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Jimin era rimasto nella propria stanza d'ospedale mentre Jungkook era uscito a prendere qualcosa da mangiare.
Aveva decisamente fame.
Dopo tutto non era stata una buona idea bere dell'alcool a stomaco vuoto e la discussione avuta poco prima con il maggiore non aveva di certo aiutato.
Il fatto che si fosse coalizzato con suo padre, che sapeva esattamente che rapporto avesse con lui, lo aveva decisamente deluso e quella sensazione di nausa non voleva proprio andarsene.
Rivoleva li con sè Jungkook, solo avendo il minore accanto riusciva a sentirsi meglio.
L'infermiera aveva controllato la ferita e poi aveva sorriso ed era uscita dalla stanza. A quel punto Jimin prese il proprio cellulare, accedendo cosi alla chat di gruppo che aveva con Yoon e TaeTae, avvisando loro che era in ospedale ma che non dovevano assolutamente dare di matto, stava bene.
Ma Taehyung scrisse subito che sarebbe corso da lui, voleva assicurarsi che stesse davvero bene.
Yoon si unì a quella visita, e Jimin sorrise alla preoccupazione degli amici.
Dopo tutto lo avevano sempre protetto, entrambi tenevano a lui ed entrambi avrebbero dato la propria vita per lui, cosa che avrebbe fatto Jimin sè loro due fossero in quella stessa situazione.
Yoon e Taehyung aveva provato molte volte a farlo ragionare e dirgli che Ji-hoon non faceva decisamente per lui, ma dopo tutto come che si dice? "L'amore rende ciechi!" Ed era vero era sempre stato cieco e aveva acconsentito a sposarlo e ad oggi non capiva come avesse potuto sposare uno come Ji-hoon.
Poco dopo dalla porta fece capolinea Yoon e Taehyung che entrati nella stanza si fiondarono da lui per poterlo abbraccia e controllare che fosse davvero tutto intero.
Jimin sorrise ad entrambi stringendoli e mostrando loro che non aveva perso l'uso delle braccia o delle gambe ma semplicemente avrebbe avuto una cicatrice sulla fronte ma che poteva benissimo nascondere con i propri capelli.
Taehyung si sedette sulla sedia accanto al letto, mentre Yoon rimase in piedi al suo fianco con le braccia incrociate al petto.
- Ci spieghi cos è successo? -
- Ji-Hoon si è presentato a casa di Jungkook con mio padre! -
Yoon e Tae strabuzzarono gli occhi, rimanendo entrambi senza parole.
- Scherzi? -
- No.. A quanto pare ha detto a mio padre che vado in giro a dire a tutti che sono sposato con lui e che voglio rovinargli la reputazione.
Ovviamente mio padre ci ha creduto. -
- E il fatto che tu sia qui in ospedale a cosa è dovuto? -
Chiese yoon guardandolo attentamente negli occhi.
- Mi sono ubriacato.. Ero talmente scosso che non ho pensato alle conseguenze, diciamo che ho preso coraggio e ho guardato il video.
Ho.. Ricordato ogni cosa.
Fino all'ultima.. fino al momento in cui sei arrivato tu alla festa e mi hai aiuto. -
Yoon annuì piano, cercando di non mostrare troppo la sua preoccupazione, perchè si, per quanto all'apparenza Yoon sembrasse tranquillo, sapeva come mostrare la propria preoccupazione per le persone a cui teneva.
- Approposito Hyung.. Vorrei il contatto del tuo avvocato.
Vorrei parlare con lui e.. -
- Ti sei deciso a divorziare da Ji-hoon? -
Chiesero entrambi e Jimin annuì tranquillamente senza ripensamenti.
- E vorrei denunciarlo.. Per quel video.
Per quello che ha permesso agli altri di farmi quella notte.. Voglio che paghi.. Ma paghi davvero.. -
Yoon prese il proprio cellulare senza aspettare altro tempo, forse temeva che potesse cambiare idea da un momento all'altro, portó l'apparecchio all'orecchio e attese.
- Hey.. Avrei bisogno di una consulenza.. No, non è per me.
Perfetto.. Grazie.. -
Jimin lo guardô con sguardo speranzoso.
- Ti accompagno da lui domani.. Pensi di poter uscire dall'ospedale entro stasera? -
- Si, Immagino di si.. -
Dalla porta in quel momento entró Jungkook con alcuni sacchetti con del cibo al suo interno, salutó sia Yoon che Taehyung, avvicinandosi poi al letto e sedendosi al suo fianco.
- continuate pure.. -
- Jungkook non sai sè Jimin uscirá dall'ospedale entro stasera? -
- Ho chiesto poco fá all'infermiera.
Già stasera puó lasciare l'ospedale.. Come mai? -
- Domani Yoon mi accompagna dall'avvocato.. Perchè non vieni anche tu? -
- Io? -
Chiese il moro guardandolo negli occhi.
Yoon a quel punto sorrise e Jimin potè notare quel mezzo sorriso che gli rivolse.
Era evidente che al maggiore piacesse Jungkook e probabilmente lo trovare una persona perfetta per lui.
- Ha ragione Jimin, dovresti venire anche tu.
Immagino che abbia bisogno di averti li per prendere coraggio per una cosa cosi grande. -
Jungkook guardó prima il maggiore e poi Jimin.
- Ci saró.. -
Disse sorridendo e passando il sacchetto con un piatto di Ramen a Jimin.
Jimin a quel punto sorrise battendo le mani e aprendo finalmente il coperchio del piatto e gustando cosi il Ramen, mentre yoon e Taehyung parlavano con Jungkook.
In quel momento era davvero felice, attorno aveva finalmente le persone che sapeva lo amassero.
Taehyung e Yoon, erano davvero felici di vederlo finalmente sereno.
Si fidavano di Jungkook e anche a loro piaceva.
I ragazzi alla fine decisero di andarsene per primi, Jimin dopo aver cenato avrebbe finalmente lasciato l'ospedale.
Salutó Yoon con la promessa che l'indomani si sarebbe fatto vivo per quell'appuntamento con l'avvocato.
Quando i due lasciarono la stanza Jimin si voltó a guardare Jungkook che steso comodamente sul letto accanto a lui lo stava guardando.
- A che pensi? -
Chiese Jimin stendendosi e appoggiando la testa contro la sua spalla.
- Ci pensi che tra poco sarai finalmente libero?
Che avrai la possibilità di vivere la tua vita, senza aver Ji-hoon che ti controlla? -
- A dire il vero un pó mi spaventa.. Non perchè lasceró finalmente Ji-hoon.
Ma perchè só per certo che non lascerá correre.
Che farà di tutto per non permettere che tutto questo accada.
Ho anche paura che possa fare qualcosa di stupido e che tu ci vada di mezzo. -
- Jimin, io non ho paura di lui.
Sono stato anni a vivere a casa di Ji-hoon e della sua famiglia.
Ma non mi sono mai lasciato intimorire da loro.
Anche quando era stato scoperto la relazione tra mia madre e suo padre, non ha mai potuto far molto.
Quindi, pensa solo che tra poco tutto sará finito e tu.. Sarai finalmente libero di viverti la tua vita, di poter finalmente divertirti come si deve. -
- E tu? Tu in tutto questo nè farai parte? -
Chiese Jimin guardandolo negli occhi, era cosi evidente che aveva paura di perderlo, che tutto quello avrebbe portato a molto stress e che alla fine Jungkook potesse allontanarsi da lui.
- Jimin-ah.. Sè continui a respirare cosi, finirai per avere un attacco di panico. Io non andró da nessuna parte.
Saró li, al tuo fianco.
Qualsiasi cosa accadrá, io saró li, al tuo fianco.
Pensi davvero che mi perderei l'occasione di poterti finalmente vivere come si deve?
Dove finalmente posso baciarti e stringerti senza freni?
Dopo tutto penso sia normale che a volte mi trattengo, dopo tuto sei ancora sposato.
Io voglio viverti completamente Jimin.. -
- Puoi vivermi anche adesso.. Non voglio che tu abbia freni.
Non voglio che Ji-hoon ci vieti di star bene.
Sè.. Dannazione sè voglio baciarti, voglio essere libero di poterlo fare.
Ji-Hoon per me non è più nulla, già da diverso tempo.
Non posso amare una persona che ha permesso tutto questo.
Che non ha fatto altro che ferirmi e.. Sono stanco. Stanco di dover lottare per lui.
Io voglio soltanto poter amare te.
E credimi Jungkook.. Sono totalmente, innamorato di te.. -
Mormora, tenendo lo sguardo fisso nel suo. A quel punto il moro reclamó le sue labbra, baciandolo lentamente, lo tenne ben stretto contro il proprio petto, mentre Jimin si abbandonava completamente a quella stretta e a quel bacio, chiudendo gli occhi.
Qualcuno bussó alla porta della stanza, probabilmente un infermiera che li avvisava che poteva finalmente lasciare l'ospedale, cosi Jimin staccó le labbra da quelle del moro, voltando appena la testa per poter guardare l'infermiera ma, in quel momento non c'era nessun medico o infermiera alla porta, ma c'erano le due persone che per anni non avevano cercato alcun contatto con lui, che lo avevano cacciato di casa quando aveva più bisogno di loro, c'era suo padre e sua madre che accanto alla porta lo stavano guardando. A quel punto Jimin si tiró a sedere e sarebbe caduto in un altro attacco di panico sè nel vederlo agitato Jungkook non avesse iniziato ad accarezzare lentamente la sua schiena, cosi facendo Jimin si rilassó.
- Che cosa.. Ci fate voi due qui? Chi vi ha fatto entrare? -
A quel punto fù il padre a parlare per primo.
- L'infermiera.. Dopo tutto siamo i tuoi genitori.. -
- Ah si? E da quando esattamente? -
Gli occhi del padre saettarono nei suoi, a quel punto peró Jimin non distolse lo sguardo come spesso faceva, non aveva alcun motivo per abbassarsi a loro.
- Jiminie.. Tesoro.. -
Jimin spostó lo sguardo dal padre alla madre, davvero non capiva cosa volessero da lui.
- Ho  saputo che eri qui in ospedale.. Tuo padre era li.. quando ti hanno portato qui, volevo assicurarmi che tu stessi bene.. -
- E da quando t'importa di come stó? Due anni.. Due anni e nessuno di voi è venuto mai a cercarmi o ha mai cercato di sapere sè stessi bene o meno.
Ho passato l'infermo.. -
- Hai avuto chi ti ha aiutato no? -
Jimin guardó il padre, stringendo con forza le coperte tra le dita per non urlargli contro.
- Per mesi ho dovuto scroccare sulle spalle del mio migliore amico.. E sai perchè? Perchè tu papá, mi hai cacciato di casa, ti sei tenuto i miei soldi e io ero al verde.
Hai idea di cosa significhi dover dipendere dagli altri?
Ho lavorato giorno e notte per sdebitarmi. E pensa che Taehyung nemmeno voleva che lo ripagassi. -
- Poi peró Ji-hoon ti ha ospitato a casa sua.. -
- Ed è li che è cominciato il mio inferno e non nè ero nemmeno al corrente.
Tu per primo hai creduto alle sue parole. -
- Vai a dire in giro che è tuo marito, mentre stá pianificando il suo matrimonio.. Non pensi sia troppo? -
La madre a quel punto portó la mano sul braccio del marito per bloccarlo dall'aggiungere altro.
- Tesoro calmati.. Non sono qui per ligare con nostro figlio.. Per favore. -
- visto che come ogni volta non mi credi.. Perchè domani mattina non vieni nello studio dell'avvocato? -
Il padre lo guardó attentamente, era evidente che fosse confuso.
- Avvocato? -
- Giá.. Domani andró li per divorziare e denunciare Ji-hoon, tu lo stai portando in palmo di mano e credimi papá che non nè sono cosi sorpreso, non sei mai stato dalla mia parte.
Eppure questa volta ti sbagli, sono sposato con Ji-hoon da due anni..
E tu che lo difendi cosi tanto, e che hai ammesso di aver visto un video.. Beh.. Quel bravo ragazzo ha permesso che quelle persone nel video abusassero di me, per un suo divertimento, per una punizione per non aver indossato qualcosa di diverso da una maglietta e un paio di Jeans strappati.
Mentre tu lo difendi, io ho attacchi di panico, sono qui in questo ospedale.. E ho dei genitori che pensano più a credere a lui che al proprio figlio.
Ma d'altronde che cosa posso aspettarmi da voi?
Sono passati anni da quando non ho un contatto con voi, eppure eccovi qua. -
La madre a quel punto portó la mano alla bocca, rabbrividendo leggermente, mentre Jungkook alle sue spalle si tiró a sedere avvolgendo le braccia attorno al suo bacino.
- Voi.. Non avete idea dell'inferno che ho passato.. Vi importava solo la vostra reputazione. Avete preferito cacciarmi che.. Starmi vicino e accettare la persona che sono.
Avevo bisogno di voi.
Era il momento in cui davvero avevo più bisogno del vostro sostegno.. -
Mormoró, passandosi la mano sugli occhi per asciugare le lacrime che in quel momento stavano scendendo.
- Perchè avrebbe dovuto permettere che quelle persone abusassero di te, sè è veramente sposato con te? Non ha senso.. -
Jimin a quel punto sospiró piano, sollevando la mano per mostrare al padre la piccola fede che portava al dito.
Per poi toglierla e allungando la mano verso di lui.
- Prendila e .. controlla sè non mi credi.
Ji-hoon è una persona cattiva e vendicativa. Voleva soltanto che io facessi quello che voleva lui.
Quando non fai quello che vuole, si vendica e con me l'ha fatto.. Dopo la festa non ricordavo nulla.. Avevo soltato un vago ricordo.. Lividi in tutto il
Corpo, e non mi ha mai detto, quello che sapeva. Eppure, lui sapeva ogni cosa. Ha fatto quel
Video e l'ha tenuto..
Per questo, sè non mi credi.. Vieni con me dall'avvocato di Yoon domani e per una volta.. Potresti davvero fare il padre, per una volta potresti credere a me e non a loro. -
Il padre a quel punto si spostó dalla porta per avvicinarsi al letto, prendendo la piccola fede che teneva tra le dita Jimin e controlló le incisioni all'interno.
Lo vide trasalire per un attimo.
- Ora mi credi? -

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