji-hoon.. -
Voltó la testa per guardarlo.
- Sono stanco che lui viva la sua vita senza rimorsi, mentre io.. Vivo con i miei demoni ogni singolo giorno..
Giudice, la prego.. Mi lasci raccontare la mia storia.. -
Jimin guardó il giudice con la speranza che accogliesse quella testimonianza.
- Ha detto che sè avessi avuto delle prove.. -
Il giudice, guardó i presenti in aula.
- Mi racconti.. La sua storia, ragazzo! -
Han sorrise, avvicinandosi a Ji-hoon e battendogli una mano sulla spalla.
- Ora si, che sará divertente e.. Non per te... ! -

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